Augusto Peltristo e Edoardo Gentili (Forza Italia) hanno interrogato la giunta in merito alla deliberazione di giunta comunale n. 316 del 16 luglio 2025 con cui è stato approvato il progetto esecutivo per la riattivazione del forno crematorio.
Nell’atto presentato, i consiglieri riportano che il forno crematorio al cimitero monumentale rappresenta un punto di riferimento fondamentale per le cremazioni per l’intera regione, in quanto unico impianto attivo sul territorio umbro. Per un guasto, il servizio è stato sospeso da febbraio con conseguenti disagi per i cittadini, costretti a rivolgersi ad altre città. La prolungata sospensione del servizio comporta, da un lato, un aggravio economico per la cittadinanza, costretta a sostenere spese aggiuntive per ricorrere a impianti fuori regione, e dall’altro, una significativa perdita di introiti per il Comune, derivante dalla mancata erogazione del servizio.
I consiglieri hanno quindi chiesto la stima del mancato gettito per l’Amministrazione comunale, in termini di entrate proprie; la data prevista per la conclusione dei lavori relativi al manufatto che ospiterà il nuovo scambiatore del forno crematorio; il cronoprogramma dei lavori relativi al nuovo impianto che affiancherà quello esistente.
L’assessore ai lavori pubblici Francesco Zuccherini ha spiegato che, dopo una serie di piccole manutenzioni effettuate nel tempo per evitare di sospendere il servizio di cremazione, la sostituzione dello scambiatore non poteva essere rimandata. Del resto, se una seconda linea del forno crematorio è già prevista, la prima linea, l’unica dell’Umbria, servirà anche quando entrerà in funzione il primo impianto. A seguito delle valutazioni tecniche ed economiche, si è stata sviluppata una progettazione che prevede la sostituzione dello scambiatore e la sua collocazione all’esterno del Tempio Crematorio, in un manufatto diverso da quello attuale (tutelato), da situare nello spazio libero in corrispondenza della facciata posteriore del Tempio. Sono due le fasi programmate: da un lato, la fornitura e la messa in esercizio del nuovo scambiatore e, dall’altro, la realizzazione di un manufatto a protezione dello stesso. I lavori sono in corso. La collocazione dello scambiatore all’interno del nuovo manufatto e le operazioni di allaccio sono prevista per le prime settimane di gennaio. A seguire, entro gennaio, l’impianto sarà collaudato e il servizio riattivato.
L’assessore ha reso noti anche ulteriori dati forniti dagli uffici: per la sospensione del servizio, in particolare, si calcola una minore entrata stimata di 400mila euro. Un progetto esecutivo finalizzato alla realizzazione del secondo impianto di cremazione è stato approvato a novembre. La gara per l’affidamento dei lavori è prevista nei primi mesi del 2026 e in parallelo sarà affidata anche la fornitura dell’impianto di cremazione. La durata prevista dei lavori è di 240 giorni.




