In apertura di seduta consiliare Nicola Paciotti a nome dei gruppi di opposizione, PD, IPP e M5S ha presentato una mozione urgente sulla condanna degli scontri a danno degli studenti manifestanti nelle città italiane.
Il Consiglio comunale, con 11 voti a favore e 20 contrari, ha respinto la proposta di trattazione urgente dell’atto che, per l’effetto, seguirà l’iter ordinario con discussione nella competente commissione.
I fatti degli ultimi giorni – si legge nell’atto – con le cariche della Polizia di Stato ai danni di studenti manifestanti pacificamente, continuano a scuotere gli animi e a porci dubbi su che tipo di Paese vogliamo essere e intendiamo lasciare alle generazioni future.
La nostra città rappresenta gli ideali opposti a quelli espressi dalle forze di polizia in questi fatti, per la sua storia e per le personalità che le hanno dato lustro. Non possiamo infatti non pensare alla vocazione universitaria che muove Perugia dal 1308, anno della fondazione dell’Università degli Studi di Perugia, una delle più antiche al mondo; non possiamo non ricordare in questi tempi violenti una figura altissima come quella di Aldo Capitini, ideatore della Marcia della Pace Perugia – Assisi, il quale ha fatto dell’antifascismo e della nonviolenza dei principi di vita ancor prima che politici.
Gli stessi fatti hanno costretto l’intervento del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha condiviso con il Ministro dell’Interno la seguente nota: “Il Presidente della Repubblica ha fatto presente al Ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento.”
La nostra città – prosegue la mozione – non può esimersi dal condannare una degenerazione nella gestione delle manifestazioni, legali e pacifiche, a maggior ragione se queste camminano sulle gambe di giovani donne e uomini che rappresentano il nostro futuro, armati solo delle proprie idee e della volontà di costruire un mondo più giusto, pacifico e rispettoso del nostro prossimo, un mondo in cui nessuna donna, nessun uomo e nessun bambino subiscano prevaricazioni, limitazioni o morte per mano di un altro uomo.
Alla luce di ciò con l’atto i consiglieri chiedono di impegnare l’Amministrazione:
-ad esprimere solidarietà e vicinanza alle ragazze e ai ragazzi scesi nelle piazze italiane per manifestare le proprie idee di pace in maniera libera e non violenta;
– a condannare le cariche delle Forze dell’Ordine verso manifestazioni pacifiche non giustificate dall’immediatezza dei fatti e non accettabili in un paese libero e democratico come l’Italia;
– ad attivarsi presso il Governo e, nello specifico, il Ministero dell’Interno affinché richieda la massima chiarezza circa i fatti degli ultimi giorni e il massimo impegno affinché non accadano più, con atti concreti a tutela delle garanzie costituzionali sulle quali si fonda il nostro Paese.
Il capogruppo di FdI Michele Nannarone, senza entrare nel merito della vicenda, ha sostenuto che non via sia urgenza nella trattazione della mozione, ma solo mera attualità. Ciò determina la necessità di seguire il normale iter previsto per la trattazione degli atti e, dunque, il dibattito in commissione.
Per il capogruppo di IPP Fabrizio Croce l’urgenza è legata alla violazione di un diritto costituzionale che è dovere delle istituzioni difendere.