Approvato all’unanimità dal consiglio comunale l’ordine del giorno presentato da un gruppo consiliare di maggioranza con la proposta di istituire il premio Impresa Donna, per valorizzare il contributo femminile alla vita economica e sociale della città di Perugia. L’atto era stato già approvato dalla II Commissione Bilancio lo scorso 1 settembre.
Nel dettaglio, si invita l’amministrazione comunale a istituire un premio annuale dedicato al lavoro al femminile, con possibile denominazione Impresa Donna, anche articolato in diverse sezioni. Lo scopo è, da un lato, di offrire un riconoscimento formale e specifico all’apporto della donna al mercato del lavoro e delle professioni e, dall’altro, di consentire la riflessione su tutte le tematiche collegate attraverso l’organizzazione di convegni, dibattiti e altre iniziative di accompagnamento.
Nell’atto si sottolinea come, nel tempo, il territorio locale abbia espresso altissimi esempi di imprenditoria femminile, come dimostrano anche le ultime iscrizioni all’Albo d’oro. La valorizzazione della partecipazione della donna al mondo del lavoro, così come del talento e della creatività femminili, merita di essere perseguita attraverso l’istituzione di un premio ad hoc che diventi occasione di confronto e dialogo fra tutti gli attori interessati, dalle associazioni di categoria ai sindacati al mondo delle imprese. Il premio, secondo la proposta, potrebbe essere articolato in sezioni, anche da aggiornare annualmente a seconda delle tematiche di maggior rilievo pubblico e sociale, prevedendo almeno una sezione che valorizzi culture aziendali inclusive e un’altra dedicata al talento femminile. Inoltre, ciascuna edizione del premio potrebbe essere intitolata a una figura del mondo imprenditoriale, politico, sindacale, del volontariato o delle professioni che rappresenti/abbia rappresentato un esempio sotto il profilo dell’impegno a favore del lavoro femminile e potrebbe altresì prevedere riconoscimenti in denaro per specifici progetti o agevolazioni per accedere a percorsi formativi, nei limiti delle risorse previste in bilancio o reperite tramite la ricerca di sponsor.