Con 20 voti a favore (maggioranza), 9 astenuti (centro-sinistra) e 2 contrari (M5S) il Consiglio comunale di Perugia ha approvato la pratica sulla “Ricognizione e razionalizzazione delle partecipazioni del comune di Perugia ai sensi dell’art. 20 del Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica, detenute al 31.12.2020. Informativa sull’attuazione del piano di razionalizzazione approvato con delibera C.C. n. 134/2020”.
In particolare, sono stati approvati la ricognizione e il piano di riassetto delle partecipazioni possedute alla data del 31 dicembre 2020 e il mantenimento delle partecipazioni in Teatro Pavone s.r.l. (anche se la società non è in possesso di alcuni dei requisiti previsti dal Tusp, considerati l’importanza storica del Teatro Pavone e il fatto che il Comune è stato protagonista della ristrutturazione acquisendo l’usufrutto del teatro anche in virtù della sua natura di socio) e in Conap srl (pur in presenza di alcuni indici di criticità previsti dal Tusp, per ragioni economiche dettate dai forti costi fiscali legati alle operazioni di liquidazione, che renderebbero molto più onerosa la dismissione rispetto al mantenimento, e tenuto conto che Conap è proprietaria di importanti reti acquedottistiche funzionali all’erogazione di un servizio pubblico locale essenziale).
Approvato anche il mantenimento della partecipazione indiretta in Metrò Perugia Scarl, pur in difetto da parte della società di alcuni requisiti previsti dal Tusp, nelle more dell’esito della verifica in corso da parte di Umbria TPL e Mobilità spa sulla possibilità tecnico-giuridica di alienare la partecipazione, tenuto conto delle difficoltà dell’operazione legate al fatto che la stessa è stata acquisita all’esito di una procedura ad evidenza pubblica. Approvata anche la dismissione delle altre partecipazioni indirette detenute attraverso Umbria Tpl e Mobilità spa in quanto non funzionali alle attività dell’agenzia unica per la mobilità con le modalità e le tempistiche indicate per ciascuna società.
Il capogruppo IPP Fabrizio Croce, in merito alla partecipazione sul Pavone, ha spiegato che non è in discussione la partecipazione in sé del Comune visto l’alto valore della struttura. Tuttavia il modo in cui si è evoluto il rapporto con la società Pavone rende necessaria una valutazione complessiva onde riconsiderare l’intero accordo sulla durata dell’attuale contratto di usufrutto.