La IV commissione consiliare, presieduta da Michele Cesaro (FI), ha approvato all’unanimità, 13 voti a favore, l’ordine del giorno presentato dalla consigliera Cristiana Casaioli del gruppo Progetto Perugia: “Dedicare le celebrazioni della giornata internazionale delle donne alla condizione femminile in Iran e Afghanistan per manifestare solidarietà e condannare ogni forma di violenza perpetrata ai danni dei cittadini e delle cittadine in Iran e Afghanistan”.
All’esito del dibattito, accogliendo una richiesta di Maddoli, Casaioli ha aperto l’atto alla sottoscrizione di tutti i gruppi consiliari, trasformandolo, per l’effetto, in odg dell’’intera commissione.
L’8 marzo – ha spiegato Casaioli illustrando l’atto – giornata internazionale dei diritti della donna, è una giornata dedicata al ricordo e alla riflessione sulle conquiste politiche, sociali, economiche del genere femminile. È un’occasione dedicata alla commemorazione e alla riflessione sulla parità di genere, concetto a volte troppo trascurato e ben lontano dall’essere raggiunto. La consigliera ha focalizzato la sua attenzione su due date cruciali per altrettanti Paesi, rispettivamente Afghanistan ed Iran:
-il 15 agosto 2021 è avvenuto il ritiro delle truppe americane da Kabul con il conseguente ritorno al potere dei talebani: ciò ha significato per donne e bambine afghane la perdita di ogni diritto conquistato negli ultimi 20 anni;
-il 16 settembre 2022 è avvenuta in Iran, la morte di Masha Amini, 22enne curdo-iraniana, a seguito della detenzione in un centro della polizia morale in cui era stata rinchiusa per non aver indossato correttamente il velo. Ne sono derivate manifestazioni e proteste da parte della cittadinanza represse dal regime tanto da aver prodotto: 520 uccisioni di manifestanti, 19mila arresti, esecuzioni ed impiccagioni di giovani.
Numerosi Comuni italiani, tra cui Perugia, nel corso degli ultimi mesi hanno adottato mozioni e ordini del giorno riguardanti le drammatiche condizioni delle popolazioni afghane e iraniane, in particolare delle donne, per esprimere una ferma condanna nei confronti di tali repressioni violente, nonché sostegno e rispetto dei diritti umani (uguaglianza tra uomini e donne e libertà di espressione). A ciò si aggiungono le condanne delle violenze da parte del Governo italiano e le posizioni espresse dall’Unione Europea contro violenza e negazione dei diritti.
In questo contesto l’ANCI ha proposto di dedicare le celebrazioni della Giornata internazionale delle donne che ricorre l’8 marzo alla condizione femminile in Afghanistan e Iran, esprimendo ferma condanna, solidarietà e vicinanza alle donne afghane ed iraniane, promuovendo la campagna presso le Autorità nazionali ed internazionali e una ferma presa di posizione contro l’operato dei governi talebano e afghano affinché tutte le violenze in atto abbiano fine.
In conseguenza di ciò, nel dispositivo Casaioli propone di impegnare l’Amministrazione:
-ad aderire alla campagna promossa dall’ANCI in vista della Giornata internazionale della donna dell’8 marzo 2023;
-a promuovere iniziative di informazione sui diritti negati nei confronti delle donne, delle ragazze e delle bambine in Afghanistan e Iran, coinvolgendo tutti i soggetti attivi del territorio, in particolare i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado anche attraverso espressioni culturali quali, ad esempio, un concerto da dedicare alle donne dell’Iran dell’Afghanistan.
-ad intraprendere iniziative di sensibilizzazione, anche mediante l’esposizione di idonei materiali visivi (manifesti, poster, cartelloni, locandine) all’esterno delle sedi consiliari, e a prevedere l’illuminazione di un sito o di un monumento cittadino (es: la Fontana Maggiore) con un fascio luminoso di COLORE VIOLA, in modo da dimostrare con maggiore incisività la vicinanza alla causa delle donne afghane e iraniane;
-ad inoltrare la presente alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metzola, alla Presidente della Commissione UE Ursula Von der Leyen, affinché promuovano una moratoria tesa ad inserire gli autori di tali violenze nelle liste dei terroristi internazionali.
L’assessore alle politiche sociali Edi Cicchi ha detto di concordare sulla proposta di adesione alla campagna di Anci perché quello in oggetto è un tema che deve essere conosciuto da tutti: in particolate la politica nazionale ed internazionale deve interrogarsi su cosa si possa fare di fronte a questa situazione che sta facendo regredire la condizione della donna.
Come noto, da sempre, l’8 marzo l’Amministrazione organizza diverse iniziative rivolte alla valorizzazione del ruolo della donna che coinvolgono diversi soggetti: ciò in quanto c’è la necessità di lavorare insieme perché insieme le donne delle Istituzioni sono più forti.
I temi che stiamo affrontando sono trasversali e devono smuovere le coscienze di tutti; quelli richiesti nell’odg sono, pertanto, impegni che prenderemo.
L’assessore Cicchi ha riferito che anche quest’anno, al fine di valorizzare il lavoro femminile, verrà riproposto l’evento “Premio impresa donna”, che punta a mettere in evidenza il valore della donna e l’emancipazione attraverso il lavoro.
Nell’ambito delle iniziative dell’8 marzo uno spazio sarà dedicato anche agli approfondimenti sulla condizione delle donne in Iran ed Afghanistan affinché nella coscienza di tutti si formi l’attenzione nei confronti di coloro che, in tali paesi, sono veri e propri oggetti.
La consigliera Lucia Maddoli (IPP) ha ringraziato Casaioli per l’iniziativa, partita da anci nazionale. Si tratta di un tema dirompente su cui tutti concordano; è giusto infatti dedicare l’edizione 2023 dell’8 marzo alle donne violate in Iran ed Afghanistan, senza dimenticare quelle di tanti altri paesi dove vivono una situazione tragica (Ucraina) o sono vittime di conflitti dimenticati (Etiopia, Somalia, Yemen).
E’ giusto, in ogni caso, secondo Maddoli per quest’anno focalizzare l’attenzione sulle donne dell’Iran e dell’Afghanistan che stanno vivendo una situazione terribile e che impressiona per il livello brutale di violazione dei diritti.
Ritenendo che sia importante, su questi temi, avere unità d’intenti, Maddoli ha chiesto a Casaioli di aprire l’atto alla sottoscrizione di tutti i gruppi consiliari.
Partendo dalla discussione di ieri in Consiglio comunale dell’odg di Mencaglia in merito alla reintroduzione degli effetti civili della festività del 4 novembre, Alessio Fioroni (FI) ha posto l’accento sull’importanza del ruolo femminile in molti momenti della storia, come ad esempio nel corso della prima guerra mondiale, quando le donne si distinsero, in assenza degli uomini, nel mondo dell’industria o nell’organizzazione della resistenza presso la linea del Piave.
Proprio per questi esempi virtuosi l’Italia non è insensibile all’importanza del ruolo femminile nella società.
Entrando nel dettaglio della vicenda iraniana ed afghana, Fioroni ha sostenuto che è sotto gli occhi di tutti quanto stanno facendo le donne in quei paesi per contribuire ad emancipare la popolazione nei confronti dei regimi autoritari e teocratici. Si tratta di un impegno in prima linea che va consacrato accogliendo l’iniziativa proposta da Anci e da Casaioli.
Anche Michele Cesaro (FI) ha ringraziato la proponente per aver acceso i riflettori su una situazione che sembra lontana anni luce da noi, ma che così lontana non è essendo drammaticamente attuale. Si tratta di una situazione che può sembrarci paradossale perché completamente estranea alla nostra cultura: una condizione in cui le donne sono considerate, cioè, oggetti e schiave.
In questo contesto, secondo Cesaro, l’approvazione dell’atto proposto può dare un segnale di sensibilità e di rispetto nei confronti delle donne, tenendo alta l’attenzione su questa vicenda.
Replicando agli interventi dei commissari, la consigliera Cristiana Casaioli ha parlato di odg importante perché è necessario puntare l’attenzione sulla situazione di Iran ed Afghanistan dove le donne stanno vivendo un momento terribile e sono tornare indietro di secoli.
Casaioli si è detta colpita dal clamore mediatico sollevato dalla recente notizia secondo cui il regime iraniano, per festeggiare l’anniversario della rivoluzione islamica del 1979, avrebbe deciso di liberare molti prigionieri, purché non rei di reati contro lo stato. Un’iniziativa interpretata da molti come una prima apertura, ma che tale non pare.
Insomma c’è ancora molto da fare; per questo il Comune di Perugia, nel suo piccolo, ha il dovere di aiutare quei popoli e quelle donne che hanno una condizione diversa dalla nostra, rivendicando il rispetto dei diritti umani.
In ragione di ciò Casaioli ha accolto la proposta di Maddoli di aprire l’atto alla sottoscrizione di tutti i gruppi consiliari, così da trasformarlo in odg dell’intera commissione.