La capogruppo Francesca Tizi (M5S) ha illustrato l’interrogazione sul cav Doriana Bellini, spiegando che, dopo l’approvazione da parte del Consiglio lo scorso 3 ottobre della mozione urgente proposta da tutti i Gruppi di opposizione per sollecitare Sindaco e Giunta a trovare una soluzione immediata per scongiurare la chiusura del CAV, ad oggi ancora tutto tace. Infatti, anche dopo l’approvazione della mozione, il Comune di Perugia continua a ritardare lo stanziamento dei fondi per il Cav. Un comportamento questo che sta addossando sulle operatrici l’onere di offrire un servizio essenziale per la comunità.
In base alla corrispondenza intrattenuta tra l’associazione Libera…mente donna e gli uffici regionali risulta che le risorse destinate al Cav “accertate e impegnate dalla Regione con determinazione dirigenziale n. 5534/2022 possono essere liquidate previa sottoscrizione con il Comune di Perugia di apposito Accordo di collaborazione; accordo che ad oggi manca.
Dunque, nonostante il Centro Antiviolenza eroghi servizi essenziali a donne e minori in pericolo, il rischio è ancora una volta quello dell’interruzione della continuità di erogazione di questo servizio essenziale, ad oggi garantito solamente grazie alla coscienziosa attività di volontariato delle operatrici che stanno continuando a lavorare a pieno ritmo, pur senza stipendio, da ormai più di otto mesi.
Per questo i gruppi istanti chiedono di conoscere il motivo per cui ad oggi il comune di Perugia non si attivi al più presto per trovare una soluzione immediata che permetta di far arrivare i fondi necessari ad evitare la chiusura del CAV Doriana Bellini.
L’assessore alle politiche sociali Edi Cicchi ha riferito che in parte si registra oggi una situazione di stallo dovuta a ragioni prettamente giuridiche e procedimentali legate all’emanazione del nuovo regolamento regionale.
Nel ripercorrere i tratti salienti della normativa in essere, l’assessore ha ribadito che dopo l’approvazione del regolamento regionale del 2021 le associazioni interessate avevano il termine di 90 giorni dall’entrata in vigore (12 agosto 2021) per adeguarsi. Allo scadere di tale termine ed anche della deroga concessa, non è arrivata la richiesta dell’associazione Liberamente Donna propedeutica al rilascio delle necessarie autorizzazioni al funzionamento. Ciò, come stabilito dal regolamento regionale, ha impedito di fatto il funzionamento del cav, gestito dall’associazione citata, essendo carente il requisito dell’adeguamento alla normativa in essere.
Cicchi ha comunque riferito che nel successivo mese di marzo 2022 l’associazione ha presentato le richieste; ne sono seguiti periodi di sospensione della procedura per la necessità di integrazione della documentazione che risultava carente. Autorizzazione che è poi arrivata per due posti per la struttura di Ponte Pattoli. Cicchi ha ricordato che negli ultimi 5 anni per tenere attivo questo servizio sono state impiegate risorse che superano il milione di euro (1,2). Il 16 novembre 2022 con delibera di giunta si è provveduto ad erogare all’associazione la somma di 63mila euro, pur nelle difficoltà di avere documentazione in regola.
Per ciò che concerne il servizio negli anni 2023 e 2024, l’assessore Cicchi ha spiegato che, pur in assenza di fondi regionali, è stata avviata una procedura gara per oltre 700mila euro per l’individuazione del gestore del progetto con risorse anticipate dal Comune.
In ogni caso l’assessore ha garantito che, avendo il Comune di Perugia una rete di servizi antiviolenza consolidata, nessuna donna è stata lasciata sola.