Approvato dal Consiglio l’odg sugli spettacoli pirotecnici
Sì unanime del Consiglio al sostegno dei lavoratori precari CNR
Approvato dal Consiglio l’odg sugli spettacoli pirotecnici
Sì unanime del Consiglio al sostegno dei lavoratori precari CNR
E’ stata approvata all’unanimità (26 voti) la mozione presentata dai consiglieri Lorenzo Ermenegildi Zurlo e Federico Maria Phellas (PD): “Sostegno alle rivendicazioni dei lavoratori precari del CNR del perugino”.
In sede di illustrazione Lorenzo Ermenegildi Zurlo ha riferito che il Consiglio Nazionale delle Ricerche è il più grande ente pubblico di ricerca italiano, con oltre 12.000 addetti distribuiti su 88 istituti in tutto il territorio nazionale: il CNR svolge un ruolo fondamentale nella promozione della ricerca scientifica, dell’innovazione tecnologica e del trasferimento delle conoscenze al sistema produttivo e alla società, collaborando con numerose istituzioni sia nazionali che locali.
Attualmente, oltre il 30% del personale impiegato dal CNR a livello nazionale presta servizio con contratti a tempo determinato o forme di collaborazione precarie. Una parte di tali contratti è finanziata attraverso fondi PNRR, la cui scadenza è fissata ad inizio 2026, con il conseguente rischio di perdita del posto di lavoro.
Tale condizione di precarietà prolungata, spesso anche per figure altamente qualificate, compromette la continuità delle attività di ricerca, la capacità di innovazione e la vita personale e familiare delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, che in molti casi operano da anni senza prospettive di stabilizzazione.
I consiglieri ricordano che a Perugia sono attivi cinque istituti del CNR: l’Istituto di Bioscienze e Biorisorse (IBBR), l’Istituto Officina dei Materiali (IOM), l’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (IRPI), l’Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo (ISAFOM) e l’Istituto di Scienze e Tecnologie Chimiche (SCITEC). Tali strutture, che impiegano circa 40 ricercatori precari, svolgono attività scientifica in diversi ambiti e collaborano con istituzioni, enti e aziende del territorio, nazionali e internazionali.
Tutto ciò premesso che questo atto i consiglieri chiedono che il Consiglio comunale esprima pieno sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori precari del CNR, riconoscendo il valore fondamentale del loro contributo scientifico e civile sia a livello locale che nazionale:
impegnano inoltre l’Amministrazione:
-a farsi portavoce presso il Governo, il Ministero dell’Università e della Ricerca e il Parlamento italiano affinché:
1)siano stanziati ulteriori finanziamenti nella prossima legge di bilancio, per garantire l’applicazione integrale della Legge Madia (D.Lgs. 75/2017), a beneficio di tutto il personale attualmente precario in possesso dei requisiti per la stabilizzazione;
2) sia periodicamente fatta scorrere la finestra temporale valevole per il raggiungimento dei requisiti di anzianità necessari per la stabilizzazione prevista dalla suddetta legge;
3) venga richiesta l’erogazione di fondi strutturali e ordinari, nell’ambito della programmazione nazionale, che garantiscano un finanziamento adeguato della ricerca scientifica, il reclutamento stabile del personale e la continuità occupazionale del medesimo nel settore della ricerca pubblica, prevenendo così il ripresentarsi di condizioni di precarietà cronica.
-a farsi portavoce ed agire sinergicamente con la Regione dell’Umbria affinché quest’ultima rappresenti la questione nelle sedi istituzionali appropriate, al fine di risolvere la problematica del finanziamento della ricerca scientifica e della precarietà del personale CNR.
Riccardo Mencaglia (FdI), intervenendo a titolo personale, ha parlato di tema noto, a lui rappresentato direttamente da persone che ogni giorno vivono sulla propria pelle la precarietà lavorativa che non dovrebbe appartenere al mondo della ricerca.
Ecco perché è nata proprio dai ricercatori la proposta di coinvolgere i Comuni e gli enti locali sul tema.
Detto della complessità normativa vigente sull’argomento, Mencaglia ha sostenuto che non si può essere indifferenti di fronte allo smarrimento espresso da una parte così preziosa della comunità scientifica, con il rischio di perderla. Il capogruppo ha quindi accolto a titolo personale la proposta contenuta nell’odg.
Leonardo Varasano (Progetto Perugia) si è associato alle parole espresse da Mencaglia, perché questo è uno dei tanti casi in cui il nostro Paese “fagocita” talenti.
Troppe persone capaci, secondo Varasano, restano inspiegabilmente fuori dal mondo del lavoro; ecco perché occorre dare un segnale dimostrando sulla vicenda una attenzione trasversale.
Per Edoardo Gentili (FI) in commissione si è scelta la strada dell’astensione stante la competenza esclusivamente nazionale sul tema. Ha tuttavia garantito che verrà seguita da vicino, attraverso i rappresentanti politici umbri, la vicenda attualmente in discussione in Parlamento tramite emendamenti alla finanziaria.
Federico Phellas (PD) ha parlato di odg che accende la luce su una risorsa fondamentale per la città e l’Italia intera, ossia i ricercatori del Cnr. Con l’odg si decide con chiarezza da che parte stare, ponendosi a fianco di lavoratori oggi ignorati dalla legge finanziaria nazionale.
In replica finale il capogruppo PD Lorenzo Ermenegildi Zurlo (PD), nel ringraziare i consiglieri dell’opposizione intervenuti per la sensibilità dimostrata, ha sostenuto che questi temi toccano il sistema paese, ma con ricadute anche sul livello locale.
Ha quindi ribadito che il Comune di Perugia è e sarà al fianco dei ricercatori precari, oggi di fatto sfruttati.




