articolo a cura di Maria Cristina Morbello consigliere comunale del M5S
“I residenti del quartiere di Fontivegge sono esasperati dal degrado urbano e dai ripetuti episodi di criminalità, spaccio di stupefacenti e sfruttamento della prostituzione. Per queste ragioni, con un Ordine del Giorno discusso oggi in IV Commissione del Comune di Perugia ho chiesto di impegnare il Sindaco ad:
– adottare misure affinché siano esaminati tutti gli esposti e le segnalazioni dei cittadini agli Uffici del Comune di Perugia al fine di dare pronte, adeguate ed efficaci risposte;
– adottare misure volte ad incrementare – rispetto a quanto già fatto fino ad oggi – in modo stabile la presenza di pattuglie di Polizia locale appiedate per un più incisivo controllo del territorio;
– chiedere all’Autorità competente di aumentare gli sforzi fatti fino ad oggi al fine di adottare in modo massivo l’ordine di allontanamento, c.d. “Daspo urbano”, previsto dagli artt. 9 e 10 del Decreto Legge 14/2017 a tutela della sicurezza e del decoro urbano;
– chiedere all’Autorità competente di aumentare gli sforzi fatti fino ad oggi contro l’occupazione arbitraria di immobili – con emissione di ordini di sgombero – ex art. 11 Decreto Legge 14/2017;
– limitare maggiormente la vendita di alcolici e superalcolici nella zona di Fontivegge con ulteriori provvedimenti restrittivi in materia di orari di vendita e di somministrazione e, per l’effetto, chiedere all’Autorità competente di aumentare gli sforzi fatti fino ad oggi al fine di adottare provvedimenti ex art. 100 Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza volti alla sospensione dell’attività di pubblici esercizi in caso di reiterate violazioni in tema di vendita di alcolici e nel caso in cui l’esercizio sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini;
– chiedere alle Autorità competenti di aumentare i controlli in borghese all’interno delle attività commerciali attenzionate;
– adottare misure volte all’utilizzo di droni per documentare attraverso riprese video l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti e di sfruttamento della prostituzione;
– incrementare l’illuminazione pubblica e i sistemi di videosorveglianza tecnologicamente avanzati.
Durante la seduta della Commissione ho fatto un plauso al prezioso lavoro della Polizia locale e di tutte le Forze dell’Ordine.
In ogni caso, il “grido” di allarme lanciato dai residenti di Fontivegge prova inconfutabilmente che questa Amministrazione comunale non ha fatto quanto necessario per un incisivo controllo del territorio e per un netto contrasto alla diffusa criminalità, ma evidentemente i miei colleghi che hanno respinto le predette misure non la pensano come me”.