Prosegue in commissione l’esame del bilancio 2026-2028
Insediata la consulta dei genitori dei servizi educativi
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Insediata la consulta dei genitori dei servizi educativi
“In questi giorni è partita la seconda puntata del progetto Partecipa Perugia, ideato dalla Giunta Ferdinandi per proporre elaborati e vaghi sistemi di partecipazione da parte dei cittadini, con costi importanti per le casse comunali, eppure nella prassi quotidiana la stessa Giunta sembra ignorare le urgenti richieste che provengono dal basso. Emblematico, in questo senso, il caso della mancata cura delle alberature pericolose in via Benedetto Croce a Ponte Pattoli ed in via dell’Ala a Ponte Felcino, un’emergenza sul piano della sicurezza e dell’incolumità dei cittadini”.
Queste le parole del consigliere comunale Elena Fruganti a commento della decisione della maggioranza di non prevedere a bilancio per il prossimo anno fondi per la manutenzione del verde in alcune aree del territorio comunale.
“Non è bastato – continua la consigliera di FDI nel suo comunicato – un ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio comunale, che impegnava la Giunta a farsi carico urgentemente della messa in sicurezza delle due vie; non è bastata un’assemblea pubblica; non è bastata una raccolta di firme (oltre 120, che in un piccolo territorio significa quasi una per famiglia): via Benedetto Croce dovrà aspettare e via dell’Ala sarà oggetto solo di un’asfaltatura tampone. Insomma risposte nulle a fronte di richieste che più “partecipate” di così non potevano essere!”.
Fruganti si chiede poi a cosa serva, alla fine, l’impegno ed il lavoro del Consiglio comunale, che dà voce alle istanze dei cittadini, anche ascoltandoli in audizione, se poi la Giunta non ne tiene conto al momento di prendere decisioni al chiuso delle sue stanze.
“Ci si riempie la bocca di “partecipazione” finché questa resta uno strumento di raccolta del consenso, ma la si ignora nel momento in cui si deve dar seguito a richieste concrete. La cosa grave è che la situazione di pericolo nelle strade indicate rimane”.
Conclude polemicamente la consigliera Fruganti: “Quali sono i motivi di questo rinvio? Il famoso “tesoretto” – ormai eroso anche per finanziare costosissime ricerche commissionate all’università – per quali attività dovrebbe essere impiegato, se non cominciando dalla sicurezza e incolumità di adulti e bambini?”.




