Il Consiglio comunale, nella seduta del 14 marzo, ha approvato con 29 voti a favore il nuovo statuto dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci.
L’approvazione dello statuto – come illustrato da Michele Cesaro presidente della IV commissione che aveva espresso parere favorevole sull’atto con 14 voti a favore ed un astenuto – si rende necessaria come ulteriore adempimento nell’ambito del processo di statizzazione dell’Aba. La bozza di statuto era stata varata dall’assemblea della Fondazione in data 14 dicembre 2021, in recepimento delle indicazioni formulate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – Rgs.
Lo statuto si compone di 16 articoli così rubricati: 1) natura e finalità; 2) patrimonio e finanziamenti; 3) organi dell’Accademia, 4) presidente; 5) direttore, 6) consiglio di amministrazione; 7) consiglio accademico, 8) collegio dei professori, 9) assemblea degli accademici; 10) consulta degli studenti, 11) revisori dei conti, 12) nucleo di valutazione, 13) uffici, organizzazione amministrativa e museo dell’accademia; 14) direttore amministrativo; 15) autonomia statutaria; 16) regolamenti.
Lo statuto, come aggiornato, entrerà in vigore solo al termine del processo di statizzazione.
Nel dispositivo della delibera consiliare è stata inserita anche l’intenzione di raccomandare al Ministero di valutare, in sede di approvazione dello statuto, l’inserimento di una disposizione che preveda, in caso di ipotetica soppressione dell’Accademia, la devoluzione dei beni al Comune di Perugia o, quantomeno, la previsione che gli stessi vengano mantenuti all’interno del territorio comunale. Ciò a conferma del legame tra l’istituzione e la città.
La consigliera Erika Borghesi (Pd) ha sottolineato che con la pratica sottoposta al Consiglio si giunge al termine di un lungo e articolato percorso in cui tutte le istituzioni, inclusi Comune e Provincia, enti fondatori, si sono fortemente impegnate. Fra le tappe ricordate da Borghesi, c’è l’accordo di programma con il Miur dell’aprile 2017, sottoscritto per individuare il percorso di statizzazione, e il superamento dei criteri indicati dal Ministero per l’ammissione, tra cui l’adeguatezza di immobili e dotazioni strumentali, la sostenibilità economica e finanziaria e i corsi attivi. Oggi – secondo Borghesi – non si può che esprimere soddisfazione vista l’importanza dell’Aba, antichissima istituzione, per Perugia e l’Umbria.
Anche il consigliere Francesco Vignaroli (Progetto Perugia) ha rimarcato che l’atto è destinato a segnare la storia della città, poiché l’Aba, seconda per fondazione in Italia, diventerà un ente della Repubblica. Più in generale, per Vignaroli è fondamentale per Perugia essere sede di istituzioni di alta formazione; ciò crea un contesto capace di attirare anche enti di formazione esteri e rappresenta un fattore di sviluppo presente e futuro sia per la città sia per la regione.