La seconda commissione Bilancio, presieduta da Nicola Paciotti, ha espresso parere favorevole su una proposta di deliberazione consiliare avviando anche l’esame di un ordine del giorno presentato da Francesca Pasquino e Ermenegildi Zurlo del gruppo Partito Democratico e da Lorenzo Falistocco del gruppo Alleanza Verdi Sinistra relativo all’inserimento lavorativo nelle commesse pubbliche del Comune di Perugia e delle società partecipate.
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La proposta di deliberazione consiliare, su cui è stato espresso parere favorevole a maggioranza, riguarda il Piano programma 2025 – 2027, il Bilancio di Previsione pluriennale 2025 – 20027 e il Bilancio economico di previsione annuale 2025 dell’Azienda Speciale AFAS.
Dopo la relazione dell’assessora Sartore sono stati sentiti anche la vice presidente di Afas, Sabrina Morosi, e il direttore di Afas, Raimondo Cerquiglini, che hanno confermato che l’azienda speciale è in salute.
Dall’esame del Piano – Programma 2025-2027 e dalle integrazioni fornite da AFAS emerge quanto segue.
Nell’ambito del Programma investimenti per il triennio 2025 – 2027 accanto a nuovi investimenti, vengono riproposti alcuni interventi già indicati nei precedenti piani e non realizzati quali ad esempio gli investimenti nella farmacia di Pila e nella farmacia n. 10 di San Feliciano gestita per conto, mentre risulta concluso l’ampliamento della farmacia di San Sisto.
Sono previsti investimenti complessivamente pari a 137.500 euro: di cui 10.000 per migliorie esterne su tutte le farmacie, 56.000 per impianti e macchinari e 71.500 per ampliamenti e rifacimenti degli arredi e restyling di alcune farmacie. Nel corso del 2025 è ad esempio previsto l’inserimento di POS in tutti i distributori automatici (investimento pari a 18.000 euro). Il direttore continua a evidenziare l’importanza degli investimenti predetti che consentiranno una migliore fruibilità delle sedi farmaceutiche, migliorando contestualmente sia la qualità del servizio fornito adeguandosi al processo di digitalizzazione che quella del lavoro svolto. Tutti gli investimenti saranno finanziati utilizzando fondi propri dell’Azienda, ovvero disponibilità liquide, senza ricorrere a fonti di finanziamento esterne.
Analizzando i dati previsionali del bilancio pluriennale 2025-2027 e del bilancio economico annuale 2025 riferiti alla gestione propria emerge, per il triennio 2025-2027, una tendenziale crescita dei ricavi. Il bilancio di previsione per l’anno 2025 prevede, infatti, ricavi da vendite e prestazioni pari a 22.262.320 euro, ipotizzati in aumento (+ 2%) rispetto alle proiezioni al 31/12/2024 previste pari a 21.928.427 euro e in aumento (+ 5%) rispetto ai ricavi definitivi registrati nell’anno 2023 ammontanti a 21.314.884 euro.
Anche i costi sono previsti tendenzialmente in aumento, sia rispetto alle proiezioni al 31/12/2024, che ai definitivi registrati nell’anno 2023. L’incremento dei costi di produzione è, comunque, ipotizzato in misura inferiore a quello del valore della produzione, con conseguente effetto positivo sul differenziale tra gli stessi, differenziale previsto in crescita nel triennio 2025 – 2027 (differenziale anno 2025 = 677.537 euro, anno 2026 = 978.587 euro, anno 2027 = 1.233.312 euro).
La gestione finanziaria, caratterizzata dalla quasi totale assenza di interessi passivi, fa prevedere un risultato positivo per l’anno 2025 pari ad € 10.665 per la presenza di interessi attivi sulle consistenti liquidità.
Il reddito ante imposte previsto per l’anno 2025 pari a 673.202 euro è in aumento: sia rispetto alle proiezioni al 31/12/2024 che al valore registrato nell’anno 2023; nonostante la previsione di maggiori imposte il risultato d’esercizio previsto pari a 416.723 euro risulta presumibilmente in miglioramento rispetto al biennio precedente.
Afas ha tra l’altro trasmesso, il bilancio preventivo economico pluriennale 2025 – 2027 riferito alla gestione complessiva, cioè comprensivo dei bilanci d’esercizio riferiti al servizio di farmacia comunale gestito per conto dei Comuni di Magione, Città della Pieve e Todi.
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Successivamente è stato illustrato l’odg presentato da Francesca Pasquino e Ermenegildi Zurlo del gruppo Partito Democratico e da Lorenzo Falistocco del gruppo Alleanza Verdi Sinistra relativo all’inserimento lavorativo nelle commesse pubbliche del Comune di Perugia e delle società partecipate.
Il Comune di Perugia – ha ricordato la consigliera Pasquino – nel perseguire una politica di inclusione sociale ed economica, deve garantire che le sue commesse pubbliche e quelle delle società partecipate siano strumenti efficaci per favorire l’inserimento lavorativo di categorie svantaggiate e vulnerabili della popolazione. Si registra del resto una crescente richiesta di inserimento lavorativo da parte di categorie fragili e/o svantaggiate, quali persone con disabilità, donne vittime di violenza, ex detenuti, persone provenienti da percorsi di marginalità, richiedenti protezione internazionale e altri.
Il Comune di Perugia ha previsto, nelle aree di intervento relative alla disabilità e all’esclusione sociale, la definizione di strategie condivise e integrate tra i diversi soggetti istituzionali e quelli del mondo del lavoro (profit e no-profit) con l’obiettivo di aumentare le opportunità e le possibilità di inserimento lavorativo, anche attraverso le attività del Servizio di accompagnamento al lavoro. L’ente inoltre ha, di recente, stretto alleanze strategiche con il terzo settore, incluso la cooperazione sociale e l’imprenditoria sociale, avviando progetti di promozione dell’autonomia anche lavorativa di persone con disabilità. Questo primo progetto per il sostegno all’accesso al mercato del lavoro rappresenta un impegno concreto per affrontare le sfide occupazionali e sociali della città, ponendo particolare attenzione alle categorie svantaggiate e vulnerabili della popolazione e, conseguentemente, a rischio di esclusione sociale.
L’odg richiama il codice dei contratti (D.lgs. n. 36/2023), laddove prevede, all’articolo 61, che “le stazioni appaltanti e gli enti concedenti possono riservare il diritto di partecipazione alle procedure di appalto e quelle di concessione o possono riservarne l’esecuzione a operatori economici e a cooperative sociali e loro consorzi il cui scopo principale sia l’integrazione sociale e professionale delle persone con disabilità o svantaggiate o possono riservarne l’esecuzione nel contesto di programmi di lavoro protetti quando almeno il 30 per cento dei lavoratori dei suddetti operatori economici sia composto da lavoratori con disabilità o da lavoratori svantaggiati”. Per quanto riguarda gli appalti pubblici da aggiudicare secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, il codice prevede l’inserimento nei bandi di gara di specifiche clausole “sociali” volte a “garantire le pari opportunità generazionali, di genere e di inclusione lavorativa per le persone con disabilità o svantaggiate (…)”. Pertanto è possibile inserire nei documenti di gara dei criteri premiali.
Questi gli impegni formulati per l’amministrazione:
- Prevedere che nelle gare d’appalto del Comune di Perugia e nelle pratiche di co-programmazione e la co-progettazione con il terzo settore, venga inserita una “premialità” connessa ad un punteggio specifico che miri ad incentivare l’inserimento lavorativo nelle imprese partecipanti di categorie svantaggiate, nonché a garantire le pari opportunità generazionali, di genere e di inclusione lavorativa anche per le persone con disabilità o, più in generale, svantaggiate.
- Definire i criteri di controllo dell’effettiva attivazione degli inserimenti lavorativi “promessi” in sede di gara e/o di co-progettazione con il terzo settore.
- Promuovere l’utilizzo dello strumento degli appalti e delle concessioni riservate, come già previsto in conformità all’art. 61 del D.lgs. n. 36/2023, ove non in contrasto con l’art. 20 della direttiva europea 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio sugli appalti pubblici, per l’inserimento lavorativo soprattutto nelle commesse ad alto impiego di manodopera, anche attraverso momenti di confronto e formazione con i rup.
- Favorire l’applicazione e l’estensione degli indirizzi politici sopra esposti anche alle società partecipate del Comune di Perugia.
- Instituire un osservatorio permanente con le parti sociali sul tema dell’inserimento lavorativo delle fasce deboli a rischio di esclusione sociale, con particolare attenzione allo strumento dei Sal.