Illustrando l’interrogazione Fabrizio Croce (IPP) ha spiegato che l’introduzione delle ztl in molte aree del centro storico di Perugia rese necessaria la regolamentazione della sosta e del transito per fasce orarie, fatti salvi benefici per residenti e categorie protette e speciali, con articolazione in settori numerati e distinti, poi nel tempo modificati.
I settori più vicini alle aree a maggiore densità commerciale o limitrofe ai principali luoghi di aggregazione e di spettacolo (ad esempio il Teatro Morlacchi) sono costantemente soggetti alla coesistenza con i veicoli dei non residenti, trovando i residenti concrete difficoltà a parcheggiare i propri mezzi entro una distanza congrua nelle fasce orarie in cui i varchi non sono attivi.
Per Croce intervenendo sulla attuale regolamentazione numerica, l’esigua distanza o la oggettiva promiscuità tra alcuni settori potrebbe in molti casi soddisfare i residenti, soprattutto nel corso della stagione più calda ed in occasione dei weekend. Ciò porterebbe nello specifico un beneficio significativo ai residenti nell’attuale settore 1 che hanno nella propria zona di pertinenza molte vie pedonali o aree di parcheggio che servono costantemente anche al flusso di utenti/turisti dei principali attrattori turistico-commerciali del
Altresì, ciò agevolerebbe alcune specifiche situazioni di disagio che costringono i residenti in settori più marginali del centro (ad esempio nella zona 5) a condividere soprattutto in orario serale il flusso di utenti verso aree di parcheggio sufficientemente comode ad evitare varchi attivi ed a bypassare i parcheggi pubblici a servizio del centro storico (ad esempio Piazza Santo Spirito, Via Masi, o, nel succitato settore 2, Piazza Ansidei) oppure da anni non possono usufruire di un area di parcheggio ampia a soddisfare la loro necessità (ad esempio i residenti nei settori 1 e 2).
Ciò premesso Croce chiede:
-Se è possibile ipotizzare l’accorpamento tra i settori 1 e 2 o la condivisione di alcune vie o piazze tra i due settori (come, ad esempio, Via Pascoli, Via e Piazza San Francesco, Via Guardabassi, Via e Piazza San Paolo, Via del verzaro, Piazza Tiberi);
-Se è possibile ampliare l’utilizzo del parcheggio di Via San Prospero (a valle dell’Istituto Don Bosco), attualmente di pertinenza del Settore 13, anche al Settore 5 cui originariamente era stata destinata quell’area sulla base di uno specifico “Patto di quartiere” varato nel 2006 tra il Comune di Perugia ed il quartiere di Porta Eburnea.
L’assessore con delega alla viabilità Luca Merli ha spiegato che i settori ZTL sono stati stabiliti con l’ordinanza 830 del 2013. Dall’esame delle vie comprese nei settori 1 e 2 e dai dati a disposizione dell’ufficio permessi emerge che per il settore 1 sono stati rilasciati 412 permessi per residenti mentre per il settore 2 n. 272 permessi per residenti. Da un semplice esame del dato numerico emerge quindi che la proposta di consentire ai residenti del settore 2 di sostare anche nel settore 1 comporterebbe un pregiudizio per i residenti del settore 1, ma anche viceversa essendo i residenti del settore 1 il doppio di quelli del settore 2.
Peraltro osservando l’elenco delle vie del settore 1 si nota che sono strade molto strette se non addirittura “impervie” dove la sosta è particolarmente difficile da effettuare e non sembra perseguibile un incremento del flusso dei veicoli da un altro settore.
Riguardo il secondo punto dell’interrogazione e cioè la possibilità di ampliare l’utilizzo del parcheggio di via San Prospero (oggi a luna sosta) anche al settore 5 oltre che al l’attuale settore 12 (e non 13 come scritto nell’interpellanza), ciò appare di difficile attuazione con parere negativo degli uffici in quanto già attualmente gli spazi a disposizione non sono sufficienti per il settore 12.
Merli ha comunque spiegato che la ztl dovrà necessariamente essere oggetto di una revisione e di valutazioni attente essendo cambiata la città.
Croce in replica ha chiesto di valutare politiche di residenzialità con la creazione di parcheggi di pertinenza. Sul secondo punto ha espresso perplessità rispetto alla risposta fornita.