Perugia e l’unità d’Italia: la città rende onore al monumento ai bersaglieri

In centro concerto della fanfara e conferenza a palazzo dei Priori

date
13 settembre 2025
- Redazione
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Dopo l’anteprima andata in scena sabato 6 settembre con la conferenza di Franco Mezzanotte sulla “Guerra del sale”, sono entrate nel vivo le celebrazioni del XIV settembre 1860, data simbolo del Risorgimento istituzionalizzata con delibera di giunta dell’agosto 2022.

Una serie di iniziative tramite le quali la città Perugia rievoca un evento di particolare significato per la sua storia. Il 14 settembre 1860, infatti, granatieri e bersaglieri del 16° reggimento liberarono la città dalle truppe pontificie riscattando, in tal modo, la tragica sconfitta inferta ai perugini dalle truppe di Pio IX il XX Giugno 1859. Così ebbe termine il lungo periodo di dominio pontificio e di fatto si diede il via alla definitiva annessione della città di Perugia all’Italia.

Le celebrazioni, per le quali il Comune si avvale del supporto dell’apposito comitato composta da associazione Borgo Sant’Antonio Porta-Pesa, dell’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna e dell’Associazione Nazionale Bersaglieri-sezione Umbria, con la collaborazione del Comando regionale dell’Esercito Italiano, sono proseguite oggi, 13 settembre, con vari eventi apertis presso il parco della Pescaia lungo via XX settembre con la deposizione di una corona d’alloro presso il monumento ai Bersaglieri.

Presenti, oltre alle autorità militari, la presidente del Consiglio comunale di Perugia Elena Ranfa e l’on. Emma Pavanelli.

L’intervento della presidente Ranfa

“Oggi si aprono a Perugia le celebrazioni del 14 settembre – ha detto la presidente – una data importante per la nostra città che in questo stesso giorno del 1860 vide la liberazione dal lungo dominio pontificio grazie all’azione dei bersaglieri e dei granatieri.

A seguito di questi eventi infatti Perugia fu annessa all’Italia ed è giusto quindi celebrare questo giorno che in qualche modo è una conclusione di quel percorso iniziato il 20 giugno del 1859 quando le truppe pontificie spezzarono ferocemente quella rivolta popolare e appassionata dei perugini che malgrado una resistenza valorosa vennero atrocemente sconfitti.

Il 14 settembre rappresenta di fatto il riscatto di quelle stragi ed è importante ricordare e commemorare quelle vite, quei bersaglieri e granatieri che da porta Sant’Antonio e da Porta Santa Margherita entrarono a Perugia per farle riconquistare la propria libertà.

Per questo oggi il primo momento di ricordo, di memoria sarà dedicato proprio a un eroico bersagliere perugino Renato Salucci, ferito in nord Africa nel 1942. Ritrovarci e onorare il monumento a lui dedicato, dove campeggia la sua tromba, significa infatti rendere omaggio a tutti i bersaglieri che prima e dopo di lui hanno combattuto per la libertà di tutte e di tutti.

Vorrei ringraziare l’associazione borgo Sant’Antonio Porta pesa non solo per la collaborazione nell’organizzazione di queste giornate, ma anche per aver riacceso il giusto faro su questi eventi storici, il cui ricordo deve essere sempre mantenuto vivo.

Ripercorrere la storia attraverso le esperienze individuali e collettive che hanno attraversato la nostra Perugia, ci aiuta a costruire con più determinazione e consapevolezza quel senso di comunità che rafforza, accoglie, protegge, custodisce ognuno di noi e che ci fa guardare al futuro con fiducia e speranza”.

Il monumento

Il monumento al Bersagliere è stato realizzato nel 2002 in occasione del raduno nazionale dei Bersaglieri svoltosi a Perugia. Commissionato dall’associazione nazionale Bersaglieri, è stato progettato dall’Arch. Mauro Monella. Raffigura un bersagliere stilizzato, realizzato in ferro battuto, nell’atto di correre con una tromba in mano.

Il monumento è completato da un basamento in travertino, all’interno del quale scorre dell’acqua. La tromba posta sul monumento è quella autentica appartenuta al bersagliere Renato Salucci, musicista appassionato costretto a rinunciare alle sue aspirazioni dopo essere rimasto irrimediabilmente ferito in Africa settentrionale durante la guerra il 2 dicembre del 1942.

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Il secondo momento della giornata è stato caratterizzato dal saluto ai cinque Borghi della città da parte della Fanfara dei Bersaglieri Umbria con concerto finale in piazza IV Novembre. Presenti, tra gli altri, la presidente Elena Ranfa, l’assessora Francesca Tizi, l’on. Emma Pavanelli, la consigliera Lucia Maddoli.

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Il terzo appuntamento infine si è svolto presso la sala del Consiglio comunale a palazzo dei Priori con la conferenza, a cura di Nicola Tassini e Francesco Pinelli dell’associazione Borgo Sant’Antonio-Porta Pesa su “La riconquista della libertà di Perugia”, dedicata ai fatti del 14 settembre 1860.

Presente la presidente del Consiglio comunale Elena Ranfa che ha espresso un sentimento di onore nel poter partecipare alle celebrazioni di questo giorno, il 14 settembre, così importante e decisivo per la città. E’ quindi doveroso commemorare chi si è speso in prima persona per liberare Perugia anche a sacrificio della vita. Le storie degli uomini e delle donne, dei bersaglieri e dei granatieri- ha detto Ranfa – sono la storia della nostra città e contribuiscono a costruire, grazie alla memoria, una società più coesa.

La presidente infine è tornata a ringraziare l’associazione Borgo Sant’Antonio-Porta Pesa che ha fortemente voluto l’istituzionalizzazione di questa ricorrenza contribuendo direttamente alla costruzione del ricco calendario di eventi.

La parola è poi passata dapprima a Francesco Pinelli e poi a Nicola Tassini.

Pinelli in avvio di intervento ha voluto ricordare la figura del generale dei Bersaglieri Franco Stella cui va il merito di aver tenuto accesa la fiammella del ricordo sui fatti del XIV settembre. Pinelli, nella sua relazione, ha illustrato la storia di Perugia sotto la dominazione papalina, ponendo l’accento sui soprusi subiti dalla città durante il regime pontificio, ma anche le reazioni dei perugini maturate fino al sanguinoso episodio del 20 giugno 1859 che determinò la definitiva frattura con il papato.

La seconda parte della relazione, a cura di Nicola Tassini, ha narrato le vicende militari e politiche legate alla campagna militare per la liberazione della città e della regione culminata nel 14 settembre 1860.

Nel corso dell’incontro è stata presentata e distribuita la pubblicazione curata dall’associazione e dal Comitato per le celebrazioni che vuole rappresentare una memoria ulteriore per il futuro.

La pubblicazione parte da un’illustrazione dei tragici fatti del 20 giugno 1859, con la fuga di oltre 1100 perugini molti dei quali si arruoleranno in Toscana nell’esercito che poi libererà la città il 14 settembre del 1860. “Il sacrificio del XX giugno aveva avuto finalmente giustizia con la agognata libertà raggiunta il XIV settembre”.

Il libretto ripercorre, innanzitutto, i fatti storici soffermandosi sull’11 settembre 1860 (l’armata varca i confini dello stato pontificio in Umbria e Marche), 12 settembre (nomina Commissariato generale straordinario per le province dell’Umbria”, affidato al marchese Gioacchino Napoleone Pepoli) ed infine 14 settembre (liberazione di Perugia da parte dei granatieri e i bersaglieri al comando del generale Maurizio Gerbaix de Sonnaz).

La pubblicazione prosegue con l’esposizione del caso Santi, il parroco giustiziato per non aver rivelato il nome dell’uccisore del capo tamburo dei bersaglieri, con l’illustrazione delle imprese del sergente Giovani Ruggia, tra i protagonisti della presa di Perugia, ed infine l’annessione della città al regno d’Italia avvenuta formalmente il 17 dicembre del 1860.

Seguono cenni sulla toponomastica cittadina (corso Bersaglieri, via XIV settembre, ecc), tra cui spicca l’intitolazione di una via a Tancredi Ripa di Meana, eroe poco conosciuto della liberazione di Perugia dal dominio pontificio.

Ultimi paragrafi sono dedicati al monumento al Bersagliere di parco della Pescaia ed al ricordo di Renato Salucci, la cui tromba fa bella mostra di sé in cima al monumento.

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I PROSSIMI APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA

DOMENICA 14 SETTEMBRE2025

-ore 9.00 | Cimitero monumentale: cerimonia con deposizione corona.

-ore 10.00 | Porta Sant’Antonio: cerimonia con deposizione corona e interventi istituzionali; sfilata della Fanfara dell’11° Reggimento dei Bersaglieri fino a Porta Pesa.

-ore 11.30 | Porta Santa Margherita: cerimonia con deposizione corona.

-ore 12.00 | Palazzo dei Priori (Sala dei Notari): presentazione della Fanfara dell’11° Reggimento dei Bersaglieri da parte delle autorità cittadine.

-ore 12.30 | Piazza IV Novembre: concerto della Fanfara dell’11° Reggimento dei Bersaglieri.

– ore 16.30 | Corso Bersaglieri: saluto della Fanfara dell’11° Reggimento dei Bersaglieri al Borgo e partenza percorrendo via Pinturicchio e via Rocchi fino a piazza IV Novembre.

-ore 16.30 | Borgo XX Giugno: saluto della Musica Reggimentale dei Granatieri e partenza percorrendo corso Cavour alta (Tre Archi), via Marzia e via Baglioni, fino a corso Vannucci.

-ore 16.50 | Piazza Matteotti: saluto della Fanfara Bersaglieri dell’Umbria “Renato Salucci” e partenza percorrendo via Pinella fino a corso Vannucci.

-ore 17.00 | Corso Vannucci (ingresso Palazzo dei Priori): gran Concerto di Fanfara dell’11° Reggimento dei Bersaglieri, Fanfara dei Bersaglieri Umbria e Musica Reggimentale dei Granatieri.

-ore 18.30 | Chiesa di Sant’Antonio Abate (Corso Bersaglieri): grande Concerto Risorgimentale. Canti e Inni Popolari interpretati dal Coro Lirico dell’Umbria.

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