Ok all’odg sull’inserimento lavorativo di categoria svantaggiate e vulnerabili nelle commesse pubbliche del Comune di Perugia e delle società partecipate
Illustrata anche la proposta di istituire corsi di autodifesa e difesa personale per la polizia locale di Perugia
Approvato con 9 favorevoli e 5 astensioni dalla seconda commissione del Consiglio comunale di Perugia, presieduta da Nicola Paciotti, l’ordine del giorno presentato da Francesca Pasquino, Lorenzo Ermenegildi Zurlo (Pd) e Lorenzo Falistocco (Alleanza Verdi Sinistra) sull’inserimento lavorativo nelle commesse pubbliche del Comune di Perugia e delle società partecipate.
Pasquino ha ricordato che, dopo la prima trattazione a luglio 2025 (resoconto a questo link: https://perugiacomunica.comune.perugia.it/parere-favorevole-su-una-transazione-e-sul-bilancio-di-previsione-afas), l’amministrazione ha già fatto diversi passi avanti, tra cui l’adozione di un nuovo regolamento sui contratti pubblici. Proprio negli approfondimenti svolti su tale atto, dopo la proposta dalla giunta al Consiglio, un focus particolare è stato riservato alle clausole sociali. L’odg – ha proseguito Pasquino – ha tuttavia una particolarità, ponendosi un obiettivo specifico: far diventare l’inserimento delle premialità, compatibilmente con le normative vigenti, un metodo del Comune e soprattutto un modello anche per altre amministrazioni per favorire uno sviluppo più inclusivo e solidale. Non si stanno quindi promuovendo azioni di carattere solidaristico, ma un vero e proprio cambio di passo culturale negli appalti pubblici. Di l’auspicio formulato da Pasquino per un consenso trasversale.
In audizione l’assessora Costanza Spera (politiche sociali) ha ringraziato i proponenti per un odg “ben articolato e approfondito” che rimanda a un equilibrio sistemico nell’accesso al mercato del lavoro per le categorie svantaggiate. Proprio alla luce di tale realtà, l’assessorato sta cercando di valorizzare lo strumento del Servizio di accompagnamento al lavoro, che sarà dotato di ulteriori risorse e oggetto di potenziamento anche attraverso Agenda urbana. Spera ha anticipato che con l’ente gestore del servizio si sta anche ragionando di una campagna di comunicazione per far conoscere meglio lo strumento del Sal sia ai potenziali beneficiari sia alle imprese. L’impianto dell’odg, secondo l’assessora, in conclusione appare in linea con quanto l’ente metterà in campo nei prossimi mesi.
La dirigente Roberta Migliarini, dal canto suo, ha parlato del lavoro più sistematico che si sta svolgendo in materia di co-programmazione e co-progettazione alla luce delle normative vigenti, riferendo anche che è stato sperimentato per la prima volta l’appalto riservato nel settore dei servizi ausiliari per i nidi comunali.
Leonardo Varasano (Progetto Perugia) è intervenuto per sottolineare il valore del Servizio di avviamento al lavoro, riferendo di aver constatato personalmente quanto le persone possano riprendere un cammino di dignità grazie a tale strumento, che non è un sussidio a vuoto, un reddito di cittadinanza, ma un aiuto per rimettersi in piedi. Il consigliere reputa dunque meritorio un indirizzo teso a rafforzarlo.
Edoardo Gentili (FI) ha chiesto in che modo si possano estendere tali indirizzi alle partecipate e, pur ritenendo comprensibile la volontà di sperimentazione in alcuni settori, ha richiamato l’attenzione anche su altri principi fondamentali, come quello di concorrenza e libero mercato.
Migliarini ha precisato che si può cercare di agevolare soggetti con difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro sfruttando il ventaglio delle possibilità esistenti, fermo restando che a fare da guida sono sempre le normative vigenti.
Secondo Ermenegildi Zurlo, far ricorso al concetto europeo di concorrenza in questo contesto sarebbe spia di una visione della società che lascia le persone in condizioni svantaggiate nella posizione in cui si trovano. A suo avviso, è legittimo promuovere presso le partecipate un modello in cui le politiche pubbliche hanno anche uno scopo di favorire la fuoriuscita dalla marginalità.
Per Falistocco, visto che il mondo del lavoro è in evoluzione, sarebbe anche giusto riflettere e approfondire il concetto di categorie svantaggiate; ad ogni modo, per il consigliere un’amministrazione progressista deve sperimentare forme innovative nelle politiche sociali.
Cesare Carini (Pensa Perugia), auspicando che il tema del lavoro sia maggiormente trattato, ha affermato che finché vi sono categorie escluse dal mercato del lavoro il principio sancito dal primo articolo della Costituzione non può dirsi attuato. Ben venga, dunque, un indirizzo chiaro per ridare centralità ai lavoratori e alle lavoratrici e rendere così effettivo un principio costituzionale.
Antonio Donato (M5s) ha ricordato che l’inserimento di categorie svantaggiate è caro al M5s e che attraverso le commesse pubbliche si può cercare di non lasciare indietro nessuno.
Pasquino ha concluso sottolineando che, più imprese si impegnano a inserire persone appartenenti a categorie svantaggiate, più si rafforza il tessuto sociale della comunità e si promuovono uguaglianza e giustizia sociale.
La commissione ha preso in esame anche l’ordine del giorno dei consiglieri Augusto Peltristo e Edoardo Gentili del gruppo Forza Italia su: “Richiesta di istituzione di corsi di autodifesa e difesa personale per la Polizia locale di Perugia”, illustrato da Gentili.
La formazione continua – si legge nell’atto – costituisce un elemento essenziale per migliorare l’efficacia operativa e la sicurezza non solo degli agenti, ma anche della collettività e i corsi di autodifesa, oltre che insegnare tecniche per proteggersi da aggressioni fisiche e verbali, rafforzano elementi fondamentali quali consapevolezza situazionale, gestione delle emozioni, assertività, deterrenza psicologica e sicurezza percepita.
I consiglieri intendono quindi impegnare l’amministrazione a predisporre, tramite apposita delibera, un progetto di formazione per la Polizia locale e in particolare a prevedere: corsi di autodifesa, con tecniche dettate da esperti riconosciuti e integrati da simulazioni pratiche, lezioni su tecniche operative; partecipazione volontaria, aperta anche a tutto il personale comunale interessato; un finanziamento dedicato, anche tramite fondi regionali, ministeriali o partenariati (associazioni, sponsor), percorsi di monitoraggio, con valutazione d’impatto (questionari, interviste) e relazione annuale al Consiglio.
La comandante Nicoletta Caponi, riferendo le iniziative finora intraprese, ha ricordato che, nell’ambito della formazione al poligono di tiro (ovvero le esercitazioni necessarie per mantenere l’idoneità all’uso della pistola), alcuni anni fa è stata espletata una ulteriore formazione su tecniche di difesa personale. Poi è stata avviata una collaborazione con una palestra e diversi agenti hanno aderito in modo volontario senza spese per l’ente e fuori dall’orario di servizio.
Il consigliere Antonio Donato (M5s), ringraziando Gentili e Peltristo per l’attenzione tributata a un tema come quello della sicurezza degli agenti, di interesse per tutto il Consiglio comunale, ha proposto, nelle successive sedute, un confronto per rielaborare il testo e renderlo ancor più efficace.