La I commissione consiliare Affari istituzionali presieduta da Michele Nannarone, nella seduta del 4 novembre, ha approvato con 10 voti a favore e 5 astenuti il nuovo regolamento per il procedimento amministrativo.
L’atto era stato illustrato dal segretario generale del Comune di Perugia Francesca Vichi e dal vice segretario e dirigente della struttura organizzativa contratti e semplificazione Laura Cesarini nel corso della seduta del 21 ottobre. Di seguito il link per il resoconto di tale seduta su Perugia Comunica: https://perugiacomunica.comune.perugia.it/consiglio-comunica/spray-anti-aggressione-per-la-polizia-locale-parere-favorevole-in-prima-commissione/
Nella seduta del 4 novembre, per ciò che concerne le novità normative è stato evidenziato che le principali modifiche alla legge 241/90 sono pervenute dal cosiddetto “decreto semplificazioni” (d.l. 76/2020 convertito in legge 120/2020) e dal “decreto semplificazioni bis” (d.l. 77/2021 convertito in legge 108/2021).
Il primo è intervenuto tra l’altro, in materia di procedimento amministrativo con l’obiettivo di incrementare l’efficacia dell’azione amministrativa al fine di rilanciare l’economia del Paese duramente colpita dall’emergenza epidemiologica: esso prevede, unitamente ad altre misure, alcune modifiche alla l. 241/1990 volte a dare maggior certezza ai tempi di conclusione del procedimento. Vanno in questo senso le norme relative a: inefficacia degli atti tardivi (es. conferenza dei servizi semplificata, silenzio assenso tra amministrazioni pubbliche, conferenza di servizi simultanea); preavviso di rigetto (modifica del regime degli effetti del preavviso di rigetto sui termini del provvedimento, motivazione del provvedimento finale di diniego, utilizzo motivi ostativi); pareri obbligatori (obbligo di prescindere da essi in caso di non rilascio nei termini previsti); effetti del silenzio e dell’inerzia nei rapporti tra amministrazioni pubbliche e tra amministrazioni pubbliche e gestori di beni o servizi pubblici.
Il decreto semplificazioni bis, invece, ha introdotto disposizioni in materia di Governance per il PNRR e disposizioni in tema accelerazione e snellimento delle procedure e di rafforzamento della capacità amministrativa. A tal fine, il decreto legge in questione è intervenuto anche in materia di procedimento amministrativo, apportando delle modifiche alla legge 241/90 in relazione ad alcuni istituti e, cioè: a) rafforzamento del potere sostitutivo in caso di inerzia dell’amministrazione (esercizio non solo da parte di una figura apicale ma anche di un’unità organizzativa; attivazione non solo su richiesta del privato ma anche d’ufficio; b) la disciplina del silenzio assenso (rilascio al privato di attestazione circa il decorso dei termini del procedimento); c) il regime dell’annullamento d’ufficio (riduzione da 18 a 12 mesi del termine per l’esercizio in ordine ai provvedimenti amministrativi di autorizzazione o di attribuzione di vantaggi economici).
Come richiesto da alcuni consiglieri nel corso della precedente riunione dedicata all’argomento, le due relatrici hanno poi evidenziato quelle che sono le norme del regolamento che sono espressione di discrezionalità amministrativa dell’Ente.
In generale è stato spiegato che il nuovo testo regolamentare, costituendo una sorta di Testo Unico in materia di procedimento amministrativo, ha sostanzialmente valore ricognitorio rispetto alla disciplina legislativa generale e il suo contenuto è prevalentemente vincolato rispetto alle disposizioni di legge.
Ciò posto, alcuni articoli sono espressione della discrezionalità amministrativa dell’Ente, in quanto strettamente correlati all’organizzazione propria del Comune di Perugia (e quindi di competenza della Giunta comunale) ed introducono disposizioni specifiche di dettaglio rispetto alle previsioni generali della legge.
Il riferimento è ai seguenti articoli: art. 4 misure organizzative e digitalizzazione; art. 8 procedimento ad istanza di parte; art. 9 termine finale (per la conclusione del procedimento ndr); art. 13 (individuazione del responsabile del procedimento).
Michele Cesaro (FI) ha sostenuto che le modifiche sono molto centrate dal punto di vista amministrativo perché apportano delle semplificazioni che potranno nel tempo determinare benefici alle pubbliche amministrazioni. Cesaro ha confermato che, nell’ambito dei lavori pubblici le P.A. riscontrano enormi difficoltà a portare avanti opere: per questo è necessario che il legislatore introduca le norme adeguate per rafforzare gli organici onde non perdere finanziamenti ed occasioni.
Forti perplessità sono state espresse dall’opposizione sul metodo seguito per arrivare alla votazione dell’atto. Non a caso, su proposta di Emanuela Mori, è stato chiesto di leggere e votare il regolamento articolo per articolo. Richiesta respinta a maggioranza dalla commissione.