Inaugurato l’affresco di Castel d’Arno dopo il restauro

Presenti cittadini, l’assessore con delega all’Art Bonus del Comune di Perugia e il mecenate Antonello Palmerini che ha finanziato il recupero in ricordo dell’amico Fausto Santucci

date
13 gennaio 2025
- Redazione
share-facebookshare-xshare-linkedinshare-telegramshare-whatsappicon-share
Condividi

E’ stato inaugurato oggi l’affresco di Castel d’Arno, nella zona di Pianello, restaurato con Art Bonus.

 

All’evento hanno partecipato l’assessore ai lavori pubblici con delega Art bonus, Francesco Zuccherini e il mecenate Antonello Palmerini, che ha finanziato il recupero in ricordo di Fausto Santucci, cittadino attivo e legato al territorio dell’Arna. Erano infatti presenti anche la vedova Roberta Fiorucci, e i figli Damiano e Simone Santucci. Presenti all’inaugurazione anche il dirigente Area Opere Pubbliche, Fabio Zepparelli, il Rup Stefano Barcaccia, lo staff Art Bonus e la restauratrice Rui Sawada.

 

L’affresco sulla controfacciata dell’arco d’ingresso del Castello rappresenta una Madonna con Bambino tra le sante Lucia e Caterina d’Alessandria. Forse è attribuibile al pittore perugino Giovanni Battista Caporali (1476 – 1560). Aveva subito gravi danni per il terremoto del 1984 e per incuria andarono perduti della composizione centrale il volto e il busto della Madonna e del Bambino e gran parte dello sfondo.

 

L’affresco è stato esposto agli agenti atmosferici che ne hanno causato delle esfoliazioni e alterazioni cromatiche.

 

L’assessore con delega all’Art Bonus, Francesco Zuccherini, ha parlato di “un intervento che va nella direzione della valorizzazione di centri che, pur essendo meno conosciuti, rappresentano un valore aggiunto. Così possiamo riscoprire eccellenze nascoste ma reali. Art Bonus è strumento che funziona in tutta la città, a favore di tutto il suo prezioso patrimonio storico-artistico diffuso. Un ringraziamento speciale ai mecenati senza la cui generosità tutto questo non sarebbe possibile”.

 

Il Rup Barcaccia ha ricordato che il castello dalle origini molto antiche (risale a poco dopo l’anno Mille), malgrado lo stato di conservazione non ottimale, nasconde piccole perle come l’affresco recuperato. Probabilmente l’opera fu realizzata in questo luogo perché nel 1578 l’Ordine dei Cavalieri di Malta acquisì la chiesa e regalò alla comunità la raffigurazione che rappresenta anche santa Caterina d’Alessandria, protettrice dell’Ordine stesso.

 

Rui Sawada si è detta onorata per aver contribuito al recupero dell’affresco, dal contenuto molto articolato, accurato e interessante, posto sulla controfacciata dell’ingresso al castello. C’è stato un intervento di conservazione per sanare le lesioni causate dal terremoto. L’integrità dell’immagine è stata recuperata stuccando grandi lacune e utilizzando le tecniche specifiche del restauro come il rigatino.

 

Roberta Fiorucci, nel ringraziare i presenti, ha espresso particolare gratitudine nei confronti del mecenate Palmerini che, con questo gesto di generosità, ha voluto celebrare nel migliore dei modi l’amicizia di una vita.

 

Palmerini ha ringraziato l’amministrazione per il modo in cui ha declinato lo strumento dell’Art bonus, consentendo di valorizzare anche opere ubicate in aree periferiche, lontane dal centro storico. Il mecenate ha spiegato di tenere particolarmente al restauro dell’affresco di Castel d’Arno, perché con questa operazione si fondono due esigenze: il recupero storico di un’opera e la celebrazione del ricordo di un amico e compagno di scuola e nel lavoro come è stato per lui Fausto Santucci.

share-facebookshare-xshare-linkedinshare-telegramshare-whatsappicon-share
Condividi