La II commissione bilancio, presieduta da Alessio Fioroni, nel corso della seduta del 6 dicembre ha trattato tre pratiche relative al bilancio di previsione 2023.
Tre gli atti discussi:
-Preconsiliare n. 9829 del 21/11/2023: Imposta Municipale Unica (IMU) – approvazione aliquote anno 2024.
-Illustrazione: Preconsiliare n. 9786 del 21/11/2023: Approvazione nota di aggiornamento del Documento Unico di Programmazione (DUP) 2024/2026 (sezione operativa).
-Illustrazione: Preconsiliare n. 9849 del 22/11/2023: Approvazione del Bilancio di Previsione riferito al triennio 2024 – 2026.
***
Per ciò che concerne la pratica sulle aliquote Imu, la stessa è stata approvata con 10 voti a favore, 4 contrari ed un astenuto.
Nel merito sono state confermate le stesse aliquote applicate all’anno di imposta 2023, così suddivise:
1)Abitazione principale di categoria catastale A/1, A/8 e A/9. Assimilazione all’abitazione principale dell’unità immobiliare posseduta da anziani o disabili di cui all’art. 1, comma 741, lett. c), n. 6), della legge n. 160 del 2019: SI 0,6%
2) Fabbricati rurali ad uso strumentale 0,1%
3) Fabbricati appartenenti al gruppo catastale D 1,06%
4) Terreni agricoli esenti ai sensi dell’art. 1 comma 758 della legge 160 del 2019;
5) Aree fabbricabili 1,06%
6) Altri fabbricati (fabbricati diversi dall’abitazione principale e dai fabbricati appartenenti al gruppo catastale D) 1,06%
Devono intendersi richiamate le esenzioni (in primis sull’abitazione principale), le assimilazioni all’abitazione principale, le agevolazioni e le detrazioni previste dalla legge.
***
Sul dup il dirigente al bilancio Stefano Baldoni ha riferito che si tratta in sostanza dello stesso documento approvato lo scorso settembre con alcuni modesti aggiustamenti.
In merito alla manovra di bilancio, qui di seguito il link al comunicato emesso dall’esecutivo a seguito dell’approvazione dell’atto in giunta: https://perugiacomunica.comune.perugia.it/in-evidenza/approvato-il-giunta-il-bilancio-di-previsione-2024-2026/
L’assessore Bertinelli si è detta fiera di poter presentare al Consiglio il bilancio nei termini ordinari previsti dal tuel; ciò attesta l’impegno degli uffici ed il fatto che, pur nelle ristrettezze, gli equilibri sono più facili da trovare rispetto al passato.
L’assessore ha sottolineato che per la prima volta è stato seguito un iter metodologico differente dal passato a seguito del decreto ministeriale di luglio sul cosiddetto “bilancio tecnico”. L’atto, una volta redatto dai servizi finanziari, è stato poi trasmesso ai dirigenti d’area e di settore per apportare i necessari aggiustamenti condivisi.
Il dirigente Stefano Baldoni, dopo aver ripercorso l’iter seguito dalla manovra ai sensi del D.M. 25.7.2023, ha posto l’accento sui vincoli imposti: normativi (pareggio di bilancio; rimodulazione dei trasferimenti statali e regionali, interventi in materia di entrate comunali imu e tari, limitazioni all’indebitamenti, limitazioni alla spesa di personale), esterni (costo energia, inflazione, aumento spesa personale, imprevedibilità di alcune spese, es. per i minori in comunità educative), ulteriori (rigidità bilancio, rigidità entrate correnti, rispetto termini pagamento), prospettici (contributo dei Comuni alla finanza pubblica, rinnovi contrattuali personali). Linee di indirizzo per la costruzione bilancio sono state: priorità dup, mantenimento tariffe servizi individuali, mantenimento livello servizi, attuazione pnrr, contrasto evasione, ecc.
Il bilancio rispetta, come di consueto, tutti gli equilibri: complessivo, corrente e di cassa.
In merito all’equilibrio complessivo il totale delle entrate e delle spese di competenza è di 445milioni.
Circa l’equilibrio corrente, le entrate sono di 199milioni, di cui 194milioni destinate alle spese correnti ed 1,4 alla quota del disavanzo. L’equilibrio corrente è garantito anche grazie ad altre voci, come proventi per permessi di costruire per 1,6 milioni, rinegoziazione mutui per 785mila euro (solo anno 2024).
Equilibrio di cassa: il saldo presunto al 1 gennaio è di 23,2 milioni, gli incassi previsti nel 2024 sono 595 milioni, i pagamenti 597 milioni, con saldo finale di 20 milioni circa.
Parte entrata: i 199 milioni sono composti da entrate tributarie per 143milioni, da trasferimenti per 23milioni, da entrate extratributarie per 31 milioni. Le entrate tributarie ed extratributarie non mostrano grandi scostamenti rispetto all’anno precedente, mentre sono previsti minori trasferimenti per circa 7 milioni.
Nel dettaglio il gettito imu passa dai 38,8 milioni del 2023 ai 39,4 del 2024 con aliquote e detrazioni invariate. Per la tari, vengono seguite le regole del metodo tariffario come stabilito da Arera; lo stanziamento per il 2024 è di 48milioni circa (47,7 nel 2023), ma l’approvazione delle tariffe del tributo avverrà entro il 30 aprile 2024 in base alla revisione del pef avviata da auri.
L’addizionale irpef passa da 18,3 milioni del 2023 a 18,9. Il fondo di solidarietà comunale per il 2024 ammonta a 28,2 milioni ed è composto da una quota alimentata dal gettito imu (7,5 milioni), ed una quota dai ristoro dei minori introiti di imu/tasi (15,1 milioni), cui si aggiunge la quota Stato di 5,5 milioni.
Il canone unico patrimoniale sale dai 6,1 milioni del 2023 ai 6,2 del 2024; confermata in 900mila euro l’imposta di soggiorno.
Previsto un decremento del recupero evasione tributaria da 8,2 milioni nel 2023 ai 7,9 del 2024; è previsto un accantonamento a titolo di fondo crediti di dubbia esigibilità per il recupero dell’evasione di € 5.980.442,22 (80,65%).
Le sanzioni da violazioni al codice della strada restano ferme sui 6,5 milioni.
In base a tutti questi dati l’autonomia tributaria del Comune sale al 72,15% (70,43 nel 2023), quella finanziaria sale all’88,12% (85,93% nel 2023), mentre la dipendenza erariale scende all’11,88% (14,07 nel 2023). L’incidenza pro capite delle entrate tributarie è di 868 euro (860 nel 2023), i trasferimenti 142 (172 nel 2023).
Per ciò che concerne i finanziamenti si attestano su 124 milioni; la fonte principale sono i contributi da amministrazioni centrali (79,4 milioni), poi l’avanzo applicato per 15,7 milioni ecc.
Arrivando alla parte spesa, le spese correnti sono 201 milioni, quelle in conto capitale 243 milioni. Nella spesa corrente spiccano gli acquisti per beni e servizi (112milioni), i redditi da lavoro dipendente (46milioni), ecc. Resta significativo il caro energia: se nel 2022 la crescita era di 5,2 milioni (13milioni la spesa complessiva), nel triennio 2021-2023 l’aumento ha toccato il +42,55%. Nel 2023 rispetto al confronto col 2021 in particolare è cresciuto di 3,3 milioni di cui ben 2,3 coperti con risorse del bilancio comunale. Nel prospetto 2021-2024 la crescita è del 26,16% (9,6 milioni nel 2024 a fronte di 7,7 milioni impegnati nel 2021), coperta con risorse del bilancio comunale.
Il bilancio tiene contro dell’effetto dell’inflazione con aumenti dei costi di beni e servizi e dell’imprevedibilità di alcune voci di spesa, in particolare quella relativa ai minori nelle comunità.
La dinamica del personale attesta 1031 dipendenti al 31 dicembre 2022 (nel 2021 erano 1041). Per l’anno 2024 la spesa prevista di personale è pari a 49,119 milioni, con incidenza della spesa di personale sulla spesa corrente per l’anno 2024 pari al 28,02% (26,93 % – 2023).
Il fabbisogno di personale prevede 88 assunzioni nel 2024, 70 nel 2025 e 64 nel 2026.
Rispettati tutti i limiti imposti dalla legge sul personale, ossia la spesa media, la capacità assunzionale, i dipendenti a tempo determinato.
Il fondo crediti di dubbia esigibilità ammonta per ciascun anno del previsionale a circa 19 milioni, con la quota già accantonata al 2022 superiore agli 89 milioni.
Per macro aggregati, le spese sono così impiegate: ordine pubblico e sicurezza 7,4 milioni, istruzione 14,4 milioni, beni ed attività culturali circa 4,6 milioni, ambiente per 46 milioni circa (43,4 gestione rifiuti, 2 milioni ambiente compresa delega afor, 797mila difesa del suolo); tpl 12 milioni (compresa mobilità alternativa), viabilità ed infrastrutture 11,4 milioni, spesa sociale circa 20 milioni (12,4 minori, infanzia, asili nido, 3,5 milioni disabili, 3,3 milioni anziani).
Le principali voci di spesa (beni e servizi) sono: 43,2 milioni rifiuti, 11,7 milioni trasporto pubblico, 6,1 milioni pubblica illuminazione, 4,6 milioni assistenza soggetti in difficoltà, ecc.
Indebitamento: nel 2024 sono previsti mutui per circa 7,3 milioni; la spesa per interessi passivi si attesta ad un livello (1,98%) nettamente inferiore al limite massimo imposto dalla legge (10%).
La dinamica del debito nel triennio evidenzia il dato di 104 milioni nel 2024 (erano 102 nel 2023), 100 nel 2025 e 98,9 nl 2026. L’incidenza pro-capite del debito residuo al 31.12.2022 è pari ad € 586,99.
Per ciò che concerne la spesa in conto capitale la stessa nel 2024 è di 124 milioni, di cui 109 per investimenti fissi lordi.
Il piano triennale delle opere pubbliche, nel quale confluiscono tutti gli investimenti superiori a 150mila euro, raggiunge nel prossimo triennio i 100 milioni, 57,8 nel 2024, 11,9 nel 2025, 31 nel 2026. Le principali opere nel 2024 sono la prosecuzione dell’intervento Pinqua (17,9 milioni riguardano la sola riqualificazione dell’area ex Palazzetti), il ponte sul Tevere a Ponte Valleceppi (2,7 milioni), la rifunzionalizzazione del Turreno (4,5 milioni), l’adeguamento dello stadio Curi per 5,3 milioni e del palazzetto Pellini per 1,2 milioni, gli interventi sulle scuole Radice e Da Vinci (3,3 milioni) e Silone (2 milioni), l’adeguamento delle difese del Tevere a Ponte San Giovanni (1 milione). Come noto nell’ambito degli interventi assumono grande rilievo le risorse provenienti dal Pnrr.
Ulteriori approfondimenti sono stati offerti dagli altri dirigenti presenti in aula.
La dott.ssa Paola Panichi del personale ha spiegato che il piano di fabbisogno del personale è stato costruito al momento sulla base della legislazione vigente, ma risentirà evidentemente delle novità che verranno introdotte a seguito dell’approvazione da parte del Parlamento della legge di bilancio. Dal punto di vista statistico nel Comune di Perugia sono attese nel prossimo triennio circa 100 uscite di dipendenti che andranno quindi opportunamente sostituiti. Prosegue inoltre il rafforzamento della struttura incaricata di gestire progetti ed obiettivi legati al pnrr.
Panichi ha poi spiegato che l’impatto sull’anticipo del rinnovo contrattuale (voluto da Governo nazionale) comporterà una rimodulazione delle risorse destinate al fondo per le nuove assunzioni ed a quello per il rinnovo contrattuale.
Le evoluzioni del Pavi, piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, sono state illustrate dal dott. Pierluigi Zampolini. Il piano, ha spiegato, contiene poche novità rispetto all’edizione precedente; nell’ambito delle alienazioni sono stati inseriti: un immobile di Piccione ed alcuni immobili destinati ad uffici in via Guardabassi, già sede della biblioteca di Americanistica.
Il dirigente dell’area opere pubbliche Fabio Zepparelli ha riferito che il triennale delle opere pubbliche si attesta su un importo complessivo nel triennio di 100 milioni circa, consistente ma in calo rispetto al piano 2023-2025 (-42milioni) visto che su quest’ultimo avevano inciso molto le opere finanziate col pnrr.
La prima annualità (2024) ricomprende di fatto gli interventi in fase di pre-affidamento: si tratta di 58 milioni, costituiti da 5,5 milioni di nuovi interventi (risorse regionali per opere di efficientamento energetico su impianti sportivi) e 52 milioni circa di opere già programmate.
I 68 milioni che differenziano la prima annualità rispetto al passato sono legati alle opere che o sono state trasferite in altre annualità (si pensi ai 26 milioni per interventi di edilizia scolastica) o sono già state oggetto di affidamento nel 2023 (40 milioni per Pinqua 1 e 2, rigenerazione urbana, edilizia scolastica).
Dopo le illustrazioni, si tornerà in aula per il dibattito il prossimo 13 dicembre.