La II Commissione consiliare Bilancio ha preso in esame, nel corso della seduta odierna, l’ordine del giorno presentato dalle consigliere Francesca Tizi e Cristina Morbello del gruppo consiliare Movimento 5 Stelle e Sarah Bistocchi, con i gruppi consiliari Partito democratico, Idee PersonePerugia e Rete Civica Giubilei sulla proposta di inserire il numero antiviolenza su scontrini fiscali da parte delle farmacie e attività commerciali nell’ambito della campagna antiviolenza sulle donne. L’atto nasce dall’unione di due ordini del giorno analoghi presentati dalle proponenti. Alla discussione ha partecipato anche l’assessore Clara Pastorelli.
Quindi, sono state illustrate, dall’assessore al Bilancio Bertinelli e dal dirigente Baldoni, le preconsiliari del 7 luglio scorso n. 2071 (Verifica del permanere degli equilibri di competenza e di cassa del Bilancio 2021-2023 ai sensi dell’art. 193, comma 2, del D.Lgs 267/2000), n. 2074 (Variazione di Assestamento al Bilancio di previsione 2021-2023 ai sensi dell’art 175 comma 8 del D.Lgs. 267/2000) e n. 2070 (Riconoscimento debiti fuori Bilancio ai sensi dell’art.194, comma 1 del D.Lgs 267/2000 e lavori di Somma Urgenza ai sensi dell’art. 191, c. 3, D.Lgs 267/2000).
Nel primo atto in discussione, le consigliere impegnano l’amministrazione ad attivarsi presso le farmacie comunali e private, nonché presso le attività commerciali che insistono sul territorio perugino per proporre l’adesione alla campagna d’informazione contro la violenza sulle donne e di genere attraverso l’apposizione in calce agli scontrini della dicitura: «Se sei vittima di stalking o violenza chiama il 1522 o l’800861126», laddove l’800861126 è il numero verde del Servizio Telefono Donna regionale. Chiedono, inoltre, di mettere in campo, in via generale, strumenti e politiche a contrasto della violenza sulle donne, che dall’ONU è stata definita “un flagello mondiale”, a causa della sua diffusione in tutti i Paesi del mondo, compresa l’Italia.
Dai dati Istat si rileva che in Italia il 31,5% delle donne tra 16 e 70 anni (6 milioni 788 mila) ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subito violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila). Purtroppo, anche la Regione Umbria non è immune a gravissimi atti di violenza contro le donne. Tra gli effetti indiretti dell’emergenza coronavirus, c’è l’annoso e preoccupante aumento dei casi di violenza domestica e di genere. Un aumento registrato anche in Umbria e testimoniato dall’Istat, che ha condotto un’analisi dei dati contenuti nel dataset del numero verde antiviolenza 1522 nel periodo compreso tra Marzo e Giugno 2020, da cui emerge come durate tale periodo siano state 64 le donne vittime di violenza (26 in più rispetto al 2019), mentre le chiamate effettuate al numero antiviolenza sono state 125 (42 in più rispetto al 2019).
Per le donne vittime di violenza il momento più complesso e critico in termini psicologici ma anche di sicurezza stessa delle vittime, -scrivono le proponenti- è proprio la richiesta di aiuto, capire se farlo e anche come farlo. Lo scontrino può, quindi, costituire un modo discreto per mantenere una mano sempre tesa verso le donne vittima di violenza, considerando anche che l’approccio telefonico offerto ai numeri antiviolenza sostiene l’emersione della domanda di aiuto, consentendo un avvicinamento graduale ai servizi da parte delle vittime con l’assoluta garanzia dell’anonimato.
“Si tratta, dunque, -ha concluso la capogruppo Tizi, al termine dell’illustrazione dell’atto- di un’iniziativa importante di sensibilizzazione e vicinanza alle donne vittime di violenza.”
Su questo ha concordato anche l’Assessore al Commercio Clara Pastorelli, sottolineando che ciò che l’amministrazione può fare è di fare da tramite con le associazioni di categoria dei commercianti affinché esse diano avvio all’iter necessario per giungere a quanto richiesto nell’atto.
Proprio sulla mancata audizione in commissione delle associazioni dei commercianti si è incentrato l’intervento della consigliera Casaioli. “Ritengo -ha detto- che sia stata una mancanza importante perché sono proprio i commercianti a doversi accollare i costi di questa iniziativa, quindi sarebbe stato opportuno approfondire con loro e, magari, come per le farmacie, prevedere anche un corso di formazione sul tema.”
D’accordo con l’ordine del giorno si è detto, invece il consigliere Pici, per il quale l’unica strada contro la violenza di genere è la prevenzione. “Per questo -ha precisato- qualsiasi iniziativa volta a informare e sensibilizzare contro la violenza di genere ritengo che debba essere appoggiata.” Pici ha chiesto, altresì, di sottolineare meglio, nell’ordine del giorno, l’impegno delle farmacie comunali al riguardo, richiesta accolta dalle proponenti.
Al termine la proposta è stata comunque respinta dalla commissione con 5 voti a favore, 8 contrari e una astensione.
La commissione quindi è passata all’illustrazione delle preconsiliari del 7 luglio scorso n. 2071 relativa alla verifica del permanere degli equilibri di competenza e di cassa del Bilancio 2021-2023, n. 2070, relativa al riconoscimento dei debiti fuori bilancio dovuti a sentenze esecutive per oltre 21mila euro e a lavori di somma urgenza per un importo di 60mila euro; infine, della preconsiliare n. 2074 relativa alla variazione di assestamento al Bilancio di previsione 2021-2023.
Come ha spiegato il dirigente Baldoni, in questo ultimo caso, si tratta di variazioni per 15 milioni di euro complessivamente, tra cui anche l’applicazione all’annualità 2021 del bilancio di previsione 2021-2023, di quote vincolate, accantonate e destinate del risultato di amministrazione 2020, per l’importo complessivo di € 5.339.225,42, di cui € 4.703.836,00 destinate alla parte corrente ed € 635.389,42 alla parte capitale.
Le variazioni interessano anche il Documento unico di programmazione (D.U.P.) 2021-2023 (S.O.), il programma triennale dei lavori pubblici 2021-2023 e l’elenco annuale 2021, il programma biennale per l’acquisizione dei servizi e delle forniture 2021-2022.
Sia l’assessore al Bilancio Bertinelli che il dirigente Baldoni hanno sottolineato che le preconsiliari sono il frutto di un adempimento obbligatorio, che la normativa prevede entro il 31 luglio, in virtù del quale gli uffici hanno effettuato le dovute ricognizioni al fine di verificare eventuali situazioni di squilibrio o criticità.
“Dall’iniziale verifica sul rendiconto 2020 -ha precisato Baldoni- non è emersa la necessità di un intervento sul bilancio, mentre riguardo ai debiti fuori bilancio sono emerse le necessità suddette rispetto a sentenze esecutive e a lavori di somma urgenza. In ogni caso, è stato accertato il permanere degli equilibri di bilancio, senza particolari situazioni di criticità di gestione. Non vi sono neanche -ha concluso- elementi che, in via prospettica, facciano ritenere che gli equilibri di bilancio non possano essere mantenuti anche in futuro.”
Dal canto suo, l’assessore Bertinelli ha tenuto a sottolineare come dalla relazione si evincano risultati sostanzialmente positivi e miglioramenti in termini di bilancio. “Ritengo che la politica di revisione della spesa e, in generale la particolare attenzione che è stata data al bilancio già a partire dalla precedente consiliatura -ha detto- abbiano consentito approcci prudenziali che ora ci permettono di affrontate le criticità di bilancio con una certa tranquillità.”
Sulle preconsiliari la commissione si è aggiornata alla prossima seduta, per dare ai consiglieri il tempo necessario agli approfondimenti.