La III commissione, presieduta da Cristiana Casaioli, ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno dei gruppi Pd e Idee Persone Perugia “Accessibilità e diritto allo studio, gratuità trasporto pubblico e mobilità notturna”.
L’atto è stato discusso nel corso di tre precedenti sedute le ultime delle quali (9 e 16 febbraio) anche attraverso l’audizione di numerosi ospiti. Questi i link dei resoconti su Perugia Comunica. Seduta del 9 febbraio: https://perugiacomunica.comune.perugia.it/consiglio-comunica/commissione-urbanistica-discusso-lodg-sul-trasporto-pubblico-e-mobilita-notturna/
Seduta 16 febbraio: https://perugiacomunica.comune.perugia.it/consiglio-comunica/commissione-urbanistica-discusso-lodg-sulla-mobilita-studentesca/
L’atto, illustrato dal consigliere PD Francesco Zuccherini, prevedeva nel dispositivo originale di impegnare l’Amministrazione:
-a farsi promotore dell’inserimento, all’interno della tassa regionale per il diritto allo studio universitario, di un abbonamento annuale relativo al trasporto pubblico locale, valido in tutto il territorio della regione e rivolto a tutti gli studenti, specializzandi e dottorandi, regolarmente iscritti ad un corso di studi di uno dei cinque istituti di alta formazione presenti in Umbria
-a riattivare quanto prima un servizio di mobilità notturna, partendo dalla positiva sperimentazione attuata negli anni 2017 e 2018 grazie al supporto della Regione Umbria.
La presidente della Commissione Cristiana Casaioli, a nome dell’intera maggioranza, ha chiesto ai proponenti di inserire nel testo alcuni emendamenti. Eccoli nel dettaglio:
-nella parte delle premesse è stato chiesto di inserire il riferimento al pums per ciò che concerne le politiche di incentivo del mezzo pubblico;
-nella parte del “considerato”, inoltre sono stati inseriti questi passaggi:
Nel mese di settembre 2022 è stato siglato un protocollo d’intesa tra Regione Umbria Comune di Perugia Università degli studi di Perugia e le società che gestiscono il servizio di TPL (in sintesi Bus Italia e Minimetro) per l’attivazione, in via sperimentale nel corso dell’anno scolastico 2022-23, di abbonamenti al trasporto pubblico locale nella regione Umbria a tariffa agevolata per gli studenti iscritti all’Università degli studi di Perugia esteso anche agli studenti dell’Università per Stranieri;
Il protocollo suddetto prevede l’istituzione in via sperimentale per 1 anno di un abbonamento di trasporto pubblico al costo di 60,00 euro, con sottoscrizione volontaria da parte degli studenti, utilizzabile su tutto il TPL regionale su gomma, il minimetro, la funicolare di Orvieto e il tratto ferroviario regionale San Sepolcro-Umbertide-Terni e diramazione Perugia San Giovanni e Perugia Sant’Anna;
La copertura degli oneri del servizio è garantita con il gettito derivante dalla sottoscrizione degli abbonamenti e con risorse dell’Università degli studi di Perugia (per un massimo di 150.000,00 euro) della Regione Umbria (per un massimo di 400.000,00 euro) e dal Comune di Perugia (per un massimo di 192.000,00 euro);
Allo stato attuale la sperimentazione ha avuto un buon risultato in quanto gli abbonamenti sottoscritti ad ora sono circa 13.000 (grazie anche all’impegno che gli studenti universitari hanno avuto nel diffondere l’agevolazione e al bonus trasporti che di fatto consente allo studente di viaggiare gratis) ma affinché si raggiunga la sostenibilità economica dell’operazione è comunque necessario un ulteriore incremento delle sottoscrizioni per cui sono indispensabili ulteriori sforzi per promuovere l’abbonamento agevolato tra gli studenti;
Si ritiene importante che questa sperimentazione passi dall’essere sperimentale all’essere strutturale negli anni a venire;
-infine il dispositivo è stato così riscritto:
1)A farsi promotore dell’inserimento, all’interno di una contribuzione mirata per gli studenti universitari, di un abbonamento annuale relativo al trasporto pubblico locale, valido in tutto il territorio della regione e rivolto a tutti gli studenti, specializzandi e dottorandi, regolarmente iscritti ad un corso di studi di uno dei cinque istituti di alta formazione presenti in Umbria;
2) A riattivare quanto prima un servizio di mobilità notturna, partendo dalla positiva sperimentazione attuata negli anni 2017 e 2018 grazie al supporto della Regione Umbria e cosi come previsto nell’attuazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Perugia;
3) A sollecitare gli Enti di formazione coinvolti, in collaborazione con le rappresentanze studentesche, ad effettuare una campagna promozionale sulla sperimentazione in atto per facilitare l’aumento delle sottoscrizioni dell’abbonamento, al fine di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità economica prefissati dal protocollo di intesa sopra richiamato, siglato nel mese di settembre 2022.
In caso di accoglimento degli emendamenti, Casaioli ha chiesto la disponibilità di far diventare l’atto di tutta la commissione.
Il consigliere Zuccherini ha accolto con favore gli emendamenti, perché vanno ad aggiornare ed arricchire l’atto, ma ha altresì dichiarato di volerlo mantenere proprio dei soli gruppi di opposizione proponenti.
Successivamente la commissione ha approvato con 10 voti a favore (maggioranza) e 5 astenuti (opposizione) la proposta per il Consiglio comunale n. 1371 del 2023 “Approvazione dello schema di protocollo d’intesa tra enti territoriali per la regolazione delle attività inerenti i servizi di trasporto pubblico locale nel bacino di mobilità della Regione Umbria, ai sensi della legge regionale n. 37/1998 e successive modifiche”.
Il Protocollo d’intesa – ha spiegato la dirigente Margherita Ambrosi – ha per oggetto l’attuazione e la regolazione dell’esercizio coordinato delle competenze relative ai servizi di trasporto pubblico locale nell’ambito territoriale ottimale della Regione Umbria, secondo le modalità stabilite dall’art. 19-bis della L.R. n.37/1998, in base al quale Umbria Mobilità S.p.A. è stata individuata come Agenzia Unica per la mobilità e il trasporto pubblico locale e quindi come “Ente Affidante” anche ai sensi della Delibera della Autorità di Regolazione dei Trasporti n. 154/2019.
Il trasferimento delle succitate competenze comporterà tra le altre cose il subentro negli atti d’obbligo esistenti.
L’atto è stato condiviso dai seguenti Enti: Regione Umbria, Provincia di Perugia, Provincia di Terni, Comune di Perugia, Comune di Terni, Comune di Foligno, Comune di Città di Castello, Comune di Spoleto, Comune di Gubbio, Comune di Assisi, Comune di Bastia Umbra, Comune di Orvieto, Comune di Corciano, Comune di Narni, Comune di Marsciano, Comune di Todi, Comune di Gualdo Tadino, Comune di Umbertide, Comune di Castiglione del Lago, Comune di Magione, Comune di Deruta, Comune di Montefalco, Comune di Nocera Umbra, Comune di Spello, Comune di Trevi, Comune di Amelia, Comune di Passignano sul Trasimeno.
A seguito della firma del Protocollo d’intesa e come in esso previsto, i singoli Enti dovranno procedere con apposito atto di indirizzo al trasferimento dei contratti di TPL all’Agenzia.
In ragione di ciò la procedura che si attiverà sarà la seguente:
-il gestore del servizio fatturerà periodicamente direttamente all’Agenzia i corrispettivi riferiti ai servizi effettuati nel rispetto delle previsioni contrattuali, allegando la prevista documentazione contrattuale ai fini della rendicontazione dei servizi effettuati;
– l’Ente locale trasferirà all’Agenzia tempestivamente, come indicato nel Protocollo d’intesa, le risorse (al netto dell’IVA) per il pagamento dei corrispettivi di cui alle fatture, con riferimento ai servizi aggiuntivi, mentre per i servizi minimi il trasferimento avverrà direttamente da parte della Regione Umbria;
– l’Agenzia, nel rispetto dei termini di scadenza del pagamento, procederà a liquidare le relative fatture pervenute, fatta salva la procedura contrattualmente prevista in merito all’instaurazione di eventuali contraddittori in ordine alla corretta erogazione del servizio.
Il Protocollo d’intesa, al fine dello svolgimento dell’attività di controllo e monitoraggio circa la corretta gestione, da parte dell’Agenzia, dei contratti di servizio che verranno stipulati con i gestori aggiudicatari, all’art. 5 prevede la costituzione di apposito Comitato di controllo e monitoraggio, al quale partecipano tutti gli Enti firmatari ed i cui “pesi” di partecipazione tengono conto della capacità di finanziamento del TPL di ognuno.
La presidente Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) ha parlato di atto dovuto, perché finalmente si intravede una marcia in più nel progetto volto alla messa a gara dei trasporti regionali. Situazione – ha continuato – che non si verifica dal 2006 e che oggi è necessaria alla luce di un contesto che si è completamente modificato e per mettere in pratica le azioni previste nel pums.
Casaioli ha sostenuto che nell’atto, anche se in maniera indiretta, viene riconosciuta al Comune di Perugia la paternità dell’introduzione del biglietto unico Perugia che consentirà, in prospettiva, di muoversi su tutta la regione con un unico titolo di viaggio con forti benefici per gli utenti, soprattutto studenti.
La consigliera PD Erika Borghesi ha sottolineato l’importanza dell’istituzione dell’agenzia unica per il trasporto; tuttavia ha evidenziato che, quando la stessa fu costituita, il Comune di Perugia risultava assente essendo, a quel tempo, in attesa delle risposte dell’agenzia delle entrate sull’interpello relativo alla questione dell’iva.
Borghesi, entrando nel merito del protocollo, ha sollevato alcune perplessità, connesse al rispetto dei termini per l’invio degli atti di indirizzo (28 febbraio), ma soprattutto degli oneri, specie economici, posti in capo ai Comuni. Borghesi ha segnalato, infatti, che, ove una corsa dovesse risultare nel tempo non performante, verrà applicato il vecchio sistema che prevede o la cancellazione della stessa o la necessità di finanziamento in capo al Comune interessato.
E’ inaccettabile, secondo la consigliera, questa procedura perché penalizza tutti i comuni, soprattutto i più piccoli, e gli stessi cittadini residenti nelle frazioni che, di fatto, si vedranno privati di un servizio essenziale.
Per questo, riservandosi di approfondire l’atto, Borghesi ha preannunciato un voto di astensione.
Replicando all’intervento di Borghesi, la dirigente Ambrosi ha riferito che gli uffici stanno già lavorando all’atto di indirizzo, previsto dall’art. 2 comma 2 del protocollo, onde poterlo trasmettere non appena il protocollo verrà approvato da tutti.
Quanto agli aspetti economico-finanziari di cui all’art.6, la dirigente rimarca che il Comune di Perugia, come tutti gli altri, è chiamato già oggi a farsi carico con proprie risorse dei cosiddetti “servizi integrativi” non finanziati dal fondo regionale trasporti. Nel fondo regionale sono infatti coperti i cosiddetti “servizi minimi garantiti” ossia i collegamenti del tpl casa-scuola, casa-lavoro e verso le strutture essenziali come ospedali, scuole, ecc.; tutto ciò che esula da tale definizione è considerato servizio aggiuntivo.
Gli indicatori fissati dalla legge 42 del 1997 per stabilire se una corsa è da considerarsi performante e quindi efficace prevedono che debba sussistere la copertura, tramite vendita dei biglietti, di almeno il 35% del costo del servizio, facendo ricadere la parte residuale (65%) sugli enti. Tali indicatori sono alla base anche del sistema di trasferimento alle regioni da parte dello Stato delle risorse per il fondo trasporti, che si contraggono proporzionalmente alla crescita delle corse non performanti e cioè inefficaci.
Il sistema introdotto dall’art. 6 del nuovo protocollo, spiega Ambrosi, punta a riequilibrare tale situazione affinché la rete dei trasporti mantenga i requisiti richiesti dalla legge nazionale.
In questo contesto è bene precisare che la rete del Comune di Perugia garantisce in maniera pressoché totale il rispetto degli indicatori di efficacia delle corse, di talché il meccanismo di riequilibrio appare vantaggioso per il Comune di Perugia anche in virtù dell’inserimento nella rete regionale del tpl di servizi che oggi vengono forniti ad esclusive spese dell’Ente.
Infine è stato approvato all’unanimità l’odg di Riccardo Mencaglia (FdI) su “Rotatorie stradali Galleria Kennedy – incrocio tra via XIV Settembre e via Pellini – Richiesta installazione dissuasori di sosta”
Via XIV Settembre e via Pellini – ha evidenziato Mencaglia – rappresentano due tra le principali direttrici di traffico veicolare cittadino, anche per i flussi diretti vero gli istituti scolastici attigui. Quotidianamente, sulla rotatoria all’imbocco della Galleria Kennedy, lato via XIV Settembre, si assiste alla sosta vietata di numerosi veicoli privati, i cui conducenti presumibilmente si recano negli uffici e servizi nelle immediate vicinanze, anziché utilizzare l’adiacente parcheggio Sipa di via Ripa di Meana.
Tale situazione cagiona, oltre che manifesto nocumento al decoro, un grave problema di sicurezza stradale, ostacolando la circolazione dei mezzi privati e di trasporto pubblico e costituendo altresì intralcio all’eventuale passaggio in emergenza di mezzi di soccorso che, trovandosi a transitare nelle ore di maggior traffico (uscita scuole/uffici) troverebbero impedito il celere passaggio.
Lo scorso 25 novembre – riferisce il relatore – lo stesso consigliere Mencaglia ha chiesto via email al comandante della polizia municipale un tempestivo e continuativo intervento da parte degli agenti per intensificare i controlli e le sanzioni affinché le auto in sosta impropria venissero multate e/o rimosse, potendo altresì monitorare in tempo reale la situazione grazie alle telecamere poste proprio al centro della rotatoria.
Nonostante l’attività di controllo e sanzionatoria poste in essere dalla data della richiesta ad oggi, si assiste tuttora al perdurare della sosta vietata, che interessa soprattutto la rotatoria Miles Davis, ma che sporadicamente, soprattutto in presenza dei grandi eventi (Umbria Jazz), ha interessato anche la rotatoria Gil Evans.
Tale situazione – sostiene il consigliere non può più essere tollerata.
Ciò premesso, l’odg intende impegnare sindaco e giunta a valutare l’installazione, con urgenza, lungo il perimetro delle rotatorie agli imbocchi della galleria Kennedy (Miles Davis e Gil Evans) di dissuasori di sosta per impedire in maniera definitiva la sosta vietata e pericolosa dei veicoli.
La Comandante della polizia locale Nicoletta Caponi ha riferito che questo tema è ben noto tanto che i controlli da parte degli agenti sono continui e giornalieri. Purtroppo ciò non ha consentito di risolvere completamente il problema della sosta selvaggia nell’area.
Dal punto di vista tecnico, la comandante ha espresso un parere favorevole sulla proposta di Mencaglia, spiegando, tuttavia, che occorre valutare con attenzione le modalità con cui procedere all’installazione di dissuasori onde non pregiudicare il transito e le manovre degli autobus di grandi dimensioni che lì circolano. In ragione di ciò, in caso di approvazione dell’odg da parte del Consiglio comunale, l’intendimento degli uffici è di procedere con opportune misurazioni in loco al fine di verificare il tipo di manufatto (paletti o fioriere) da installare e con quali modalità: va precisato infatti che è ammissibile posizionare solamente strutture omologate e previste dal vigente codice della strada.
L’assessore con delega alla viabilità Luca Merli ha confermato che il problema esiste ed è piuttosto evidente visto che interessa uno snodo sostanziale della città. Come detto dalla comandante occorre capire ora quale strumento sia meglio utilizzare per dissuadere la sosta selvaggia senza ostacolare le manovre dei mezzi di grandi dimensioni e secondo modalità che consentano di raggiungere il risultato voluto.
Per il capogruppo IPP Fabrizio Croce lo spirito dell’odg è condivisibile trattandosi di un problema oggettivo soprattutto in occasione dei fine settimana o di eventi.
Peraltro l’area, anche nei pressi del dispensario e dell’ultimo tratto di via Ripa di Meana, è spesso soggetta alla sosta selvaggia come più volte segnalato dai cittadini.
Tuttavia Croce ha segnalato che in città si sta assistendo ad una sorta di “palettizzazione” della stessa, cosa che determina un forte impatto dal punto di vista estetico e materiale visto che i paletti sono per loro natura una soluzione irreversibile. Quindi Croce ha suggerito di valutare con attenzione la soluzione finale da assumere, magari alternando ai paletti delle fioriere o delle catenelle.
Per Michele Cesaro (FI) va chiarito che, come detto dalla comandante Caponi, è necessario applicare soluzioni per disincentivare la sosta scorretta che siano consentite dal codice della strada, evitando di posizionare manufatti non omologati che potrebbero esporre il Comune a risarcimenti di eventuali danni provocati all’utenza.
Cesaro ha comunque rivolto un invito agli uffici di dar corso, quanto prima, ad uno studio sull’area, magari tramite l’utilizzo di software, per capire se vi siano gli spazi adeguati per posizionare paletti o altri manufatti senza compromettere il passaggio in sicurezza degli autobus.
In replica finale l’assessore Merli ha riferito che, generalmente, l’Amministrazione propende per l’utilizzo delle fioriere, purché non siano facilmente rimovibili dal singolo utente, perché più gradevoli e meno impattanti rispetto ai paletti. Sono invece vietate dal codice della strada le catenelle in quanto potenzialmente di intralcio al transito dei pedoni. Merli ha comunque garantito che, a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio dell’atto, si procederà con gli studi tecnici necessari per adottare la soluzione migliore.