Il consigliere Fabrizio Croce (Idee Persone Perugia) ha presentato una interrogazione relativa al progetto di manutenzione straordinaria del patrimonio arboreo cittadino e a questioni correlate, tra cui il rapporto con Afor.
L’estensione del verde pubblico nel territorio comunale – ricorda il consigliere – richiede una costante opera di monitoraggio e manutenzione per il cui svolgimento il Comune si affida ai propri uffici tecnici e ad Afor. Il sostanziale invecchiamento di gran parte dei fusti che costituiscono il patrimonio arboreo cittadino ha determinato negli ultimi anni numerosi interventi che rispondevano più a logiche emergenziali che non ad una reale programmazione della manutenzione. In particolare è emersa l’incompatibilità tra alcune specie arboree e infrastrutture viarie circostanti, rendendo più necessaria che mai la manutenzione. Secondo il consigliere, ciò ha orientato la priorità degli interventi posti in essere negli ultimi anni, più spesso votati alla rimozione del problema rappresentato da determinate piante, che alla prevenzione o alla cura delle stesse.
L’anno scorso il Comune di Perugia ha rinnovato la convenzione pluriennale di gestione con l’Afor, aumentando sensibilmente il suo budget annuale. Essa tra l’altro prevede in capo all’Ente l’attività di verifica periodica e controllo settimanale degli interventi effettuati e quella della verifica della stabilità ed eventuale pericolosità degli esemplari arborei. Alla fine del 2022 l’amministrazione ha deliberato un “Progetto di manutenzione straordinaria del patrimonio arboreo cittadino” consistente in un impegno di spesa pari a 94mila euro con il dichiarato scopo di colmare i “deficit manutentivi” lungo le strade e nelle aree verdi. Nel piano tecnico-economico relativo a tale impegno di spesa si nota che l’incidenza del costo della manodopera computato sulla base del tabellario regionale assume un’entità alquanto esigua rispetto agli oneri generali e ai costi per la messa in sicurezza delle aree di intervento.
Ciò premesso, il consigliere ha chiesto di sapere:
-che tipo di approfondimento tecnico è alla base del suddetto progetto, in mancanza di una planimetria fotografica e di una perizia oggettiva dei corpi arborei su cui intervenire;
-se si ritiene per il futuro di rivedere la convenzione annuale con il gestore (ad esempio imponendo in sede di programmazione anche il computo metrico delle attività da svolgere) e di sottoporre il suo operato ad un monitoraggio più puntuale, alla luce dei consistenti deficit manutentivi riscontrati dagli uffici tecnici a presupposto di un intervento straordinario di questa portata;
-in che modo si intende raggiungere il “pareggio di bilancio arboreo” se la differenza tra gli interventi di rimozione e quelli di reimpianto dei corpi arborei, quale risulta dagli allegati tecnici alla Convenzione stipulata con AFOR per il 2022 (120 contro 35), risulta lontana dall’obiettivo;
-se è stato avviato l’iter per regolamentare il funzionamento della Consulta del verde di imminente insediamento, anche alla luce dei numerosi episodi di contrasto tra l’amministrazione comunale e associazioni o addetti ai lavori circa i tempi e le modalità di alcuni interventi manutentivi.
L’assessore all’ambiente Otello Numerini ha anzitutto rimarcato che negli uffici comunali operano persone e competenze di assoluto rilievo che, sulla materia oggetto di discussione, lavorano con grande scrupolo.
Rispondendo al primo quesito posto ha spiegato che ogni intervento si basa su uno specifico provvedimento amministrativo. Ciascun provvedimento, poi, scaturisce da un’istruttoria tecnica compiuta dagli uffici. La normativa vigente in tema di elaborati di progetto non annovera una planimetria fotografica.
Quanto al rapporto con Afor, il servizio di manutenzione del verde pubblico da anni è affidato all’Agenzia Forestale Regionale Umbria sotto forma di delega di funzioni per le attività di cui all’art. 19, commi 2 e 3, della legge regionale n. 18 del 2011. Trattandosi di delega di funzioni e non di appalto di servizi, non è previsto che la delegata rediga un computo metrico delle attività da svolgere; ciò non toglie che gli uffici compiano un attento e puntuale monitoraggio finalizzato alla verifica del conseguimento degli obiettivi prefissati e del rispetto del disciplinare tecnico.
In merito al quesito sul pareggio del bilancio arboreo, ciascun provvedimento che autorizza l’abbattimento di un soggetto arboreo tutelato e censito o che interessi alberi ricadenti in ambito vincolato ai fini paesaggistici prevede il reimpianto di un altro esemplare.
Inoltre le cifre 120 e 35 vanno intese come 120mila euro per gli abbattimenti e 35mila euro per i reimpianti: ciò in quanto vi sono costi ben diversi per le operazioni di abbattimento rispetto a quelle di nuova piantumazione. Un abbattimento, infatti, può andare dai 400 ai 600 euro, mentre il reimpianto dai 100 ai 150 euro. Inserire dunque nel previsionale una cifra maggiore per gli abbattimenti rispetto ai reimpianti è semplicemente dovuto alla maggiore entità dell’intervento di abbattimento.
Per quanto riguarda il 2022, il bilancio arboreo comunale ha registrato i seguenti dati:
-messe a dimora: 395;
-abbattimenti: 246;
-differenza: + 149.
L’obiettivo, anche per questo anno, è stato quindi conseguito con ampio margine.
Infine sulla consulta per il verde, Numerini ha spiegato che quando l’Amministrazione si è dotata di un regolamento del verde, si era data un arco temporale per costituire la consulta. In tale ottica gli uffici stanno lavorando approfondendo anche le realtà degli altri Comuni per poter utilizzare gli aspetti migliori.
Per Croce permangono perplessità sulla natura del rapporto con l’agenzia e sul budget impiegato.