Vittoria Ferdinandi: “Abbiamo messo al centro le persone, la continuità dei servizi e la coesione sociale”

La sindaca di Perugia ha delineato un bilancio del 2025, “l’anno della realtà”, affiancata dalla sua giunta e dal direttore generale Roberto Gerardi

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30 dicembre 2025
- Redazione
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“Considero questo come un momento fondamentale di restituzione alla città del lavoro svolto dall’Amministrazione comunale. Non si tratta solo di una rendicontazione amministrativa, ma dell’occasione per spiegare il senso politico e la visione che guidano le scelte che portiamo avanti ogni giorno”. Così la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, ha aperto la conferenza stampa di fine anno.

 

Innanzitutto, la prima cittadina ha espresso un ringraziamento alla sua giunta, che “fin dall’inizio ha assunto con responsabilità il proprio ruolo di indirizzo politico, lavorando in modo collegiale e superando la logica delle singole deleghe. Le scelte che abbiamo compiuto sono sempre state orientate a un equilibrio complesso ma necessario: difendere i diritti delle persone garantendo al contempo la solidità dei conti pubblici”.

 

Un ringraziamento è andato anche ai consiglieri comunali delegati, che “in questo anno hanno svolto un ruolo essenziale di collegamento tra l’amministrazione e la città reale, portando nei luoghi decisionali bisogni, criticità e proposte emerse nei territori”, così come agli staff e all’intera macchina comunale, “dipendenti, funzionari e dirigenti che ogni giorno lavorano al fianco della politica, traducendo visioni e obiettivi nei limiti e nelle opportunità del quadro normativo”. Per la sindaca “i risultati che presentiamo oggi sono il frutto di un lavoro collettivo e condiviso”.

 

“Se dovessi definire il 2025 – ha proseguito – lo definirei l’anno della realtà. Un anno complesso, segnato da un quadro economico e sociale che mette sempre più sotto pressione i Comuni: risorse ridotte a fronte di bisogni crescenti e nuove fragilità. Di fronte a questo scenario, la scelta politica dell’Amministrazione è stata chiara: rimettere al centro le persone, la continuità dei servizi e la coesione sociale, senza rinunciare a uno sguardo sul futuro e alla trasformazione della città”.

 

In questa prospettiva si colloca il piano triennale delle opere pubbliche post-PNRR, pari a circa 60 milioni di euro, che “testimonia la volontà di continuare a investire sulla crescita e sullo sviluppo di Perugia. Parallelamente, uno dei risultati più significativi è stato garantire la continuità dei servizi senza aumentare la pressione fiscale, nonostante i tagli alla spesa corrente degli enti locali e l’aumento generalizzato dei costi”.

 

Grazie a un “lavoro rigoroso sul bilancio, portato avanti dall’assessora Sartore, dalle commissioni e dagli uffici”, il Comune ha approvato nei tempi di legge “un bilancio solido e sostenibile”, assicurando servizi essenziali come istruzione, trasporto pubblico, mense scolastiche e interventi sociali. In particolare, la sindaca ha ricordato “l’investimento di oltre 2,4 milioni di euro per l’assistenza scolastica agli alunni con disabilità, a fronte di trasferimenti statali insufficienti: una scelta che tutela il diritto all’inclusione e sostiene concretamente le famiglie”.

 

Sul fronte della sicurezza urbana, “il Comune ha fatto la propria parte con risorse e assunzioni nella Polizia Locale, investimenti in videosorveglianza e strumenti innovativi di presidio del territorio, come gli informatori civici. La gestione della movida nel centro storico e l’attenzione crescente alle devianze giovanili rappresentano ambiti su cui continueremo a lavorare con determinazione anche nel 2026”.

 

Il 2025 è stato inoltre “l’anno dei grandi cantieri: scuole, impianti sportivi, strade e marciapiedi, con uno stanziamento straordinario, su quest’ultimo fronte, di 7,5 milioni di euro tra il 2025 e il 2026. Accanto ai cantieri materiali, abbiamo aperto cantieri immateriali fondamentali per il benessere della comunità: spazi per i giovani, progetti di supporto psicologico, doposcuola nei quartieri, politiche che favoriscono la conciliazione e la parità di genere, fino alla prossima apertura della Casa delle donne a Fontivegge”.

 

“Il PNRR – ha detto ancora la sindaca – ha rappresentato una grande opportunità di crescita, ma pone oggi il tema della sostenibilità futura delle opere realizzate. Come amministratori siamo chiamati a interrogarci su come garantire la gestione ordinaria di questi investimenti in un contesto di risorse sempre più limitate. Nonostante le difficoltà, il Comune di Perugia ha scelto di assumersi fino in fondo questa responsabilità, lavorando per rendere sostenibili nel tempo le trasformazioni avviate.

 

Un tratto distintivo della nostra azione amministrativa è stata l’attenzione alle fragilità, nella convinzione che occuparsene significhi rafforzare l’intera comunità. Questo vale anche per la qualità della democrazia: per questo abbiamo investito nella partecipazione, avviando con l’Università degli Studi di Perugia un percorso strutturato che ha portato all’apertura dell’Ufficio della partecipazione e al coinvolgimento dei cittadini nei laboratori di comunità.

 

Abbiamo inoltre scelto di investire sulla macchina amministrativa, valorizzando il lavoro pubblico anche attraverso il fondo salario accessorio, per restituire dignità e attrattività a un settore che rappresenta la prima linea della democrazia. Accanto alle grandi scelte strategiche, abbiamo curato anche gli interventi quotidiani: dalla manutenzione del territorio alla gestione del verde, dalla pulizia delle forazze alla sicurezza idrogeologica.

 

Infine, la cultura. Perugia non considera più la cultura come semplice evento, ma come struttura portante della propria identità e del proprio posizionamento nazionale. In questo quadro si inseriscono anche scelte simboliche, come le luminarie d’artista, che contribuiscono a rafforzare l’immagine di Perugia come città dell’arte, dei saperi e della cultura.

 

Nel 2026 continueremo a lavorare in questa direzione: una città che guarda alle fragilità come fondamento per uno sviluppo più solido, equo e duraturo”.

 

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