articolo a cura della capogruppo Pd Sarah Bistocchi
Sono passati – spiega la capogruppo del PD Sarah Bistocchi – quasi due mesi dalla discussione dell’Ordine del giorno a firma dei Gruppi consiliari di centrosinistra a Palazzo dei Priori Partito Democratico, Idee Persone Perugia e Rete Civica Giubilei su “Disposizioni per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali”. La proposta, presentata e discussa in collaborazione con No Easy Rider Perugia e CGIL, intende richiamare il Comune di Perugia ad assumere un ruolo di capofila nell’affrontare i temi della promozione della salute, della tutela e della sicurezza del lavoro per i ciclofattorini operanti nelle strade della città.
Nel corso della discussione dell’Ordine del giorno, prima approvato in Commissione e poi bocciato in Consiglio Comunale da una maggioranza confusa e incoerente, è emersa chiaramente la volontà dell’Assessore Merli, confermata anche con dichiarazioni a mezzo stampa, di istituire un tavolo tecnico di confronto per affrontare il tema della tutela dei lavoratori digitali anche nel nostro territorio, al fine di contrastare le nuove forme di sfruttamento e ogni fenomeno di caporalato.
“E’ fondamentale che anche il capoluogo di regione avvii una serie di interventi strutturati in direzione di una conferma del principio della tutela della salute e della dignità dei rider – dichiara Sarah Bistocchi, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale – Anche in Umbria, infatti, si stanno muovendo i primi passi in questa direzione, con la proposta di legge di iniziativa del Partito Democratico recante “Disposizioni per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali”. Il Comune di Perugia -conclude Sarah Bistocchi- non può esimersi dall’esercitare la propria funzione istituzionale in tutela dei lavoratori più vulnerabili, come in molte altre città già è stato fatto.”
“Abbiamo salutato con favore la proposta dell’Assessore Merli – commenta Andrea Marconi di NidiL Cgil Perugia – e siamo in attesa della convocazione del tavolo tecnico. Auspichiamo un confronto vero e in tempi celeri, che ponga in essere una collaborazione nuova e sinergica tra le parti, oltre che un’attenzione strutturata nei confronti del mondo del lavoro digitale, in crescita e in fermento. La complessità del tema, e la conseguente concorrenza di competenze tra vari enti e istituzioni – conclude Marconi – non può in alcun modo giustificare l’immobilismo e l’inazione, soprattutto mentre i rider, invisibili alle istituzioni, continuano a sfrecciare per le strade di Perugia”.