In occasione del question time del 4 settembre, Francesca Tizi (M5s) ha interrogato sindaco e giunta per sapere quale sia la strategia che l’amministrazione intende adottare per utilizzare al meglio il complesso residenziale dell’ex Tabacchificio, tenuto conto anche della crisi abitativa studentesca presente in città.
Nell’atto la consigliera ha ricostruito le vicende che hanno interessato il complesso a partire dal progetto di riqualificazione presentato nel 2016. Ad agosto 2017 è stata firmata una convenzione di edilizia sociale tra il Comune di Perugia e Prelios – Società Gestione del Risparmio s.p.a. – per la realizzazione e la gestione dell’intervento di edilizia residenziale convenzionata, di social housing, denominato “Le corti perugine”.
Lo scorso mese di giugno, per la locazione di 18 appartamenti del complesso realizzato, sono stati pubblicati 2 avvisi pubblici promossi dal Comune di Perugia, finalizzati alla creazione di una lista di candidati che volessero partecipare alla fase sperimentale del progetto “Intergenerational Housing Projects”, con l’obiettivo generale di creare un “villaggio solidale intergenerazionale”.
Per quanto riguarda, invece, 36 appartamenti in locazione a canone convenzionato con facoltà di riscatto dopo minimo 8 anni di locazione, sono stati pubblicati due avvisi per la raccolta delle candidature, il primo con scadenza 30.06.2021 ed il secondo in modalità aperta, senza pertanto data di scadenza.
Per il primo bando indicato, dedicato agli over 65, è stato necessario riaprire i termini a causa del numero esiguo di candidature pervenute. Entrambi gli avvisi per gli alloggi da locare a canone convenzionato con previsione di riscatto sono andati deserti e pertanto le 36 unità abitative sono rimaste inutilizzate, mancando in tal senso gli obiettivi di politica abitativa alla base dell’intervento edificatorio e della Convenzione stessa.
Tizi dice di aver appreso dai giornali “che il Comune e Prelios, la società che gestisce gli immobili, avendo riscontrato la carenza di interesse per la tipologia di appartamenti per i quali era previsto il riscatto, hanno concordato di modificare la convenzione sottoscritta nel 2017 per aprire le porte alla vendita immediata di tali appartamenti”. Ad ogni modo, ad oggi il progetto di riqualificazione dell’ex Tabacchificio non è del tutto completato e la situazione del complesso è stata trattata anche lo scorso anno nella III commissione dove erano emersi i dubbi dei rappresentanti del sindacato degli inquilini (Sunia).
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L’assessore Margherita Scoccia ha ricordato che la riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi è di proprietà del Fondo ASCI, fondo comune di investimento immobiliare con finalità sociali, partecipato al 70% da CDP Immobiliare attraverso il Fondo investimenti per l’Abitare e con partecipazione di Intesa San Paolo.
Il fondo Asci è gestito da PRELIOS sgr, mentre l’advisor è Fondazione Housing Sociale.
Il gestore sociale che si occupa della gestione tecnica e amministrativa è il Consorzio ABN network sociale, a cui appartengono 40 cooperative distribuite su tutto il territorio nazionale.
Per quanto concerne gli avvisi, nel bando di affidamento degli alloggi, gestito appunto da Prelios e Consorzio ABN, la riapertura dei termini ha consentito l’esaurimento di tutti gli immobili disponibili. In particolare, gli 89 appartamenti presenti negli edifici denominati 3 e 4 sono ad oggi così suddivisi:
-45 in affitto come housing sociale, oggetto del bando di aprile 2021 e giugno 2022: per questo sono arrivate 1561 richieste e, dopo il percorso di verifica e assegnazione degli appartamenti, ad oggi sono tutti affidati;
-24 appartamenti in vendita. Sotto quest’ultimo punto di vista va segnalato che, l’Agenzia ad oggi ha già ricevuto numerose richieste di visita, molte delle quali fanno riferimento a coloro che si erano già informati per l’affitto riscatto, formula che nel nostro territorio ha trovato meno richiesta e che è stata oggetto di modifica della convenzione, mantenendo le condizioni economiche e le quantità di alloggi normate nella Convenzione Sociale originaria.
– 20 appartamenti dedicati al progetto intergenerazionale (bando comunale), così suddivisi: 12 per il progetto intergenerazionale over 65; 6 per i caregiver, 2 per post ricoveri. La prima uscita del bando intergenerazionale (progetto pilota a livello nazionale) ha avuto probabilmente poco tempo per essere pubblicizzata (20 giorni); pertanto, vista anche la particolarità delle richieste, è stato opportuno prorogare i termini. Ad oggi sono pervenute domande per soddisfare tutte le offerte.
In riferimento, quindi, alla recente modifica della convenzione, la stessa non soltanto non cambia nulla in termini di requisiti e numero di alloggi, ma ha consentito di ampliare quanto previsto nell’art. 9, comma 3 per rispondere maggiormente ai bisogni delle persone con disabilità e in linea con le previsioni già attuate nelle progettualità di autonomia personale delle stesse, con riguardo alla modalità di attribuzione degli alloggi.
In particolare si è previsto che l’assegnazione di n. 4 unità abitative possa essere effettuata direttamente nei confronti delle persone disabili partecipanti a progetti di autonomia personale riferiti a misure avviate dall’Amministrazione comunale, da realizzarsi anche in collaborazione con le diverse associazioni di riferimento.
In conclusione, non solo ad oggi gli appartamenti completati risultano tutti assegnati, ma sono state attivate anche una serie di iniziative legate al progetto di housing sociale volte alla creazione di legami sociali e di collaborazioni che sono alla base dell’idea stessa del progetto.
In merito alla possibilità di valutare ulteriori sviluppi in termini di alloggi per studenti, tale ipotesi è oggetto di esame tenendo in considerazione la fattibilità di realizzazione.