E’ stato approvato all’unanimità (28 voti) l’OdG presentato dal consigliere Ferranti (Perugia per la Sanità Pubblica), fatto proprio dalla IV commissione, “Promozione della scelta consapevole e accessibilità delle dichiarazioni di volontà in materia di donazione di organi e tessuti dopo la morte”.
Illustrando l’atto Fabrizio Ferranti ha ricordato che la Legge n. 91/1999 disciplina e regolamenta il prelievo di organi e tessuti da persone di cui sia stata accertata la morte.
In attuazione dell’art. 5 della citata legge, è stato adottato il D.M. n. 89/2000, che disciplina le modalità di espressione della volontà del donatore, con particolare riferimento al consenso, alla sua raccolta e alla trasmissione dei dati al sistema informativo sanitario predisposto dal Centro Nazionale per i Trapianti.
Il decreto del ministero della Salute del marzo 2008 stabilisce altresì che le attività di ricezione e trasmissione delle dichiarazioni di volontà possano essere svolte anche dai Comuni e dai Centri Regionali per i Trapianti.
Nel dettaglio l’art. 1 del D.M. n. 89/2000 prevede che le ASL notificano personalmente a tutti i cittadini la richiesta di dichiarare la propria volontà in merito alla donazione di organi e di tessuti del proprio corpo dopo la morte, a scopo di trapianto, informandoli che la mancata dichiarazione di volontà entro il termine di novanta giorni viene considerata quale assenso alla donazione. Tuttavia tale norma non ha mai trovato attuazione concreta.
Il quadro normativo si conclude con l’art. 3, comma 8 bis del D.L. n. 194/2009 e il successivo art. 43 del Decreto-Legge 21 giugno 2013, n. 69 i quali prevedono che in sede di rilascio della Carta di identità il cittadino possa esprimere il proprio consenso ovvero diniego a donare i propri organi in caso di morte e che tale volontà sia trasmessa al SIT.
Dopo aver fornito un quadro delle iniziative assunte a livello regionale in Umbria e delle possibilità previste dal sistema per procedere con le dichiarazioni (anche in forma digitale), Ferranti ha riferito che AIDO (associazione italiana donatori organi) rileva che ad oggi la disponibilità di organi e tessuti da trapiantare è ancora drammaticamente insufficiente.
In questo contesto I Comuni, in sede di rilascio o rinnovo della carta d’identità, svolgono un ruolo fondamentale nella raccolta delle dichiarazioni di volontà in materia di donazione di organi e tessuti, rappresentando uno dei principali canali attraverso cui i cittadini possono esprimere il proprio consenso o dissenso.
Alla luce di queste premesse nel dispositivo Ferranti impegna l’Amministrazione:
-a promuovere attivamente l’espressione della volontà in materia di donazione di organi e tessuti con le seguenti modalità:
1)favorire la conoscenza delle modalità di modifica o revoca di una dichiarazione già resa evidenziando che quella espressa presso il comune al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità può essere soltanto annullata e che per modificare una dichiarazione già registrata tramite aido o per esprimere il proprio consenso attraverso tale modalità occorre rivolgersi direttamente all’aido. In tutti gli altri casi per rendere una nuova dichiarazione, salvo rinnovo del documento è necessario rivolgersi all’asl o al CRT;
2) promuovere, in collaborazione con ASL e l’AIDO, campagne di sensibilizzazione e informazione rivolte alla cittadinanza, volte a incentivare l’espressione della propria volontà in modo consapevole e informato
3) valorizzare il ruolo del personale anagrafico addetto al rilascio delle carte di identità con appositi corsi di formazione;
4) integrare la scheda servizio “Anagrafe – CIE Carta di identità elettronica” del sito istituzionale del Comune di Perugia, fornendo indicazioni su: come annullare una dichiarazione già resa; come esprimere una nuova volontà presso ASL o AIDO includendo link diretti ai relativi siti istituzionali.




