Il trasporto scolastico – spiegano i consiglieri del gruppo di opposizione che ha presentato l’interrogazione – è un servizio a domanda individuale. Busitalia ha in capo la gestione del trasporto scolastico per gli alunni iscritti alle scuole secondarie di primo e secondo grado presenti nel territorio. A seguito della diffusione da COVID-19, e del lockdown che ne è scaturito il tutto il Paese, a cominciare dalla scuola, rimasta chiusa in coincidenza con quasi l’intero anno scolastico, Busitalia ha previsto, per l’anno scolastico 2019-2020, la possibilità di un rimborso per le famiglie facenti richiesta.
Tale rimborso spetta alle persone fisiche titolari di abbonamento mensile, trimestrale e annuale Busitalia Dir. Regionale Umbria che non abbiano potuto utilizzare i servizi di trasporto pubblico a seguito delle restrizioni della mobilità nel periodo del lockdown.
La modalità di rimborso è il Voucher COVID-19, spendibile entro un anno dalla sua emissione, per il rilascio di un nuovo abbonamento intestato all’avente diritto. L’utilizzo del Voucher non può sommarsi ad altre agevolazioni;
Per l’anno scolastico 2020-2021 invece, risulta che non siano state previste misure di rimborsi o di compensazione o di conguagli, e a coloro che ne hanno fatto richiesta, è stato risposto che non sono stati predisposti al momento rimborsi per il mancato utilizzo a causa della pandemia da COVID-19 sugli abbonamenti sottoscritti a decorrere dal mese di settembre 2020;
Per questo gli istanti chiedono di sapere:
-Se si è al corrente di questa situazione, che grava ingiustamente sulle famiglie perugine, che si ritrovano ad aver pagato un servizio di cui non hanno usufruito, vista la chiusura delle scuole per quasi l’intero anno scolastico 2020-2021;
-Se si ha intenzione di intercedere presso Busitalia per pensare a misure di rimborso o compensazione o conguaglio, per venire incontro a tutti coloro che hanno pagato un servizio di cui non hanno beneficiato.
L’assessore alla viabilità ha riferito che nell’anno scolastico 2019/2020, a seguito del lockdown del marzo 2020, poiché sono stati sospesi anche i servizi di trasporto pubblico, lo Stato ha disposto dei ristori economici sulle spese sostenute per gli abbonamenti scolastici; tali contributi sono stati distribuiti per il tramite della Regione Umbria, e sono stati erogati sotto forma di voucher emessi da Busitalia.
Per quanto riguarda l’anno scolastico 2020/21, poiché le misure di didattica a distanza sono state assunte dalle singole regioni e non hanno comportato la sospensione dei servizi di trasporto pubblico, lo Stato non ha attivato alcuna misura di ristoro; la Regione Umbria non ha ritenuto di dover attivare, a suo carico, delle misure di compensazione, in considerazione del fatto che i servizi di trasporto erano comunque garantiti e che i titolari di abbonamento scolastico ne potevano usufruire anche per esigenze extrascolastiche.
Questa situazione peraltro è diffusa in moltissimi Comuni.