Un fine settimana, il prossimo del 21 e 22, dedicato ai bambini, alle famiglie e a tutti coloro che desiderano scoprire le tante attività che il Progetto La Città che vorrei mette in campo tra il Chiostro di San Pietro, l’Orto Medievale, i Giardini del Frontone e all’Aula Magna della Facoltà di Agraria. Il programma delle due giornate prevede:
21 giugno
Chiostro di San Pietro
10.00-11.00 laboratorio creativo La ragnatela dei nomi
10.00 – 11.00 laboratorio creativo Natura e carta
11.00 – 12.00 laboratorio creativo Fai centro!
16.00 – 17.00 laboratorio creativo Naturalmente
16.00 – 17.00 laboratorio creativo Ponpon
17.00 – 18.00 laboratorio creativo a cura di Rinoceronte Teatro
12.00 – 13.00 visita guidata a San Pietro
Giardini del Frontone
11.00 – 12.00 laboratorio di movimento Acchiappa la coda
16.30 – 17.30 laboratorio di movimento Prato fiorito
Anfiteatro Orto Medievale
18.00 – 19.00 narrazione a cura di Rinoceronte Teatro Zuppa di sasso e altre fantastiche storie
Aula Magna Facoltà di Agraria
18.00 – 20.00 proiezioni corti realizzati nei laboratori di cinema
22 giugno
Chiostro di San Pietro
10.00-11.00 laboratorio creativo Ragnetto
11.00 – 12.00 laboratorio creativo Da fiore in fiore
16.30 – 17.30 laboratorio creativo e narrativo La volpe sul filo
Giardini del Frontone
10.00 – 11.00 laboratorio di movimento Staffetta di coppia
11.00 – 12.00 laboratorio di movimento Campagna 2.0
17.00 – 18.00 laboratorio di movimento Caccia al tesoro
18.00 – 19.00 laboratorio di movimento Caccia al tesoro
Aula Magna Facoltà di Agraria
18.00 – 20.00 proiezioni corti realizzati nei laboratori di cinema
19.00 – 20.00 visita guidata all’Orto medievale
Partito a settembre del 2024, La città che vorrei è il progetto con il quale l’Amministrazione comunale ha partecipato all’Avviso “Educare in Comune” area tematica “Cultura, arte e ambiente”, pubblicato dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il finanziamento di progetti, anche sperimentali, per il contrasto alla povertà educativa e il sostegno delle potenzialità fisiche, cognitive, emotive e sociali delle persone di minore età.
Il finanziamento concesso dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato di 277.570 euro oltre 8.762 euro a titolo di co-finanziamento a carico degli enti del Terzo settore.
Il progetto “La città che vorrei” è stato costruito mediante un procedimento innovativo di sussidiarietà orizzontale, previa evidenza pubblica, di co-progettazione con il Terzo settore e nello specifico con il consorzio Auriga costituito in Ats con l’associazione culturale Rinoceronte Teatro, Anonima Impresa Società Cooperativa Sociale e Auser, con cui è stata stipulata la convenzione per l’affidamento in co-gestione del servizio per la realizzazione del progetto.
La città che vorrei, ha l’ambizione di promuovere anche lo sviluppo di competenze trasversali, sociali e civiche di bambini e adolescenti relative al patrimonio culturale, ma anche ad una cittadinanza consapevole, responsabile e interdipendente, attraverso percorsi multidisciplinari che vanno dalla conoscenza e fruizione del patrimonio storico e culturale della città in cui si vive, alla rielaborazione, produzione e comunicazione, fino all’identificazione di interventi per la sua salvaguardia e riqualificazione.
Nel progetto, fermo restando la titolarità del Comune di Perugia, assume il ruolo di capofila il Consorzio Auriga, con la collaborazione dei soggetti aderenti alla Ats.
L’associazione Rinoceronte Teatro realizza programmi di educazione alla teatralità e all’espressività come mezzo per favorire l’apprendimento, gestire le emozioni e sviluppare la creatività. Nel progetto l’associazione gestisce alcuni laboratori finalizzati al rafforzamento dell’identità personale tramite la conoscenza e pratica del patrimonio culturale locale.
Anonima Impresa sociale, oltre a gestire il cinema PostModernissimo recuperato grazie ad un progetto innovativo, ha il compito di gestire un laboratorio di avvicinamento al cinema e di acquisizione di competenze in campo audiovisivo, il cui risultato sarà la realizzazione di un cortometraggio sul progetto.
L’associazione Auser Volontariato Perugia svolge il ruolo di promozione dell’intergenerazionalità, come strumento per promuovere la conoscenza del patrimonio culturale locale e praticare la cultura della memoria, attraverso laboratori sull’Orto Medioevale e sulle storie e tradizioni legate al fiume Tevere.
https://www.comune.perugia.it/evento/la-citta-che-vorrei/