Via libera in IV commissione agli odg su Torre degli Sciri, panchina europea e comunicazione multilingue

Tutti approvati gli atti

date
18 febbraio 2025
- Cristiano Mazzone
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La IV commissione consiliare permanente Cultura nel corso della seduta di martedì 18 febbraio ha trattato tre ordini del giorno.

E’ stato approvato, in avvio, con 10 voti a favore e 6 astenuti l’Ordine del giorno presentato dal consigliere Cesare Carini del gruppo Pensa Perugia: “Iniziative per la fruibilità della mostra documentaria “Lucia della Torre e le altre: vite di donne a Perugia in età moderna” presente all’interno della Torre degli Sciri.”.

L’atto in esame era già stato illustrato e discusso nel corso di una precedente seduta; inoltre i commissari nella giornata del 12 febbraio avevano provveduto ad un sopralluogo presso la torre degli Sciri al fine di analizzare la situazione direttamente sul posto.

Alla luce di quanto emerso durante il sopralluogo il consigliere proponente, Carini, ha presentato un testo emendato dell’odg che così recita:

La Torre degli Sciri costituisce una tra le opere monumentali più significative per Perugia, essendo praticamente l’unica torre superstite nella sua interezza tra le decine di torri che nel medioevo caratterizzavano l’aspetto urbano della Città.

Nella prima sala posta all’ingresso della Torre degli Sciri è presente parte della ostra documentaria permanente “Lucia della Torre e le altre: vite di donne a Perugia in età moderna” , realizzata a cura dell’Università degli Studi di Perugia ed inaugurata nel 2019; ad oggi, per quanto risulta, detta mostra documentaria non è pienamente fruibile dai visitatori.

Tutto ciò premesso si impegna l’Amministrazione ad attivarsi per l’individuazione di iniziative e/o soluzioni, anche tecniche, tali da consentire la migliore fruibilità della mostra documentaria “Lucia della Torre e le altre: vite di donne a Perugia in età moderna” , prevedendo la possibile collaborazione con il Museo civico di Palazzo della Penna e/o con altri spazi culturali della Città, al fine di rendere maggiormente conoscibile la figura di Lucia Tartaglini nella Perugia tra il XXVII e XVIII secolo e di favorire la promozione della Torre degli Sciri.

La prof.ssa Francesca Guiducci, curatrice dei pannelli, ha ribadito la necessità di valutare un’altra collocazione per la mostra che al momento non è fruibile perché ospitata in spazi non adatti, Ipotizzabile dunque il dialogo con altri luoghi di cultura come palazzo della Penna.

La presidente dell’associazione Priori Maria Antonietta Taticchi ha confermato l’impegno volontario dell’associazione a tenere aperta la torre ed a rendere fruibile le aree espositive visitabili. Per l’area non fruibile l’auspicio è che si possa condividere tutti insieme un’altra soluzione.

Secondo il vicesindaco Marco Pierini occorre capire come non perdere questa risorsa che, tuttavia, non rappresenta una mostra, ma un insieme di pannelli informativi e didattici permanenti, legati indissolubilmente allo spazio che li ospita e quindi non facilmente trasferibili altrove. Forse il sistema dei pannelli, un po’ desueto, non è la soluzione migliore e si potrebbe pensare quindi di utilizzare sistemi multimediali da collocare in altra stanza della torre maggiormente fruibile.

Per Pierini il rapporto con le altre istituzioni museali cittadine è benvenuto, ma il legame con palazzo della Penna non può essere museale essendo uno spazio dedicato all’arte contemporanea e non essendovi aree utilizzabili per il progetto.

Richiami tra i due siti sono possibili ma in forma multimediale (QR code).

Leonardo Varasano (Progetto Perugia) ha invitato la commissione a non vanificare il lavoro svolto in tre sedute, come sembra che stia accadendo alla luce delle parole espresse dal vicesindaco. Sarebbe utile, secondo il consigliere, che Pierini andasse a verificare gli spazi attuali in cui i pannelli sono ospitati per comprenderne l’angustia. Certamente il Qrcode non ha la stessa forza iconografica e non è appannaggio di tutti. E’ necessario creare un filo diretto tra i luoghi e si può fare a costo zero, ma ci vuole la volontà politica di valorizzare la torre che ha potenzialità inespresse. Solo dopo vengono gli strumenti per farlo, magari creando un percorso che parta da palazzo della Penna, passando per il centro studi americanistici fino ad arrivare alla torre degli Sciri.

Il capogruppo Lorenzo Ermenegildi Zurlo (PD) ha esplicitato che l’indirizzo della maggioranza è quello espresso da Carini nell’odg.

In replica finale il consigliere Cesare Carini (Pensa Perugia) ha spiegato che l’obiettivo dell’odg era di dare attenzione al tema iniziando a lavorare su una possibile soluzione. Ora vi è la necessità di ottimizzare la possibilità di fruire dei pannelli presenti nella stanza della torre degli Sciri anche con l’obiettivo di promuovere il monumento e le storie che esso racchiude.

Carini non ha nemmeno escluso che si possa attivare lo strumento multimediale del QR code o altri simili come suggerito dal vicesindaco.

Leonardo Varasano ha detto di faticare a capire la risposta fornita dal vicesindaco e, di conseguenza, il fatto che si siano impiegate tre sedute di commissione per arrivare ad una soluzione, quella del Qrcode, che richiede semplicemente un ordine di servizio da parte del dirigente competente. Ho la sensazione, ha concluso, che ci si accontenti ma che la soluzione prospettata non sia la migliore.

***

Successivamente è stato approvato con 13 voti a favore ed un astenuto (Fruganti) l’Ordine del giorno presentato dai consiglieri Federico Maria Phellas, Lorenzo Ermenegildi Zurlo e Marko Hromis del Partito Democratico: “Installazione della prima Panchina Europea nella città di Perugia”, fatto proprio da tutta la commissione.

In sede di illustrazione Phellas ha riferito che la campagna “Panchine Europee in ogni città” è un’iniziativa simbolica ma al contempo concreta promossa dalla Gioventù Federalista Europea (GFE), con il supporto della Rappresentanza del Parlamento Europeo e della Commissione Europea in Italia, per diffondere i valori europei e sensibilizzare i cittadini sull’importanza dell’appartenenza all’Unione Europea. In Italia oltre 160 comuni hanno già aderito.

Nello specifico La realizzazione di una Panchina Europea rappresenta un momento di stimolo del senso di “cittadinanza attiva” e di partecipazione pubblica che crea un simbolo tangibile di dialogo interculturale e identità europea. Infatti un’installazione di questo tipo può diventare un punto di ritrovo e aggregazione per eventi educativi, dibattiti pubblici e attività di sensibilizzazione sui temi europei, stimolando su tali tematiche il contribuito di scuole, associazioni e cittadinanza.

In ragione di ciò gli istanti impegnano l’Amministrazione a:

-individuare, in collaborazione con le associazioni promotrici dell’iniziativa e gli uffici tecnici dell’Ente, una collocazione adeguata all’installazione della Panchina Europea nel territorio comunale;

-concedere il patrocinio gratuito all’iniziativa, sostenendo l’iter burocratico necessario alla sua realizzazione;

-intitolare la panchina ad Altiero Spinelli, apponendovi una targa commemorativa nella quale sia richiamato il Manifesto di Ventotene;

-coinvolgere associazioni, scuole e istituzioni locali nell’organizzazione di un evento pubblico di inaugurazione, da tenersi preferibilmente il 9 maggio, Giornata dell’Europa;

-dare diffusione e visibilità all’iniziativa tramite i canali di comunicazione istituzionali ed i social media del Comune di Perugia;

-farsi promotore dell’iniziativa, portando questa esperienza all’attenzione di altre amministrazioni comunali, incoraggiandole così ad adottare analoghe progettualità;

-valutare l’inserimento della panchina all’interno di percorsi educativi o turistici locali, rafforzando il messaggio che Perugia è comunità aperta, europea e inclusiva.

Ottaviano Augusto, segretario della gioventù federalista di Perugia, ha parlato di proposta non solo simbolica, ma che invia un segnale concreto di appartenenza ai valori fondanti dell’U.E. La campagna panchine europee nasce dalla volontà della Gioventù federalista di portare l’Europa in tutte le piazze, tramite un’idea semplice ma impattante.

Nel caso di specie la volontà è di dedicare la prima panchina di Perugia ad Altiero Spinelli, tra i padri dell’Europa unita, libera, democratica e federale.

Uno dei presentatori, Marco Hromis (PD), ha sottolineato che si tratta di una proposta utile che può consentire di valorizzare, tra le altre cose, uno spazio della città; inoltre quella potrebbe diventare un’area di Perugia ove, con il contributo delle scuole, si potrebbero organizzare momenti di confronto e di dibattito. Ciò per consentire ai giovani, tramite grandi esempi, di riscoprire i valori di cui abbiamo ed avremo bisogno.

Il consigliere Leonardo Varasano (Progetto Perugia) ha sostenuto che in quel periodo Spinelli ed altri incontrarono, probabilmente, importanti perugini come Mariano Fulmini, ostinato oppositore del fascismo, che fu confinato nelle isole pontine ed è possibile che sia venuto a contatto con Spinelli ed altri. Varasano ha detto di aderire all’aspirazione di chi è intervenuto affinché questa proposta non sia fine a se stessa. Ecco perché ha rivolto un invito a pensare ad una seconda panchina da ubicare in un luogo più turistico, affinché sia maggiore l’impatto dell’adesione europea della città.

Il presidente Fabrizio Ferranti ha accolto con favore l’atto che rappresenta un’importante fusione tra il simbolo dell’unità europea al concetto dell’incontro rappresentato dalla panchina.

A margine della votazione la consigliera Elena Fruganti (FdI) ha voluto spiegare il suo voto di astensione, evidenziando che non vi è nulla da eccepire sull’idea del percorso proposto, ma anche di non riconoscersi nelle modalità con cui l’iniziativa è stata avanzata in merito, in particolare, all’intestazione della panchina alla figura di Spinelli ed al manifesto di Ventotene perché ciò corrisponde ad una visione di Europa parziale non in linea con la sua rappresentata, ha detto, dai padri fondatori, ossia Adenauer, Schuman e De Gasperi da cui si poteva iniziare.

***

E’ stato approvato, infine, all’unanimità l’Ordine del giorno presentato dai capigruppo di maggioranza: “Impegno per l’implementazione della comunicazione istituzionale multilingue”.

Illustrando l’atto il capogruppo del M5S Antonio Donato, nel ricordare quanto sancito dagli artt. della Costituzione 97, 3 e 6, dagli artt. 21 e 22 della carta dei diritti europei, e dalle altre norme della legislazione italiana e comunitaria, ha sostenuto che il nostro Comune è caratterizzato da una crescente diversità linguistica e culturale, che non solo rappresenta una ricchezza per la comunità, ma anche un’opportunità unica per rafforzare il senso di appartenenza e costruire una comunità inclusiva, coesa e aperta al dialogo interculturale.

In questo contesto la necessità di fornire comunicazioni chiare, tempestive e accessibili in più lingue è cruciale per garantire che tutti i residenti, compresi quelli con limitate competenze linguistiche in italiano, abbiano pari accesso alle informazioni, ai diritti e ai servizi pubblici offerti dall’ente, nel rispetto del principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione Italiana.

Spiegano gli istanti che esistono enti e partner specializzati in traduzioni certificate, tra cui organizzazioni no-profit, università e istituzioni culturali che possono fornire servizi di alta qualità a titolo gratuito o a costi sostenibili per l ‘amministrazione pubblica; con questi è auspicabile una collaborazione stretta. Nel contempo si rileva la disponibilità di strumenti tecnologici (traduttori digitali, software di traduzione automatica certificata, portali multilingue) che possono rappresentare un supporto complementare alle traduzioni umane, migliorando la tempestività e l’accessibilità delle comunicazioni.

Alla luce di ciò i consiglieri impegnano l’Amministrazione:

-a valutare e implementare, ove possibile, strategie per tradurre la comunicazione istituzionale e le campagne informative del Comune in più lingue prioritariamente in inglese e in altre lingue maggiormente rappresentative delle comunità presenti sul territorio, al fine di garantire pari accesso alle informazioni e ai servizi pubblici a tutti i cittadini.

-ad instaurare collaborazioni con enti partner competenti, quali istituzioni accademiche, associazioni culturali e organizzazioni non governative per ottenere servizi di traduzione certificata, garantendo che tali collaborazioni siano gratuite o economicamente sostenibili per l’amministrazione, senza compromettere la qualità e l ‘accuratezza delle traduzioni.

-a promuovere sessioni informative e di orientamento per il personale comunale coinvolto nelle attività di comunicazione, con l’obiettivo di: sensibilizzare sull’importanza della diversità linguistica e culturale, fornire strumenti pratici e linee guida per gestire una comunicazione inclusiva ed efficace, potenziare le competenze relazionali e interculturali, migliorando l’interazione con i cittadini stranieri e le comunità linguistiche del territorio.

-a valutare strumenti tecnologici di supporto alla comunicazione multilingue, come portali web con sezioni tradotte, traduttori digitali e software certificati, da affiancare alle traduzioni umane per migliorare la tempestività e la capillarità delle informazioni fomite.

Leonardo Varasano ha parlato di argomento interessante nell’ambito del quale a Perugia vi è l’imbarazzo della scelta perché in città vi sono diverse realtà (Sle, Unistra, istituto di mediazione linguistica) che si possono contattare al fine di conoscere la loro disponibilità, anche congiunta, a partecipare al progetto. L’odg è quindi sensato ma avrebbe bisogno di un’ulteriore ricerca onde capire le lingue più diffuse in città così da calibrare l’intervento.

La consigliera Lucia Maddoli (Orchestra per la Vittoria) ha parlato di atto importante e concreto perché è evidente quanto le forme della comunicazione siano uno strumento potente per consentire la partecipazione e l’accesso ai servizi. Ciò in favore di una cittadinanza diventata multiculturale con conseguente necessità di adeguare gli strumenti di comunicazione. Maddoli ha anche preso l’impegno di allargare la proposta, magari tramite un altro odg, al fine di includere una comunicazione accessibili a tutte le tipologie di portatori di disabilità.

Antonio Donato in replica ha accolto con favore l’invito di Maddoli di redigere un ulteriore odg per l’implementazione della comunicazione rivolta ai soggetti con disabilità nonché quella di Varasano di coinvolgere le varie istituzioni culturali della città esperte in materia.

Ha commentato infatti che il compito del Consiglio è di formulare un indirizzo politico chiaro, dando uno spunto forte sul tema.

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