Perugia celebra l’80esimo anniversario della Liberazione
Inaugurata la mostra “Guido Harari. Occhi di Perugia”
Perugia celebra l’80esimo anniversario della Liberazione
Inaugurata la mostra “Guido Harari. Occhi di Perugia”
Questa mattina, 12 febbraio, la IV commissione consiliare permanente “Cultura” ha svolto un un sopralluogo presso la Torre degli Sciri in via dei Priori.
Ciò si è reso necessario quale approfondimento relativo all’odg presentato dal consigliere Cesare Carini (Pensa Perugia), riguardante la “richiesta di ripristino della prima sala del percorso espositivo della torre degli Sciri”.
Nell’atto il consigliere spiega che la Torre degli Sciri costituisce una tra le opere monumentali più significative per Perugia, essendo praticamente l’unica torre superstite nella sua interezza tra le decine di torri che nel medioevo caratterizzavano l’aspetto urbano della Città.
Nella prima sala, posta all’ingresso della Torre degli Sciri, del percorso espositivo è presente la mostra documentaria permanente ”Lucia della Torre e le altre: vite di donne a Perugia in età moderna”, realizzata a cura dell’Università degli Studi di Perugia (prof.ssa Francesca Guiducci) ed inaugurata nel 2019.
Ad oggi, purtroppo, la mostra documentaria non è pienamente fruibile dai visitatori.
In considerazione di ciò con l’odg Carini impegna l’Amministrazione ad attivarsi per il ripristino della funzione espositiva della sala sopraindicata, onde consentire la fruibilità da parte dei visitatori della mostra documentaria “Lucia della Torre e le altre: vite di donne a Perugia in età moderna”, anche al fine di poter valorizzare, al meglio, tutti gli spazi espositivi della Torre degli Sciri.
Questa mattina, come detto, la commissione ha provveduto al sopralluogo direttamente presso la torre degli Sciri, accompagnata dalla presidente dell’associazione Priori Maria Antonietta Taticchi e dalla prof.ssa Francesca Guiducci, dottoressa di ricerca in scienze storiche dal medioevo all’età contemporanea presso l’università degli studi di Perugia ed autrice della mostra documentaria dedicata a Lucia della torre e le altre.
Il sopralluogo ha preso il via dalla sala espositiva oggetto dell’odg di Carini ove, ha spiegato la prof.ssa Guiducci, sono presenti alcuni pannelli installati alcuni anni fa. Si tratta in particolare di un grande pannello introduttivo, di un diario ecclesiastico e civile per l’anno bisestile 1772, di una descrizione tipologica-istorica di Perugia di Serafino Siepi e di un ultimo pannello che descrive la vita di Anna Maria Caterina della Penna Oddi (tra le più ferventi sostenitrici di Suor Lucia Tartaglini) tratta dal volume, risalente al 1688, “vite di prelati e uomini illustri di Perugia” (Biblioteca Augusta).
Nel corso del dibattito è emerso che la sala in cui sono ospitati i pannelli al momento non è adatta (anche per le sue dimensioni anguste) per accogliere i visitatori. Occorre quindi ripensare ad un sistema per valorizzare la mostra. Le proposte in tal senso emerse sono state (alternativamente tra loro) o di installare nell’ambito degli spazi della torre uno schermo per proiettare le immagini ed illustrare, quindi, le caratteristiche del percorso museale presente nella struttura, oppure di traslare i pannelli altrove in un luogo maggiormente fruibile ed adatto alle visite. A tal proposito le ipotesi emerse sono state o quelle del circolo Amerindiano in via Fratti (che ha già dato la sua disponibilità) oppure palazzo della Penna o ancora San Francesco al Prato oppure presso la vicina chiesa dei Santi Valentino e Stefano.
Il sopralluogo è proseguito con la visita di due bellissime sale relative al Conservatorio delle suorucce della Torre degli Sciri, restaurate alcuni anni fa grazie al contributo della Fondazione Perugia. La prima sala “cappella di San Michele Arcangelo” (di proprietà Ater) ospita splendidi quadri oltre ad alcune descrizioni delle donne che vissero nel complesso. Tra esse spicca Suor Lucia Tartaglini, artista e scrittrice, nonché fondatrice del Conservatorio delle Suorucce della Torre degli Sciri dopo l’acquisto della struttura intorno all’anno 1680 grazie all’aiuto della contessa Caterina della Penna Oddi.
La seconda sala, “Cappella del Santissimo Salvatore” (di proprietà del Comune di Perugia) ospita il busto di Cristo in ceroplastica, “Ecce homo” realizzato intorno al 1690 da Suor Lucia per le fanciulle del Conservatorio
Proprio alla luce del valore delle opere ospitate nelle due cappelle, l’indirizzo emerso in commissione è quello di favorire la realizzazione di una mostra diffusa che, partendo da palazzo della Penna, passi per via Fratti sede del circolo Amerindiano per arrivare infine nell’area della Torre degli Sciri e del complesso di San Francesco al Prato.
Nella prossima seduta il tema verrà approfondito in aula.