Il punto sul cantiere della scuola di Ponte Pattoli
Il punto sul cantiere della scuola di Ponte Pattoli
La III commissione consiliare urbanistica nel corso della seduta di martedì 25 novembre ha approvato all’unanimità la proposta per il Consiglio Comunale n. 6186 del 06/11/2025: Progetto definitivo per il “miglioramento dell’accessibilità alla città di Perugia-SS 3 Bis Tiberina. Potenziamento dello svincolo di Ponte San Giovanni”, in variante al PRG, parte operativa. Delega per partecipazione in Conferenza di servizi decisoria ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 383/1994.
L’atto era stato illustrato nel corso della seduta di giovedì 20 novembre. Qui di seguito i link all’articolo su Perugia Comunica https://perugiacomunica.comune.perugia.it/iii-commissione-discussa-la-pratica-sul-potenziamento-dello-svincolo-di-ponte-san-giovanni ed al dibattito sul canale youtube del Comune di Perugia https://www.youtube.com/watch?v=zq_DuLZeL28
L’assessore Francesco Zuccherini, come spiegato durante la scorsa seduta, ha chiesto di ragionare sul progetto per quello che è, ossia un intervento volto al potenziamento delle rampe e dei cavalcavia presenti nell’area. Modifiche che porteranno un beneficio generale visto l’ampliamento del numero delle rampe in un’area oggi congestionata.
Si tratta di un progetto che parte da lontano e che è stato modificato ed ampliato nel tempo, passando da 12 a 60 milioni e diventando opera pubblica. Zuccherini ha detto che in questi mesi il lavoro con Anas ed enti coinvolti è stato proficuo onde massimizzare l’intervento per l’area coinvolta e per la viabilità interna nei quartieri di Ponte San Giovanni e Balanzano.
L’assessore ha spiegato che questo confronto con Anas è stato effettuato senza interrompere il percorso onde evitare il rischio di perdere i cospicui finanziamenti dell’opera, come, invece, accaduto in altre vicende.
Il consigliere Leonardo Varasano (Progetto Perugia) ha manifestato due perplessità significative: la prima è relativa ai tempi perché si è parlato di 3 anni di lavori legati a motivazioni non condivisibili (allungamento tempi per ridurre i disagi). Ben sappiamo, infatti, che i tre anni sono destinati a lievitare, come testimoniano molti esempi del passato ed i fattori esterni (contesto internazionale, prezzi materiali, ecc.) che possono incidere sui tempi.
La seconda perplessità riguarda gli effetti sulla viabilità secondaria con potenziali impatti deleteri per gli abitanti di Balanzano e Ponte San Giovanni. Il timore è che i lavori possano bloccare la viabilità di tutta la zona.
Varasano ha quindi chiesto come vigilerà il Comune sui lavori e sui problemi di viabilità e come potrà intervenire sugli stessi.
Nilo Arcudi (Perugia Civica) ha condiviso le preoccupazioni di Varasano, evidenziando che la situazione del traffico oggi a Perugia è fuori controllo e rischia di peggiorare a causa dei lavori in programma da parte di Anas (Gallerie e raddoppio rampe). Questa situazione va adeguatamente monitorata dalle Istituzioni.
Arcudi, confutando quanto detto da Zuccherini, ha segnalato che l’Umbria e Perugia hanno perso risorse sulle infrastrutture perché, evidentemente, non le hanno richieste al Governo nazionale.
Nel merito della pratica ha sostenuto l’importanza della conferenza di servizi in programma a dicembre, all’interno della quale gli uffici comunali dovranno formulare alcune prescrizioni: ad esempio analisi preliminare ed ex post dell’inquinamento acustico/rumore, incidenza della variante su un parco privato con necessità di abbattimento di alberature (necessaria opportuna compensazione).
“Siamo convinti – ha detto Arcudi – che Perugia abbia bisogno di risorse, investimenti, infrastrutture e sviluppo e non di immobilismo: oltre al caso specifico, quindi, sarebbe opportuno che questo appello venisse rivolto all’intero Consiglio comunale per sbloccare anche altri interventi oggi fermi”. Da qui il voto a favore dell’atto.
Fabrizio Ferranti (Perugia per la sanità pubblica) ha parlato di progetto già finanziato e fattibile che offre una prospettiva di miglioramento su una zona oggi in difficoltà.
I lavori complessi andranno adeguatamente gestiti: ciò è quanto il Comune di Perugia sta facendo insieme ai tecnici Anas.
In merito alla questione rumore, Ferranti ha ricordato che uno specifico odg è stato approvato dal Consiglio e sarà recepito nel progetto visto che barriere antirumore sono previste per tutto il tracciato. Il consigliere ha garantito che l’Amministrazione sta lavorando bene e continuerà a vigilare, pur non potendosi garantire che i tempi verranno puntualmente rispettati.
In conclusione ha espresso qualche perplessità per l’atteggiamento dell’opposizione che, di fronte ad una situazione complessa del traffico nella zona, continua a formulare dubbi sul progetto illustrato da Anas.
Paolo Befani (FdI) ha segnalato alcune problematiche da presentare in conferenza di servizi. Nel confermare il voto positivo dell’opposizione sull’atto, visto che il progetto è stato avviato in passato, Befani ha posto l’accento su tre temi. Si tratta della richiesta di esecuzione della “bretellina” su cui Anas ha fornito opportune rassicurazioni anche in merito alla realizzazione dei due sottopassaggi sotto le rampe del viadotto. Cosa diversa è la realizzazione dell’ultimo tratto della bretellina che verrà espropriato da Anas in favore dell’Amministrazione comunale: visto che non verrà eseguita la rotonda presso la scuola materna di Balanzano, la richiesta è di spostare il capitolo di spesa per favorire il completamento della bretellina da parte di Anas.
Circa i pannelli “fonoassorbenti”, c’è stata rassicurazione che tutto il tratto interessato dall’opera ne sarà dotato; tuttavia dall’analisi dei disegni di progetto tali strutture non sembrano presenti nella zona tra il distributore e la rampa (via Catanelli e via San Bartolomeo).
La raccomandazione per la conferenza di servizi è di prevedere pannelli antirumore anche in quella zona.
Altro dettaglio riguarda l’esproprio dei lotti delle abitazioni di via Catanelli e via San Bartolomeo fino all’ingresso delle case; probabilmente saranno espropri temporanei, ma sarebbe opportuno procedere con un frazionamento.
Federico Balducci (PD) ha parlato di progetto importante ed impattante, con finanziamento che viene da lontano. Non si tratta dell’unica progettualità che riguarda il quadrante di Ponte San Giovani e, fisiologicamente, non sarà in grado di risolvere ogni problema di traffico.
Tuttavia si tratta di un’opera di potenziamento necessaria per realizzare uno svincolo importante affinché sia sicuro e più fluido. L’approccio utilizzato dall’Amministrazione sulla vicenda è corretto: specifiche prescrizioni del Comune verranno portate all’attenzione della conferenza di servizi a dicembre ponendo l’accento su una visione generale della città e sui problemi complessivi del traffico presenti nel quadrante Ponte San Giovanni-Balanzano-Collestrada. Dunque una precisa linea di indirizzo amministrativa.
Tra le prescrizioni che verranno formulate in conferenza di servizi ci sono la realizzazione della bretellina di Balanzano, l’apposizione delle barriere fonoassorbenti per tutto il tratto abitato Collestrada-Ponte San Giovanni, lo studio trasportistico “a posteriori” riguardante il traffico della E45 e l’impatto sulla città anche nell’ambito della viabilità secondaria.
L’ultima prescrizione riguarda il cronoprogramma che ad oggi un po’ spaventa: è vero che Anas ha fornito rassicurazioni sulle modalità di esecuzione dei lavori, onde non interrompere mai il transito, ma occorre lavorare e vigilare per trovare soluzioni adeguate per non impattare eccessivamente su Ponte San Giovanni e la città.
Importante infine la realizzazione delle opere di contorno, tra cui le cinque rotonde che potranno facilitare lo scorrimento del traffico nel quadrante.
Per Edoardo Gentili (FI) c’è concordia sul progetto perché utile per la città anche se non risolutivo dei problemi di traffico dell’area e di Perugia.
Le critiche al progetto da parte del Comitato “Chi salverà Ponte San Giovanni”, ripetute anche in commissione, sono note: mancanza di uno studio trasportistico e degli impatti ambientali, timori che i problemi di traffico vengano solo spostati più avanti, ecc.
Resta il fatto che il raddoppio delle rampe in qualche modo apporterà benefici all’attuale situazione, visto che oggi sull’unica rampa di accesso alla città si determinano incolonnamenti importanti.
Gentili ha segnalato che, fisiologicamente, i lavori programmati sul raddoppio delle rampe, sulle gallerie del raccordo, per il Metrobus e per le manutenzioni stradali rischiano di mettere in difficoltà la viabilità interna. L’auspicio è che si possa fare un’adeguata programmazione di tutto questo onde evitare di farli coincidere tra loro con l’effetto di mandare in crisi il traffico in città. Sul raddoppio rampe, suddiviso in 11 fasi, occorre individuare meglio i percorsi alternativi evitando di sconfinare in strade di campagna o di scarsa utilità.
Quindi Gentili ha chiesto all’Amministrazione di fr sentire la propria voce con Anas evitando di delegare tutto all’azienda stradale; ciò per garantire una buona qualità della vita dei perugini.
La consigliera Margherita Scoccia ha confermato il sostegno dell’opposizione sul progetto in quanto positivo. Tuttavia ha posto l’accento su alcune prescrizioni da formulare in conferenza di servizi alla luce dell’illustrazione fatta da Anas in commissione la scorsa seduta.
Tra queste: la necessità di individuare adeguati percorsi alternativi e di individuare misure di mitigazione delle polveri per tutelare la salute dei cittadini, vista l’ingente movimentazione di materiali (10 autocarri al giorno) prevista.
Misure compensative andranno individuate anche sul consumo di suolo che l’intervento determinerà: non bastano al momento le mere misure di rinaturalizzazione individuate da Anas nell’area di deposito di cantiere.
Scoccia tra le varie demolizioni ha segnalato che c’è anche quella di un piccolo “ristoragip” risalente agli anni ’70: forse si poteva tenere conto della valorizzazione di questo elemento.
La consigliera ha rimarcato infine l’importanza di garantire la realizzazione di barriere antirumore lungo tutto il tragitto interessato
Rispondendo agli interventi, l’assessore Francesco Zuccherini ha parlato di preoccupazioni naturali essendo legate ad un intervento importante su cui emerge condivisione da parte delle forze politiche.
Le opere pubbliche – ha sostenuto l’assessore – ingenerano per loro natura dei disagi; ecco perché occorre ragionare per cercare di mitigarli il più possibile.
L’interlocuzione sulle opere compensative e di mitigazione con Anas e ministero, secondo Zuccherini, doveva essere effettuata in occasione del PFTE (progetto di fattibilità) e non oggi che vi è il progetto definitivo. Certamente le prescrizioni verranno avanzate in sede di conferenza di servizi, ma conclusa la stessa Anas procederà, come per legge, con la gara.
Zuccherini in merito alle infrastrutture ha sostenuto che Perugia e l’Umbria le hanno sempre richieste, ma senza ottenerle per specifiche scelte del Governo nazionale.
In merito al progetto in discussione, Zuccherini ha sottolineato che molte prescrizioni sono già presenti nel parere che verrà portato dal Comune nella conferenza di servizi: lo studio trasportistico (che tuttavia dovrebbe essere fatto sempre prima di un’opera pubblica che modifica la viabilità in modo importante); oggi si chiede ad Anas di farlo comunque anche per valutare le strade alternative da intraprendere nelle fasi di cantiere.
Circa la nuova viabilità tra via Adriatica e strada del Piano, il Comune di Perugia chiederà di fare tutta l’opera, ma è ovvio che Anas lo farà solo previo giudizio sull’utilità nazionale espresso dal ministero. Su via Catanelli, via San Bartolomeo, via Bochi il Comune chiederà di intervenire sulle scarpate onde evitare di restringere la viabilità comunale presente.
Ciò che si chiederà con forza riguarda invece le barriere antirumore, con previsione delle stesse lungo tutto il tracciato, onde innalzare lo standard qualitativo.
Sulle fasi di cantiere: si chiede di non concludere il 3 dicembre (conferenza di servizi) l’interlocuzione con Anas al fine di confrontarsi sulle migliori soluzioni da adottare per mitigare i disagi per la città.
Infine in conferenza di servizi verranno portate anche alcune opere migliorative per la viabilità comunale, che, tuttavia, non potranno andare a modificare il progetto ma dovranno essere oggetto di un successivo accordo tra le parti: svincolo di Balanzano, realizzazione di tre rotatorie nell’area industriale di via dei Trasporti e strada dei Loggi, realizzazione di rotatorie all’intersezione tra le rampe, lo svincolo di Ponte San Giovanni e la viabilità locale (via Manzoni/via Benucci, uscita/ingresso della E45 a Ponte San Giovanni lungo via Manzoni).
Il dirigente Franco Marini in merito agli espropri ha spiegato che Anas ha un’interlocuzione diretta con i privati. Se dovessero emergere problemi il Comune è comunque disponibile a fare da tramite onde trovare le opportune soluzioni.




