E’ stato respinto con i voti contrari della maggioranza ed i voti a favore dell’opposizione l’Ordine del giorno presentato dai gruppi consiliari Partito Democratico, Idee Persone Perugia, rete Civica Giubilei, su: “Richiesta di ritiro di patrocinio e sostegno economico da parte del comune di Todi e del consiglio regionale dell’Umbria al Festival Todi città del libro, collegato al movimento neofascista CasaPound Italia”.
Illustrando l’atto Sarah Bistocchi ha riferito che Il Comune di Todi ha annunciato per il 17, 18, 19 e 20 giugno un festival letterario dal titolo “Todi città del libro”. Il suddetto festival ha ricevuto il patrocinio e il sostegno economico sia dal Comune di Todi che dal Consiglio regionale dell’Umbria, nonché dell’Etab, l’ente tuderte di assistenza e beneficenza;
Il festival sarebbe formalmente organizzato dall’associazione “Castelli di carta”, di Cernusco sul Naviglio: società di cui però si conosce poco o nulla, un’entità che sembra esistere, appunto, solo sulla carta.
Evidenzia Bistocchi che sta emergendo con forza l’evidenza per cui dietro al neonato festival “Todi Città del Libro” si nasconda, in realtà, un raduno della destra violenta, estremista, ai limiti dell’arco costituzionale: il movimento neofascista CasaPound Italia.
È infatti la casa editrice Altaforte, contigua al gruppo neofascista, che, anche se “sotto copertura”, sembra rispondere dell’organizzazione dell’evento.
Il nome di Altaforte non compare ufficialmente nel portale internet del festival, né nella delibera di Giunta, ma il numero di telefono inserito nei “contatti” è proprio quello della casa editrice sovranista, con sede a Cernusco sul Naviglio.
Il suddetto festival- proseguono gli istanti – ha ricevuto il patrocinio e il sostegno economico sia dal Comune di Todi che dal Consiglio regionale dell’Umbria, scatenando una forte reazione di indignazione sia nell’opposizione istituzionale, che nella società civile locale, che nell’associazionismo umbro.
Sfuggono le motivazioni politiche per cui lo stesso sindaco di Todi, che recentemente ha negato all’Anpi il patrocinio per la manifestazione del 25 Aprile, ha dichiarato alla stampa che “la vicinanza degli organizzatori del festival a CasaPound non è un problema”.
Visto che diverse e numerose realtà locali, sia sindacali che associative, come Anpi, Udi, Cgil, Spi, Udu, Rete degli Studenti, Ru2020, Libera, Libertà e Giustizia, e la tuderte Associazione Franca Viola Coordinamento Donne Todi, hanno già chiesto di rimuovere il patrocinio pubblico e il supporto al festival, i proponenti nel dispositivo chiedono di impegnare l’Amministrazione:
-Ad associarsi alle richieste di Anpi, Udi, Cgil, Spi, Udu, Rete degli Studenti, Ru2020, Libera, Libertà e Giustizia, Associazione Franca Viola Coordinamento Donne Todi, che chiedono al Comune di Todi e al Consiglio regionale dell’Umbria di ritirare il patrocinio e il sostegno economico al festival letterario “Todi città del libro” collegato al movimento neofascista di CasaPound;
-A non lasciare spazio nella propria storia istituzionale a questi episodi, gratuiti e provocatori, con cui la fruizione della cultura e l’immagine delle Istituzioni subiscono un grave smacco e un inaccettabile immiserimento.