Ok della commissione sugli odg per il potenziamento dell’illuminazione sulla E45 ed il recupero del teatro Foresi

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08 maggio 2025
- Redazione
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La III commissione consiliare permanente urbanistica nel corso della seduta di giovedì 8 maggio ha trattato due odg.

E’ stato approvato a maggioranza l’ordine del giorno presentato dalla consigliera Pannacci (PD) su “S.S. E 45 – Iniziative per il miglioramento dell’illuminazione stradale in corrispondenza degli svincoli della zona nord del Comune di Perugia”.

In sede di illustrazione Silvia Pannacci (PD) ha riferito che ANAS ha avviato, a partire dal 2016, un piano di riqualificazione dell’itinerario E45- E55 Orte-Mestre; tale piano prevede, tra gli altri, interventi per il miglioramento del livello di servizio e degli standard di sicurezza della circolazione. Nell’ambito dei suddetti interventi sono stati inseriti lavori di manutenzione sulla SS3bis “Tiberina” (E45), per un investimento complessivo di 1,6 miliardi di euro di cui 600 milioni nel tratto umbro;

Recentemente, così come previsto dal piano di opere citato, risulta essere stato ultimato un intervento di ammodernamento degli impianti di illuminazione di quindici svincoli compresi nel tratto umbro.

La consigliera rimarca, tuttavia, che in corrispondenza degli svincoli (di ingresso ed uscita) della E45 della zona nord del Comune di Perugia, nello specifico quelli di Lidarno, Ponte Valleceppi, Bosco, Ponte Pattoli e Resina, risulta non esservi una sufficiente illuminazione stradale, tale da garantire la percorrenza in sicurezza.

In ragione di ciò, la consigliera Pannacci impegna l’Amministrazione:

-ad attivarsi per quanto di propria spettanza, coinvolgendo ANAS ed ogni altro soggetto competente, affinché si proceda ad una ricognizione degli svincoli della E45 con particolare riguardo a quelli di “Lidarno”, “Ponte Valleceppi”, “Bosco-Gubbio”, “Ponte Pattoli”, “Resina” e delle aree stradali immediatamente contigue per verificarne la sufficiente ed idonea illuminazione;

-ad attivarsi affinché, nel caso siano effettivamente accertate carenze di illuminazione stradale, sì provveda a porre in essere ogni utile iniziativa volta a garantire adeguati livelli di sicurezza mediante l’installazione di impianti di illuminazione ulteriori o maggiormente efficienti.

Il dirigente responsabile area gestione rete Umbria Andrea Primicerio ha riferito che Anas sta facendo in Umbria un enorme investimento sulla rete stradale soprattutto sull’itinerario E45 e sul raccordo Perugia-Bettolle.

Sulla E45, come promesso, si sta andando verso la conclusione degli interventi più importanti (pavimentazione completata al 90%, sostituzione spartitraffico centrale, ecc.).

Nel contempo sono stati eseguiti anche interventi di adeguamento sismico dei viadotti e delle gallerie.

E’ stato eseguito anche un primo intervento, definito Green Light, per ammodernare gli impianti di illuminazione esistenti in alcuni svincoli nella tratta tra Orte e San Giustino.

Il piano investimento di un miliardo di euro si sta esaurendo; per gli interventi sull’illuminazione è stata conclusa la prima trance pari a 5 milioni di euro. Al momento non sono finanziate ulteriori risorse per tali operazioni.

Primicerio ha ricordato che la E45 è una strada che, dal punto di vista normativo, non richiede obbligatoriamente l’illuminazione presso gli svincoli, tanto è vero che su 50 svincoli esistenti tra Orte e San Giustino, solo 20 oggi sono dotati di illuminazione. In tutti questi 20 svincoli l’illuminazione è stata ammodernata con strutture a led: per il territorio di Perugia ciò ha riguardato gli svincoli di Torgiano, Balanzano, raccordo Perugia-Bettolle, Ponte San Giovanni (hotel Tevere), Collestrada, svincolo con la SS75.

La realizzazione dell’illuminazione sui residui 30 svincoli umbri (compresi quelli di Perugia) oggi privi della stessa è stata inserita nel piano dei fabbisogni quinquennale (aggiornato anno per anno), ma non risulta ad oggi finanziata.

Primicerio ha precisato che in caso di finanziamento degli interventi, Anas assume il compito di realizzare l’impianto, ma la gestione successiva è poi posta in capo ai Comuni.

L’assessore Francesco Zuccherini ha detto che rappresenta una buona notizia il fatto che Anas abbia inserito questi interventi nella sua programmazione pluriennale.

In conseguenza di ciò l’Amministrazione, in caso di approvazione dell’odg, si farà carico di inoltrare la richiesta a regione, anas e ministero competente onde sollecitare il finanziamento degli interventi richiesti.

Nessun problema infine per la eventuale gestione degli impianti di illuminazione da parte del Comune a seguito della realizzazione che, come detto da Primicerio, spetterà ad Anas.

***

Successivamente è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dai consiglieri Hromis, Falistocco, Mazzanti, Ferranti, Donato, Vescovi: Riqualificazione dell’area dello Zodiaco e del Teatro Comunale Foresi di San Sisto.

Illustrando l’atto Marko Hromis ha ricordato che l’area dello Zodiaco di San Sisto, posta ai margini dell’attraversamento ferroviario che precede lo stabilimento della Perugina, fu edificata in larga parte negli anni ’80 e ’90. A fine anni ’80, in uno spazio comunale ai piedi della piazza sopraelevata, fu allestito su iniziativa dei cittadini un piccolo teatro/auditorium intitolato a Giuliano Foresi.

Più tardi, nel 1997, con i fondi per il Giubileo stanziati con la Legge n. 270, nel lotto a ridosso dell’area verde che confina con il tracciato ferroviario, all’estremità di via Liberati, fu edificato un nuovo complesso di n. 4 immobili da destinare ad uso di residenza sociale.

Ripercorse le vicissitudini del complesso, xx ha ricordato che nel 2015 in quell’area scoppiò un incendio, rendendo ancora più degradata l’intera area, che, da allora, è divenuta luogo di spaccio e malaffare oltre che asilo per persone senza fissa dimora e sbandati.

Dal 2016, infine, il Teatro Foresi è stato dichiarato inagibile al pubblico spettacolo.

Ed ancora: nell’estate 2020 oltre 700 cittadini hanno firmato una petizione al Comune chiedendo l’interessamento delle istituzioni alla situazione di degrado che interessa tutta l’area dello Zodiaco. A seguito di tale fermento un’associazione del territorio, che fa capo alla sede cittadina di Asso-utenti, ha avuto in convenzione con il Comune di Perugia la concessione delle aree verdi poste ai lati del quartiere dello Zodiaco.

Nel corso dell’autunno 2020 l’Istituto Comprensivo 7 di San Sisto si è aggiudicato un bando, finanziato dal Ministero della Cultura, finalizzato ad un progetto intergenerazionale avente a tema la riqualificazione sociale del quartiere attraverso la musica, realizzato solo in parte causa pandemia. Dall’autunno 2021, però, la struttura del Teatro è stata definitivamente ripresa in consegna dagli uffici comunali.

Nel corso del 2024 infine una società si è aggiudicata all’asta l’ex residence.

Nel ricordare le rassicurazioni fornite in campagna elettorale dalla sindaca Ferdinandi sul ripristino del teatro Foresi e sulla manutenzione delle aree verdi, gli istanti hanno ricordato che è in atto una significativa partecipazione per illustrare ai cittadini la progettazione della riqualificazione di San Sisto con i fondi di Agenda Urbana su aree che insistono a ridosso dello Zodiaco.

In considerazione di ciò i consiglieri impegnano l’Amministrazione:

-a ripristinare il teatro Foresi e renderlo nuovamente agibile e fruibile alla cittadinanza, come punto di riferimento per tutte le associazioni e punto cardine della riforma sulla partecipazione, che interesserà tutta Perugia;

-a provvedere alla manutenzione e alla riqualificazione dell’area verde dello Zodiaco, lasciata ormai da troppi anni in stato di abbandono e incuria.

Il Presidente dell’Associazione Carnevale i Rioni Federico Boncio e la Dott.ssa Anna Maria Biancifiori dell’Associazione Sistema San Sisto hanno espresso l’auspicio affinché si raggiunga la riqualificazione degli spazi, anche grazie al contributo fornito nel tempo dalle associazioni del quartiere. In merito al teatro è anche ipotizzabile di implementare l’intervento di recupero da parte del Comune inserendolo in un più ampio progetto della stessa natura del da poco concluso progetto Scossa realizzato da Consorzio ABN, Fontemaggiore, Comune di Perugia e l’associazione I Rioni di San Sisto con fondi della Fondazione Perugia per costruire e animare un ecosistema culturale intorno al teatro Brecht, favorendo l’aggregazione dei cittadini e la promozione della crescita culturale. Il piccolo teatro, per quanto tale, infatti potrà far rivivere la storia del quartiere, favorendo l’inclusione sociale e la vivibilità.

L’assessore Francesco Zuccherini ha riferito che la storia del teatro è lunga con una serie di problemi strutturali emersi nel tempo che si sono poi concentrati negli ultimi 10 anni fino alla chiusura. Il tema va quindi affrontato con un approccio molto serio onde comprendere cosa si voglia fare del Foresi. Zuccherini ha rimarcato che su San Sisto c’è un’attenzione particolare da parte del Comune di Perugia, presente e passata giunta, perché si tratta di uno dei territori più popolosi e di interesse, vista la vicinanza dell’area industriale, dell’ospedale e dell’università. Su San Sisto il progetto più “profondo” è agenda urbana, ma anche il Metrobus avrà un ruolo determinante tenuto conto della rilevanza dell’investimento.

Altro intervento centrale non secondario è quello in atto sul collettore fognario da parte di Umbra Acque che consentirà di risolvere molti dei problemi emersi nel tempo nel quartiere.

Entrando nel merito del Foresi, l’assessore ha riferito che effettivamente nel masterplan originario di agenda urbana vi era un “puntino” previsto per il teatro stante la necessità di recupero dello stesso. Tale previsione, presente ancora oggi nel masterplan, però non si accompagnava ad alcun progetto di fattibilità che consentisse di comprendere le azioni necessarie per procedere all’effettivo recupero della struttura. Zuccherini ha ricordato che finora l’Amministrazione ha effettuato solo una nota di aggiornamento del piano triennale delle opere pubbliche nel quale non vi erano margini per spostare risorse. A breve, però, si pronuncerà sull’assestamento di bilancio ove applicherà anche l’avanzo di amministrazione. Nelle riunioni preparatorie tecniche la giunta ha chiesto di immettere nel fondo delle progettazioni riguardanti alcune delle strutture prioritarie per la città, oggi chiuse, proprio il teatro Foresi. Grazie all’avanzo a luglio ci saranno le risorse per la progettazione con affidamento entro l’anno. Ottenuta la relazione circa le lavorazioni necessarie da fare, il prossimo anno l’Amministrazione sarà in grado di finanziare l’intervento di recupero del teatro, inteso non come mera sala polivalente, ma come luogo di pubblico spettacolo con necessità e regole di legge ben precise.

Il consigliere Leonardo Varasano (Progetto Perugia) ha confermato che i progetti citati da Boncio, nei quali il ruolo del Comune è stato determinante, vanno in direzione dell’obiettivo di fare sistema restituendo alla città spazi culturali (biblioteca, teatro Brecht ecc.) fondamentali per l’aggregazione e la socialità.

Varasano ha riconosciuto che la chiusura del Foresi ha rappresentato per la scorsa amministrazione un dispiacere per il valore che la struttura aveva per le associazioni ed il quartiere tutto anche in termini di sicurezza e socialità.

La chiusura, tuttavia, è stata obbligata sia in ragione degli stringenti requisiti richiesti dalla normativa per il pubblico spettacolo, ma soprattutto per i problemi legati al collettore fognario, opera non di competenza comunale. Il malfunzionamento di quest’ultimo, infatti determinava continui allagamenti del Foresi; senza intervenire sul collettore, dunque, le opere strutturali sul teatro non avrebbero avuto alcun senso.

Proprio per questo la passata amministrazione ha inteso avviare una serie di interlocuzioni con tutti i soggetti competenti, decidendo poi di inserire il progetto di recupero del Foresi in agenda urbana nell’ambito di una più ampia opera di valorizzazione di San Sisto.

Nicola Volpi (FdI) ha spiegato che ancora una volta, come già avvenuto più volte in passato su proposta dei consiglieri di centro-destra, si presta attenzione a San Sisto ed in particolare alla riqualificazione del teatro Foresi. Nel riconoscere onestà intellettuale all’assessore Zuccherini per aver spiegato come molte progettualità siano state ereditate dalla giunta Romizi (agenda urbana, Brt e collettore), Volpi ha riferito che in passato sono stati effettuati molteplici sopralluoghi presso il Foresi da cui sono emersi i continui allagamenti legati in parte a problemi strutturali (di competenza del Comune) ma soprattutto ai problemi del collettore fognario (di competenza di Umbra Acque). Oggi come allora c’è la volontà condivisa di tutti di lavorare perché lo spazio venga riportato all’antica funzione sociale e culturale insieme alla contemporanea riqualificazione del residente 4 torri, a cura del privato ma frutto di una fitta interlocuzione della giunta Romizi.

Volpi ha detto, tuttavia, di dover prendere atto che le risorse previste in Agenda urbana per il recupero del Foresi sono state dirottate altrove, ma ha accolto con favore gli annunci dell’assessore Zuccherini sulle intenzioni future della giunta in merito alla riqualificazione del teatro.

Per Fabrizio Ferranti (Perugia per la sanità pubblica) l’impegno che l’Amministrazione sta mettendo nella riqualificazione dei luoghi del degrado è massima e tiene conto anche di interventi ereditati dalla passata giunta, in larga parte corretti e migliorati.

Come è doveroso dal punto di vista amministrativo l’attuale Amministrazione sta operando certamente in continuità rispetto al passato, ma apportando numerose migliorie ai progetti ereditati. Ciò riguarderà anche il teatro Foresi, la cui valorizzazione è fondamentale in quanto luogo cardine per la città ed il quartiere. Ciò consentirà di far rivivere un’area oggi in difficoltà, migliorando anche la sicurezza grazie al recupero del degrado e a politiche volte alla crescita della socialità.

Antonio Donato (M5S) ha confermato che la giunta, per un principio amministrativo, deve operare in continuità col passato, ma cercando di migliorare le progettualità grazie alle esigenze della cittadinanza emerse in sede di partecipazione.

San Sisto è una microcittà: per questo la creazione di spazi sociali e culturali è fondamentale per costituire un tessuto sicuro e consapevole.

Donato ha quindi ringraziato Zuccherini per aver fornito un quadro esaustivo dei progetti messi in campo dalla giunta finalizzati alla riqualificazione del teatro destinato a diventare struttura a disposizione del territorio non solo come sala ma come luogo di pubblico spettacolo.

Riccardo Vescovi (Anima Perugia) ha espresso soddisfazione ritenendo che il ripristino del teatro Foresi rappresenti un’opera prioritaria avendo avuto un ruolo centrale per il quartiere e la città tutta, nonché per il valore storico della struttura. L’area infatti in cui insiste è ancora oggi la più critica di San Sisto e va quindi attenzionata con particolare cura.

Ben venga quindi il recupero del Foresi, auspicando che l’intervento oggi in atto sul collettore fognario possa risolvere i problemi legati agli allagamenti emersi nel tempo consentendo quindi al Comune di concentrarsi sulle opere strutturali.

In ogni caso la direzione intrapresa è quella corretta.

Edoardo Gentili (FI) ha detto che occorre capire nel dettaglio quale sia l’intenzione dell’Amministrazione sul Foresi. Gli atti infatti testimoniano che, a fronte di risorse per la riqualificazione della struttura previste dalla passata amministrazione nell’ambito di Agenda urbana, oggi quelle risorse sono state dirottate altrove. Nel contempo si ipotizza di recuperare il Foresi come struttura per il pubblico spettacolo e non solo come sala polivalente con conseguente necessità di interventi superiori e più costosi.

In replica finale l’assessore Francesco Zuccherini, rispondendo all’opposizione, ha ribadito che in agenda urbana la passata amministrazione aveva messo per il Foresi risorse insufficienti, prive di di qualsivoglia progetto di fattibilità e comunque inutili in assenza di un previo intervento da parte di Umbra Acque sul collettore fognario. Se è vero che quelle risorse sono state dirottate altrove, tuttavia, ciò non penalizzerà in alcun modo San Sisto visto che, con le migliori apportate dall’attuale giunta sul masteplan di Agenda Urbana, sono previsti rispetto all’origine molti più soldi per gli interventi che valorizzeranno soprattutto la piazza centrale (Martinelli) del quartiere.

Ha quindi garantito nuovamente che vi è la volontà della giunta di riqualificare il Foresi dopo che verrà completata la progettazione da parte di un soggetto esterno; ciò in quanto con un progetto concreto in mano sarà possibile comprendere la natura e la consistenza degli interventi strutturali necessari per la riapertura.

In merito al collettore fognario, ha spiegato che l’intervento su di esso (raddoppio) consentirà di risolvere i problemi di San Sisto; quanto agli allegamenti del Foresi essi sono dovuti alla carenza di allacci rispetto al collettore. Si tratta in ogni caso di un intervento complesso ma non certo impossibile su cui l’interlocuzione con Umbra Acque è già stata avviata.

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