La II commissione Bilancio, presieduta da Alessio Fioroni, ha discusso nel corso della seduta del 21 maggio tre atti.
In avvio è stata approvata con 10 voti a favore (maggioranza) 3 astenuti (opposizione) ed un contrario (Morbello) la Preconsiliare n. 1340 del 11/05/2021: Riconoscimento debiti fuori bilancio ai sensi dell’art.194, comma 1 del Tuel.
I debiti fuori bilancio per circa 106mila euro complessivi riguardano due partite.
La prima per complessivi 16.083,42 euro è relativa al riconoscimento di spese legali ed esecuzioni di sentenze per controversie giudiziali attinenti all’U.O. Urbanistica € 7.200,00, all’Area servizi alla persona per € 2.918,24 ed all’U.O. Risorse Umane per € 5.965,18.
Una seconda partita, invece, per 90mila euro è relativa a due lavori di somma urgenza: i primi per 45mila euro approvati con Delibera della Giunta Comunale n. 41 del 10/03/2021: si tratta di opere connesse all’emergenza COVID-19 ed in particolare all’installazione presso il civico cimitero monumentale di Perugia di due containers refrigerati per ospitare i feretri in attesa di cremazione. I secondi per 45mila euro approvati con delibera di giunta 58 del 24.3.2021 riguardano l’esecuzione di lavori di messa in sicurezza e consolidamento degli elementi lapidei ammalorati delle facciate di palazzo dei Priori.
Successivamente è stato respinto con 9 contrari (maggioranza), 4 a favore (opposizione) ed un astenuto (Renda) l’ Ordine del giorno presentato dalla cons. Cristina Morbello del gruppo consiliare Movimento 5 Stelle su: Lotta all’evasione e all’elusione fiscale attraverso il Sistema Integrato del Territorio (SIT).
Illustrando l’atto Morbello ha riferito che a decorrere dal 1° febbraio 2021 è stata disposta l’attivazione del Sistema Integrato del Territorio, sistema tecnologico per lo svolgimento delle funzioni di competenza dell’Agenzia delle Entrate relative al Catasto e ai servizi geotopocartografici, nonché in materia di anagrafe immobiliare integrata. I dati presenti negli archivi del SIT costituiscono l’informazione primaria ed originale delle risultanze informatizzate degli atti e degli elaborati catastali.
La base dei dati catastali è resa disponibile alle Pubbliche amministrazioni – compresi i Comuni – per lo svolgimento, diretto o per il tramite dei soggetti dalle stesse delegati, dei propri compiti istituzionali.
In conclusione la semplificazione e l’armonizzazione dell’aggiornamento dei dati attraverso il SIT consentirà anche alle altre Pubbliche amministrazioni di confrontarli velocemente con quelli delle rispettive banche dati ai fini della lotta all’evasione e all’elusione fiscale (TARI in primis), nonché per la tutela ambientale, paesaggistica e idrogeologica.
Per quanto concerne il Comune di Perugia, il maggior gettito derivante dalla lotta all’evasione e all’elusione fiscale attraverso il SIT potrà essere impiegato per la riduzione delle aliquote dei tributi locali, a partire dalla TARI, a vantaggio di tutti i cittadini del Comune di Perugia.
Tanto premesso, per ottenere sempre migliori performance nella lotta all’evasione e all’elusione fiscale ed abbassare così le aliquote dei tributi locali, si impegna il Sindaco e la Giunta a predisporre adeguate misure per utilizzare il Sistema Integrato del Territorio (SIT), appena sarà pronto per il territorio del Comune di Perugia, al fine di:
-implementare il procedimento di revisione parziale del classamento delle unità immobiliari site in microzone comunali per le quali il rapporto tra il valore medio di mercato individuato e il corrispondente valore medio catastale ai fini dell’applicazione delle imposte si discosti significativamente dall’analogo rapporto relativo all’insieme delle stesse microzone comunali ai sensi del comma 335 dell’articolo unico della legge 311/2004;
-diffidare, constatata la presenza di immobili non dichiarati in Catasto ovvero la sussistenza di situazioni di fatto non più coerenti con i classamenti catastali per intervenute variazioni edilizie, i proprietari a provvedere alla dichiarazione in Catasto ai sensi del comma 336 dell’articolo unico della legge 311/2004;
-chiedere all’Ufficio tecnico erariale la classificazione di immobili il cui classamento risulti non aggiornato ovvero palesemente non congruo rispetto a fabbricati similari e aventi medesime caratteristiche ex art. 3, comma 58, legge 662/1996;
-verificare la coerenza delle caratteristiche dichiarate per le nuove costruzioni o per le variazioni di quelle esistenti e, in caso di non corrispondenza, di segnalare l’incoerenza all’Agenzia delle Entrate ex art. 34 quinquies del Dl 4/2006.
Il dirigente, Dante De Paolis, ha spiegato che lo strumento del SIT è utile per consentire all’Ente un incrocio di dati e scovare così le sacche di evasione fiscale. Ed infatti il Comune di Perugia da anni si è dotato di un suo SIT molto evoluto. Questo sistema potrà essere potenziato con i dati in possesso dell’agenzia delle entrate alla luce di quanto previsto nel provvedimento del Direttore citato nell’odg, ottenendo quindi migliori performances.
Rispetto ai procedimenti previsti dalla normativa ed anch’essi citati nell’odg, De Paolis ha riferito che si tratta di attività che il Comune già svolge da diversi anni.
La consigliera Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) ha sostenuto che il Comune di Perugia ha ampiamente risposto alle sollecitazioni formulate dalla consigliera Morbello. Per l’effetto le richieste contenute nell’odg risultano già oggi soddisfatte dall’attività svolta dagli uffici comunali.
In replica per Morbello l’odg non risulta superato, ben potendosi migliorare l’attività oggi svolta dagli uffici comunali.
Successivamente è stato approvato all’unanimità l’Ordine del giorno presentato dalla cons. Cristiana Casaioli del gruppo consiliare Progetto Perugia su: Festa della donna, pari opportunità e imprenditoria femminile.
Illustrando l’atto Casaioli ha rappresentato l’importanza ed il significato della festa della donna (8 marzo), tra cui obiettivi vi è la riflessione sul tema della parità di genere. Tuttavia ancora oggi la condizione della donna nel mondo è da riconsiderare e suggerisce azioni concrete che si accompagnino alla denuncia formale.
Dal dai messi a disposizione all’interno del Rapporto sull’imprenditoria femminile realizzato da Unioncamere e pubblicato nel luglio 2020, risulta che sono un milione e 340mila le imprese guidate da donne. Le imprese di donne, sebbene ancora fortemente concentrate nei settori più tradizionali, stanno crescendo soprattutto in settori più innovativi e con una intensità maggiore delle imprese maschili.
In Umbria sono oltre 23mila le imprese guidate da donne, pari al 25% circa.
Purtroppo il covid ha colpito duro soprattutto sull’imprenditoria femminile, con 5mila unità in meno rispetto al 2019.
Questo forte calo delle iscrizioni rischia pertanto di rallentare quel processo di rinnovamento che si sta realizzando in questi anni nelle generazioni più giovani.
Passando ad analizzare il quadro legislativo, Casaioli ha ricordato che il principale strumento normativo nazionale che promuove l’imprenditoria femminile è costituito dalla Legge 215 del 1992 “Azioni positive per l’imprenditoria femminile” che prevede delle agevolazioni per le imprese costituite o da costituire formate in prevalenza da donne.
Tra le fonti legislative statali, un posto di rilievo è poi occupato dal “Codice delle pari opportunità tra uomo e donna” (D. Lgs. n. 198/2006 ), emanato allo scopo di riordinare la normativa vigente sul tema. Il provvedimento si propone di eliminare ogni discriminazione basata sul sesso. Per quanto riguarda il territorio Umbro, la Regione ha inserito l’ottica di genere in tutte le fasi di impostazione e programmazione delle politiche regionali.
A livello comunale, infine, il Comune di Perugia ha elaborato il Piano di Azioni Positive 2017-2019 che promuove la rimozione degli ostacoli che ancora si frappongono al conseguimento di una sostanziale uguaglianza tra i sessi e alla valorizzazione della differenza di genere nel lavoro e in ogni altro ambito sociale e organizzativo.
Alla luce di quanto sopra esposto, nel dispositivo Casaioli propone di impegnare l’Amministrazione:
-A promuovere azioni utili per facilitare lo sviluppo dell’imprenditoria femminile favorendo la piena attuazione degli strumenti normativi nazionali e regionali in materia, come per esempio l’istituzione di un Fondo per il microcredito all’ imprenditoria femminile (compatibilmente con le esigenze del Bilancio).
-a procedere nell’attuazione delle misure del Piano di Azioni Positive quale strumento semplice ed operativo per l’applicazione concreta delle pari opportunità, per promuove la rimozione degli ostacoli che ancora si frappongono al conseguimento di una sostanziale uguaglianza tra i sessi e alla valorizzazione della differenza di genere nel lavoro e in ogni altro ambito sociale e organizzativo, al fine di riconoscere eguali opportunità per ambo i sessi e promuovere con ciò anche un sostegno all’imprenditoria e occupabilità femminile.
Tale indirizzo, oltre ad esprimere la volontà del Comune di Perugia di promuovere attraverso le politiche dell’Assessorato Pari Opportunità “azioni positive” in un’ottica di mainstreaming e di empowerment al femminile, intende dare un segnale di concreta attenzione alle donne, particolarmente significativo nella ricorrenza odierna che altrimenti rischia di restare banale occasione di vuota retorica.
L’assessore ai servizi sociali Edi Cicchi, sul tema ha spiegato che come Comune, oltre all’attività tradizionale di sostegno delle donne in difficoltà, si sta lavorando con le associazioni di categoria per la valorizzazione della donna lavoratrice sulla scorta dei principi delle pari opportunità e della conciliazione dei tempi tra attività professionale e vita personale/familiare. Questo, infatti, è uno degli aspetti contenuti nel piano delle azioni positive del Comune di Perugia; un piano che, alla luce delle criticità dell’anno 2020, verrà aggiornato.
Risulta tra i dati del 2020, in effetti, che anche l’imprenditoria femminile ha subito una contrazione nell’anno appena passato a causa della crisi ingenerata dalla pandemia. E’ per questo che sono quanto mai necessarie azioni positive per sostenere le donne nei loro percorsi professionali.