La seduta del 25 maggio della III commissione, presieduta da Cristiana Casaioli, è stata dedicata alla presentazione del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche dell’area di Fontivegge – Madonna Alta. A parlarne sono stati l’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia, il dirigente della Struttura organizzativa Pianificazione territoriale e Progetti strategici Franco Marini e Leris Fantini dello Studio tecnico di progettazione A.D.R.
Si è trattato di un passaggio partecipativo prima dell’adozione in giunta, dopo la quale si pronuncerà il Consiglio comunale.
Tra gli ospiti invitati c’erano: l’architetto Alessandro Bruni Presidente INU (Istituto Nazionale Urbanistica) sezione Umbria, l’avvocato Massimo Rolla, garante regionale dei diritti delle persone con disabilità, Gabriella Recupero per UIC (Unione nazionale Ciechi), Ottavion Dorillo per ANIU (Associazione non vedenti e Ipovedenti), Aldo Cimarelli vicepresidente ANPVI (Associazione Nazionale Privi della Vista), Raffaele Goretti dell’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità, Massimo Marini di Ardi Onlus (Associazione Regionale Disabili), Pablo Castellani.
“Il peba- ha spiegato l’assessore Margherita Scoccia – è uno strumento innanzitutto programmatorio finanziato all’interno del piano periferie di Fontivegge con ambito di intervento rivolto a questo specifico quartiere. Oltre che programmatico, si tratta altresì di uno strumento attuativo perché vuole avere una connotazione pratica per la risoluzione di problemi legati alle diverse disabilità sensoriali, uditive e quant’altro. Il piano riserva un’attenzione particolare anche a temi come quello dei disturbi legati allo spettro autistico.
E’ uno strumento, inoltre, che apre la strada ad una estensione di queste misure su tutto il territorio comunale. Era importante pertanto, prima di una sua approvazione, procedere ad una condivisione del documento con gli stakeholder ed i componenti della competente commissione consiliare”.
L’assessore Scoccia ha riferito che il documento verrà poi presentato in maniera più puntuale e dettagliata alla città al termine dell’iter autorizzativo.