È stata emessa in data 25 maggio l’ordinanza sindacale n. 976 di revoca dell’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande per uno dei locali che nel quartiere di Fontivegge aveva generato numerosi problemi di ordine pubblico e sicurezza.
Il Prefetto della provincia di Perugia, su conforme parere del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi il 24 maggio, e dopo l’adozione di ben tre provvedimenti di sospensione dell’attività ravvicinati nel tempo, ai sensi dell’art.100 del T.U.L.P.S., emessi dal Questore di Perugia, ha inoltrato all’ente una nota per la revoca della S.C.I.A. ai sensi dell’art.19 del D.P.R. n. 616/1977 e, quindi, di chiusura definitiva per l’esercizio etnico.
Per il sindaco Andrea Romizi e l’assessore alla sicurezza Luca Merli “la chiusura dell’esercizio commerciale rappresenta la giusta risposta per arginare fenomeni di degrado e allarme sociale a Fontivegge. Il provvedimento – continuano – trova ampia motivazione nei troppi episodi di violenza, degrado, spaccio e nelle reiterate violazioni di varia natura commesse dentro e nelle pertinenze del locale da varie persone che hanno destato, per troppo tempo forte allarme tra gli abitanti ed esercenti della zona. L’esercizio era, difatti, da tempo attenzionato e oggetto di ripetuti controlli e interventi effettuati da tutte le forze di polizia, e come detto, oggetto di ben tre provvedimenti di sospensione adottati dal questore Giuseppe Bellassai. Ringraziamo a nome dell’amministrazione il Prefetto di Perugia, Armando Gradone, e tutte le forze dell’ordine e la polizia locale per il costante e professionale lavoro al servizio della nostra comunità”.