E’ stata discussa in Consiglio una interrogazione presentata da una consigliera di opposizione sulle tempistiche per la riapertura della Galleria Nazionale dell’Umbria e sulla partecipazione attiva del Comune di Perugia alle celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte del Perugino.
L’anno venturo, si legge nell’atto, ricorrerà il cinquecentenario della scomparsa del Perugino (1523 – 2023), e come da prassi in questi casi è in atto da parte del Ministero dei Beni e delle Attività culturali la costituzione di un comitato tecnico scientifico che curi le opportune celebrazioni. L’auspicio è che tale organismo sia rappresentativo della importanza della figura di Pietro Perugino nella storia dell’arte e possa ragionevolmente essere un ulteriore veicolo di conoscenza ma soprattutto di promozione della sua opera, ai fini del maggior prestigio internazionale della città.
La Galleria Nazionale dell’Umbria (GNU) non è estranea a tutto ciò, ospitando una delle principali raccolte d’arte d’Italia, e possedendo una parte consistente delle opere del Perugino. Dovrà essere quindi il perno del cinquecentenario e della mostra che si dovrà allestire. La Galleria Nazionale ha chiuso per lavori che riguardano il museo nel luglio dello scorso anno. Tali lavori sarebbero dovuti terminare in teoria nella primavera di quest’anno, quasi un anno dopo, per consentire un progetto di riallestimento del percorso espositivo del museo umbro.
Vista l’importanza che il cinquecentenario della morte del Perugino rappresenta dal punto di vista turistico e culturale per la città, nell’interrogazione la consigliera chiede di conoscere le tempistiche circa la riapertura della Galleria Nazionale dell’Umbria, gli interventi che il Comune di Perugia intende mettere in campo alla luce del cinquecentenario della morte del Perugino, ed infine se l’Ente ha già in programma iniziative organizzare per l’accoglienza dei visitatori.
La giunta ha riferito che la data di riapertura della Galleria è ormai ufficiale (1 luglio), mentre restano riservati i contenuti, visto che sul punto la Gnu mantiene il massimo riserbo.
Con la riapertura della Gnu si intrecciano le celebrazioni per il quinto centenario dalla morte del Perugino, visto che la galleria avrà in tal senso un ruolo fondamentale. Da tempo infatti si sta lavorando in questa direzione grazie alla costituzione del comitato per le celebrazioni del quinto centenario voluto dal ministero e composto dalle principali istituzioni nazionali e locali competenti. Il Comune di Perugia, oltre al suo posto nel comitato, è attivo da tempo in questo percorso ed ha già stipulato un accordo con la Diocesi e con la Fondazione cassa di risparmio con l’obiettivo di valorizzare le opere del Perugino. Oltre a questo, lo scorso mese di autunno le iniziative che porteranno agli eventi del 2023 si sono aperte con un primo convegno dedicato al Perugino.
Altro segnale importante è stato dato con la riapertura della cappella di San Severo, che ospita, come noto, anche un’opera in parte realizzata proprio dal Perugino.
Nel 2023, prosegue la giunta, anche il Comune di Perugia avrà un’esposizione dedicata a Pietro Vannucci a palazzo della Penna che si amalgamerà con le esposizioni che, di concerto con le altre istituzioni, saranno presenti altrove.
Infine nella direzione della valorizzazione delle celebrazioni del Perugino va l’accordo sottoscritto recentemente con alcune istituzioni cittadine denominato proprio “Aspettando Perugino. Il Rinascimento a Perugia”; si tratta di un biglietto unico che al costo di 13 euro permette l’ingresso all’interno di cinque musei cittadini nei quali sono conservate opere di Pietro Vannucci e di altri grandi artisti del Rinascimento.
L’iniziativa coinvolge, nello specifico, la cappella di San Severo (con l’affresco di Raffaello e Perugino), il museo del Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo, il nobile Collegio della Mercanzia, il nobile Collegio del Cambio, il museo di palazzo Baldeschi al Corso.