La consigliera Erika Borghesi (Pd) ha chiesto, in un’interrogazione, di conoscere le ragioni dell’interruzione del servizio “Circoscrizione 4.0” nella sede della ex circoscrizione di Ponte Felcino in via Maniconi.
Tale servizio, inaugurato a fine 2017 e in funzione dal 30 gennaio 2018 – ha ricordato Borghesi – avrebbe dovuto svolgere il ruolo di tramite tra i cittadini e gli uffici comunali, mediante l’utilizzo delle tecnologie informatiche, in modo da ovviare sia all’abrogazione legislativa delle circoscrizioni sia alla scelta dell’amministrazione di chiudere gli uffici decentrati del Comune. Pur presentato come un passo importantissimo nella complessiva opera di digitalizzazione dei servizi comunali il servizio non è più attivo e unica testimonianza della sua passata esistenza è il cartello di indicazione stradale. Eppure per realizzarlo, oltre al costo riferibile allo sviluppo dei sistemi informatici, è stato sostenuto anche quello per ammodernare i locali della ex circoscrizione dotandoli di strumentazione ad alta tecnologia informatica. Borghesi ha quindi chiesto, oltre i motivi dell’interruzione, l’ammontare complessivo dei costi sostenuti all’epoca; se, con quali tempistiche e per quali finalità sia previsto l’utilizzo, in futuro, dei locali dell’ex circoscrizione ancora inutilizzati e, infine, quali siano le iniziative che l’amministrazione intende intraprendere per ovviare alla situazione di mancato utilizzo.
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Nella sua risposta, l’assessore Gabriele Giottoli ha spiegato che il servizio, dal punto di vista tecnico, è funzionante, nel punto di erogazione istituito in via sperimentale, dall’attivazione ad oggi. Quanto iniziato con il progetto “Circoscrizione 4.0” nel 2017, è divenuto fondamentale punto di partenza per l’erogazione di servizi in telepresenza a cittadini ed imprese, andando, di fatto, a portare il Comune di Perugia in remoto a casa, nelle imprese o in altri enti, in modo sicuro e affidabile.
La quantità di accessi dalla sede di Ponte Felcino verso gli uffici centrali, per i tre servizi istituzionali sperimentali, non è stata consistente, sia in ragione della stessa sperimentalità del servizio, sia a causa del successivo periodo di emergenza sanitaria con la conseguente limitazione degli spostamenti. L’attività svolta per l’avvio del servizio si è però rivelata di particolare utilità nel lockdown, consentendo agli utenti di fruire da remoto di servizi on line di telepresenza.
E’ risultato quindi particolarmente utile per l’Ente acquisire in anticipo rispetto all’emergenza sanitaria, le attrezzature e le competenze in materia, potendo così attuare un efficiente sistema di telepresenza. Non è infatti mai cessata l’attività istituzionale della Giunta e del Consiglio, per la quale è stata introdotta la modalità telepresenza, né l’operatività degli uffici, utilizzando per tali azioni le attrezzature di elevata qualità tecnologica fornite da Cisco. Anche presso la sede comunale di Ponte Felcino, quindi sono state da subito attivate le postazioni di telepresenza che hanno permesso chiamate dirette tra due postazioni o di aprire “stanze” per svolgere riunioni e condividere contenuti a distanza tra più soggetti. Solo nel periodo febbraio -dicembre 2020 si sono svolte in telepresenza 390 riunioni attraverso il sistema CISCO, che è tutt’ora in uso. Circa 1.000/anno in media negli anni successivi. Un ulteriore punto è stato aperto in piazza del Melo presso i locali del servizio DIGIPASS, dove gli accessi sono stati superiori rispetto a Ponte Felcino. Quindi il servizio non solo non è cessato ma si è ampliato.
Circa i costi si segnala che tutte le attività sono state svolte con il solo coinvolgimento dei dipendenti già in servizio preso gli uffici comunali senza perciò oneri aggiuntivi. Al termine dei 3 anni di comodato gratuito, le attrezzature fornite da CISCO sono state riscattate e ora sono di proprietà del Comune di Perugia, per un importo pari a 21.350 euro più Iva. Le licenze dei software CISCO hanno un costo annuo pari a 4.550 euro più Iva a partire dal giugno 2020, cui, da novembre 2020, si sono aggiunte ulteriori 3 necessarie licenze per un totale di 1.080 euro più Iva/anno.
In merito al nuovo utilizzo dei locali di Ponte Felcino si conferma che per ora i locali restano sede dei servizi già esistenti (polizia locale, stanza Circoscrizione 4.0 e altri uffici) fino a nuove esigenze dell’amministrazione comunale.
Quanto alle iniziative che si intendono intraprendere, per il futuro si può ragionare su un incremento degli sportelli comunali collegati ai punti di erogazione, anche in relazione ai punti obbligatori di erogazione del servizio DIGIPASS che diventeranno 9 nella zona sociale 2, di cui 7 nel Comune di Perugia.