Il Consiglio comunale ha approvato nel corso della seduta del 22 dicembre le due pratiche in programma.
La “nota di aggiornamento del Documento Unico di Programmazione (DUP) 2024/2026 (Sezione operativa)” è stata approvata con 20 voti a favore e 9 contrari.
Il Bilancio di Previsione riferito al triennio 2024 – 2026 è stato approvato con 20 voti a favore e 9 contrari.
I due atti sono stati illustrati in aula dall’assessore Cristina Bertinelli che ha sottolineato come il bilancio in oggetto sia stato condizionato da diversi fattori esterni tra cui il costo dell’energia e l’inflazione che avranno effetto diretto sulle spese del Comune stante la loro imprevedibilità. Altri condizionamenti derivano dall’aumento delle spese per il personale e da altre partite non facilmente quantificabili come i costi per i minori in comunità, in forte crescita. Nonostante ciò nella manovra rimane intatto il livello dei servizi e le tariffe applicate, con conseguente invarianza fiscale.
Nel rimarcare principi virtuosi applicati, tra cui il non ricorso nel 2023 all’anticipazione di tesoreria, Bertinelli ha confermato che cresce il recupero dell’evasione fiscale; ciò testimonia l’attenzione dell’Amministrazione per l’equità fiscale.
Infine soddisfazione ha espresso per i significativi investimenti in essere (Pinqua per citare uno) tra cui spiccano quelli legati al Pnrr con 168 milioni destinati a cambiare il volto della città facendo aumentare il pil.
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Qui di seguito il link al comunicato dell’assessore Bertinelli dopo l’approvazione dell’atto in giunta pubblicato su Perugia Comunica: https://perugiacomunica.comune.perugia.it/in-evidenza/approvato-il-giunta-il-bilancio-di-previsione-2024-2026/
Questo invece il link al resoconto della seduta della commissione bilancio del 6 dicembre nel corso della quale gli atti erano stati illustrati dall’assessore Bertinelli, dal dirigente del servizio finanziario Stefano Baldoni e da altri dirigenti comunali: https://perugiacomunica.comune.perugia.it/consiglio-comunica/commissione-bilancio-illustrato-il-bilancio-di-previsione/).
Si rimette anche il link al resoconto della seduta del 13 dicembre durante la quale gli atti sono stati ulteriormente approfonditi: https://perugiacomunica.comune.perugia.it/consiglio-comunica/commissione-bilancio-approfonditi-dup-e-previsionale/
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Sul bilancio di previsione sono stati presentati tre emendamenti,
L’emendamento 1, respinto con 15 contrari, 4 astenuti e 9 favorevoli, è stato presentato dal consigliere del Pd Francesco Zuccherini. Con lo stesso si chiedeva di ampliare la capacità di spesa in favore della manutenzione del cimitero di San Marco (ingresso, blocco verde e messa in sicurezza delle scalinate) con un importo di ulteriori 110mila euro oltre ai 38mila già stanziati. Le risorse vengono individuate eliminando la previsione di spesa relativa all’acquisizione di un immobile a Ponte Felcino.
Su questo emendamento hanno espresso contrarietà il consigliere Puletti ritenendo l’operazione di acquisizione dell’immobile di Ponte Felcino indispensabile, urgente e strategica, il consigliere Nannarone, in quanto l’operazione è rispondente ad un indirizzo fornito dal Consiglio comunale con l’odg approvato tempo fa ed il consigliere Cagnoli secondo cui l’investimento per Ponte Felcino rappresenta una precisa e legittima scelta politica. Favorevole all’emendamento Croce secondo cui il recupero dell’immobile ex Eden è utile ma poteva essere ricompreso nell’intervento complessivo che porterà alla riqualificazione di altre strutture della frazione tra cui la torre della Catasta.
L’emendamento 2, respinto con 20 contrari e 9 favorevoli, è stato presentato dal consigliere del Pd Francesco Zuccherini. Con lo stesso si proponeva una maggior somma in favore della mobilità onde riattivare il servizio di mobilità notturna denominato Adibus. Le risorse necessarie vengono individuate eliminando alcune previsioni di spesa corrente: meno 19mila per contributi liberi, meno 50mila per servizi centro costo 79 programmazione europea e relazioni internazionali, mille euro servizi per mostre. Pieno sostegno all’emendamento è stato espresso dalla consigliera Bistocchi secondo cui è doveroso, in una città universitaria come Perugia, restituire risorse per una mobilità notturna oggi assente. Contrarietà invece da parte di Nannarone e Cagnoli dal momento che l’operazione, come spiegato in commissione dai tecnici, non è possibile trattandosi di un progetto di Adisu. In ogni caso è stato sottolineato come il Comune abbia investito molto sulla mobilità dei giovani finanziando con quasi 200mila euro la riduzione del costo degli abbonamenti.
L’emendamento 3, approvato con 20 voti a favore e 9 contrari, è stato presentato dal sindaco Romizi. Con questo atto, oltre alla correzione di alcuni refusi, si recepisce negli stanziamenti del bilancio di previsione 2024-2026, la variazione del bilancio di previsione 2023-2025, adottata con determinazione del responsabile del servizio finanziario in data 15/12/2023, al fine di tenere conto della mutata esigibilità di talune entrate e spese inserite nel bilancio di previsione, secondo quanto previsto dal principio contabile applicato all. 4/2 al D.Lgs 118/2011. Tali variazioni, pur essendo effettuate sul bilancio di previsione 2023-2025, determinano spostamenti di stanziamenti di entrata e spesa anche sulle annualità 2024 e seguenti, variazioni che devono essere recepite anche dallo schema di bilancio di previsione 2024-2026, al fine di garantire il corretto svolgimento e prosecuzione delle procedure di spesa e la loro corretta imputazione contabile, anche allo scopo di evitare ritardi nei pagamenti che potrebbero derivare dal mancato immediato adeguamento dello schema di bilancio 2024-2026;
Viene inoltre adeguato lo stanziamento del fondo di riserva di cassa al livello minimo previsto dall’art. 166, 2- quater, del D.Lgs 267/2000 e vengono modificati gli stanziamenti di cassa in conseguenza delle variazioni operate in c/competenza.
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DIBATTITO
Il capogruppo di Progetto Perugia Francesco Vignaroli ha spiegato che il bilancio è atto tecnico ma anche politico, trattandosi di un voto di fiducia sull’azione di sindaco e giunta. Oggi, in particolare, assume grande rilievo visto che giunge a conclusione di un percorso iniziato nel 2014. Vignaroli ha ricordato che la vittoria di Romizi nel 2014 rappresentò una grande novità, ma anche come in molti fossero scettici sulla durata della consiliatura. La sfida più grande, poi vinta, fu dunque di dimostrare che una coalizione diversa dalla sinistra potesse governare a Perugia. Così è stato, facendo cose importanti mentre altre dovranno essere completate, ma commettendo, come è normale, anche errori e sottovalutazioni.
Ciò che conta è che oggi viene consegnato un compito svolto, su cui ogni cittadino si esprimerà liberamente.
Vignaroli ha poi voluto ricordare la figura di Francesco Calabrese, scomparso in tempi recenti, portando all’attenzione del Consiglio due scritti che sono l’eredità politica dell’ex consigliere: il suo libro, che tutti conoscono, e la relazione per la revisione della spesa del Comune che venne redatta subito dopo l’insediamento della prima giunta a guida Romizi.
Quest’ultimo in particolare è un documento molto attuale che indica metodi, obiettivi e criteri da attuare per il buon andamento della città. Si tratta di contributi che chi si candiderà a guidare il Comune di Perugia dovrà ben tenere a mente.
Fabrizio Croce (IPP) si è concentrato in particolare sul dup per dire che al suo interno vi è il riferimento ad alcune strategie ritenute fondamentali dall’Amministrazione comunale tra cui il progetto smart city-Perugia digitale. Ciò che preoccupa a fronte di ciò è che per inseguire tali progetti si lascino indietro i cittadini sui temi, molto concreti, dalla mobilità, del diritto allo studio, al lavoro, all’abitazione ed alla sicurezza.
Per Francesca Tizi (M5S) sembra che il bilancio sia stato costruito senza tenere conto del contesto passato che ha contraddistinto la società (pandemia, guerra, crisi economica ecc.). Ciò in quanto non affronta minimamente le difficoltà delle famiglie e delle imprese, non mettendo in campo alcuna soluzione. Infatti la pressione fiscale rimane invariata ed anzi in alcuni casi (vedi Tari) aumenta in contrasto con le promesse elettorali. Tutto ciò ha determinato un decremento della qualità della vita con Perugia che scende inesorabilmente nella speciale classifica italiana.
Tizi è poi passata ad esaminare alcuni degli aspetti negativi presenti nel bilancio, tra cui le troppe spese per consulenze e gli scarsi investimenti sul personale, ma soprattutto la mancanza di politiche per la riduzione delle disuguaglianze, delle discriminazioni di genere, nonché in favore degli studenti universitari, lasciati privi di servizi.
Il bilancio infine non tiene conto delle urgenze: i cambiamenti climatici o la mobilità, rimasta al palo con unico progetto approvato, ma non ancora partito ossia il Brt.
Il consigliere del PD Francesco Zuccherini è partito dall’esame della sezione strategica del Dup per sottolineare che emergono due dati al suo interno: il crollo della popolazione residente e le scarse politiche in favore degli istituti di formazione.
Sotto il primo profilo emerge da 10 anni a questa parte un netto calo dei residenti dovuto all’emigrazione verso altri comuni e verso l’estero. Ciò appare dovuto a due fattori su cui l’Amministrazione non è intervenuta per invertire la tendenza, ossia il miglioramento della vivibilità e le azioni per favorire sviluppo economico ed opportunità di lavoro.
In merito al tema degli istituti di formazione, Zuccherini ha sostenuto che non bastano le iscrizioni per dirsi città universitaria se poi agli studenti, come sta avvenendo, non si forniscono servizi adeguati.
Infine per il consigliere sono tante, troppe le occasioni perse: si pensi ai fondi europei ed ai progetti, ancora in stand by, per il recupero del mercato coperto e del Turreno, ma si pensi anche alle risorse del Pnrr che a Perugia andranno a confluire quasi esclusivamente sul Brt quando si sarebbe potuto fare molto altro e di più per la mobilità.
Nel rimarcare le perduranti difficoltà sulla gestione del personale, Zuccherini ha parlato quindi di bilancio che lascia una città in difficoltà con un’Amministrazione sempre più distante dai suoi cittadini.
Per Francesca Renda (Tppu) le due Amministrazioni a guida Romizi hanno rappresentato un punto di svolta per la città, visto che si è avuta una visione precisa di Perugia sempre condivisa con la comunità. Sono stati in sostanza 10 anni di passione, di amore per la città e di promesse mantenute.
Entrando nel dettaglio delle azioni, Renda è partita da ciò che si sta facendo nei quartieri per valorizzare intere aree della città. Tra gli esempi fatti l’intervento su San Marco (urbanistica partecipata), la riqualificazione di Fontivegge, ove alcune cose sono state concluse (parco vittime delle Foibe), altre sono in corso (terminal bus) altre ancora vedranno la luce in futuro (studentato). Altri esempi sono la massiccia rigenerazione di Ponte San Giovanni ove con il Pinqua si cambierà il volto alla frazione, ma riducendo le cubature.
Altri temi affrontati da Renda per dimostrare la bontà dell’operato della giunta sono quelli relativi alla rigenerazione dei contenitori culturali (in primis il Turreno), lo sviluppo dei collegamenti infrastrutturali (aeroporto), il marketing territoriale (concerto di Capodanno e produzioni cinematografiche), ecc.
Ho convintamente sostenuto – ha concluso – questa Amministrazione che ha dato ai perugini una nuova prospettiva, ascoltandoli. Chi governerà dopo le prossime elezioni troverà un patrimonio sano e non un buco di bilancio come accaduto nel 2014.
Secondo Emanuela Mori (IV) il bilancio denota lo sforzo compiuto dall’Amministrazione per portare a termine i progetti intrapresi per proiettare Perugia verso il futuro, con scelte coraggiose di cui occorre prendere atto. Nel comprendere le difficoltà di gestione di un bilancio contraddistinto da importanti tagli di risorse pubbliche, da aumenti dovuti al caro energia e da stringenti vincoli normativi, Mori, per dare una prospettiva alla città affinché non sia vittima di diatribe politiche, ha preannunciato un voto a favore della manovra. Ciò per traguardare un futuro migliore per la città.
Il capogruppo FI Giacomo Cagnoli ha sostenuto che in 10 anni si è fatto molto per la città, riservando massima attenzione più che alle opere faraoniche alle cose concrete, con tantissimi interventi nei quartieri, sulle scuole, ecc. Ciò ha portato la città a migliorare, a riprendere il dialogo, a rimettere insieme le parti sociali, avvicinando gli amministratori alla gente come non accadeva in passato.
In 10 anni, per Cagnoli, è cambiato in sostanza il modo di fare politica e ciò ha portato ad un nuovo protagonismo della città che è stata capace di intercettare importanti fondi nell’ambito del pnrr grazie a progetti concreti e sostenibili.