Ok del consiglio all’odg sul sostegno alla Global Sumud Flottiglia
Ok del consiglio all’odg sul sostegno alla Global Sumud Flottiglia
E’ stato approvato con 31 voti favorevoli (unanimità) l’ordine del giorno dei consiglieri Fabrizio Ferranti (Perugia per la sanità pubblica), Lorenzo Mazzanti, Cesare Carini (Pensa Perugia) e Riccardo Vescovi (Anima Perugia) per la “Promozione di progetti di co-housing intergenerazionale tra over 65 e studenti universitari nel Comune di Perugia”.
Oltre ad aver posto l’accento sui temi dell’invecchiamento della popolazione e sulle problematiche che affliggono gli anziani, in sede di illustrazione in aula, Mazzanti ha sostenuto che numerosi studenti universitari fuori sede si trovano in condizioni di disagio abitativo, in assenza di sufficienti soluzioni economiche e accessibili.
Si può per questo guardare al co-housing intergenerazionale, che si basa su una formula di convivenza solidale tra giovani studenti e anziani autosufficienti, con l’obiettivo di contrastare la solitudine e la fragilità relazionale degli anziani, favorire l’inclusione abitativa e sociale degli studenti, valorizzare le competenze reciproche (es. supporto digitale, aiuto pratico, compagnia) e promuovere la solidarietà tra generazioni attraverso un patto abitativo regolamentato.
L’odg richiama come modello positivo quello sperimentato a Pavia e formula i seguenti impegni per l’Amministrazione:
-avviare, in via sperimentale, un progetto di co-housing intergenerazionale ispirato al modello pavese, attraverso un accordo di collaborazione tra Comune, Adisu, Unipg, e promuovere, previa individuazione delle risorse necessarie, un avviso ad evidenza pubblica per selezionare un soggetto attuatore;
-prevedere che tale soggetto curi integralmente gli adempimenti connessi alla gestione operativa e amministrativa;
-richiedere un cofinanziamento alla Regione Umbria e/o ad Adisu, per sostenere le spese organizzative, formative e di comunicazione del progetto;
-individuare all’interno della struttura comunale una figura di riferimento, con compiti di coordinamento tra gli enti coinvolti, supervisione dell’andamento del progetto, raccolta dei dati e valutazione degli impatti sociali;
-promuovere un confronto con Adisu finalizzato a definire il target degli studenti beneficiari, dando priorità ai borsisti o, in generale, agli studenti con difficoltà abitativa;
-prevedere una fase di valutazione e consultazione finale per valutare la prosecuzione e l’estensione del progetto, anche attraverso l’integrazione con altri servizi e politiche abitative comunali.
Leonardo Varasano (Progetto Perugia), pur preannunciando un voto positivo, ha notato che sarebbe stato opportuno trattare in modo unitario gli odg sul co-housing, visto che gli atti portati in Consiglio hanno offerto diverse declinazioni di un unico tema.
Elena Fruganti (FdI) ha chiesto se, secondo la proposta presentata, il ruolo degli anziani non si riduca a quello di affittacamere. In tal caso, a suo avviso, il valore del mutuo aiuto insito nel co-housing risulterebbe indebolito.
Lorenzo Ermenegildi Zurlo (Pd) ha rilevato che, a seconda della fascia di popolazione presa in esame, le risposte amministrative possono variare e integrarsi tra di loro. Il consigliere ha altresì sottolineato che si sta parlando di misure capaci di rispondere al mutamento della società e dei modelli familiari, condividendo comunque con Fruganti l’esigenza di riconoscere un ruolo attivo alle persone anziane.
Secondo Vescovi (Anima Perugia) il capitolo dell’invecchiamento attivo e sano è un capitolo fondamentale di cui non si può non parlare. L’obiettivo da perseguire non è certo “creare nuovi affittacamere”, ma affrontare due sfide attualissime, ovvero la solitudine delle persone anziane e la difficoltà a sostenere un affitto da parte degli studenti universitari, secondo un modello win-win, in cui vince la società tutta ricucendo la distanza tra le generazioni.