La consigliera Maria Cristina Morbello ( M5S) ha presentato una interrogazione relativa alla infestazione provocata dall’ailanto.
L’ailanto – ha spiegato in aula – è una pianta infestante che cresce in ogni luogo perché ha bisogno di poca terra; prolifera anche sulle murature e ai margini delle strade ed è quasi impossibile liberarsene. Di origine cinese, si sta moltiplicando in modo inarrestabile. I botanici consigliano di intervenire appena si vedono le piante giovani in modo che le radici non ancora profonde non diffondano i polloni dai quali nascono nuove piante. L’ailanto è un pericolo anche per la biodiversità: si trova talmente bene nell’area mediterranea e ora sta cominciando a infestare anche i boschi. I danni che provoca non solo di natura ambientale, ma anche urbana, in quanto colonizzando e crescendo anche nelle fessure dei muri, mette a rischio le stesse infrastrutture. Ciò premesso la consigliera Morbello ha chiesto se la giunta sia conoscenza del pericolo per la biodiversità e per i danni a livello urbano rappresentati dall’ailanto e se siano previste misure per scongiurare l’infestazione.
Otello Numerini ha assicurato che la giunta è a conoscenza della questione e la sta seguendo con attenzione. L’ailanto – ha ricordato Numerini – è tra le specie esotiche invasive più presenti e dannose, una delle più temibili in Europa. In Italia è ormai endemica in tutto il territorio. Nel settembre 2020 a livello regionale si è anche svolto un convegno su “Ailanto e paesaggio: la conservazione del patrimonio naturale e culturale regionale”, al quale hanno partecipato, tra gli altri esperti, docenti dell’Università degli studi; da esso è emersa la difficoltà di affrontare il problema. Di recente, è stata condotta un’opera di eradicazione delle piante laddove era possibile. Il mondo scientifico sta ancora riflettendo su come intervenire in maniera efficace.
“Siamo in contatto con dipartimento di Agraria e il dipartimento di Ingegneria ambientale e civile per trovare soluzioni che possano risolvere il problema”, ha concluso Numerini.