La III commissione consiliare permanente Urbanistica, presieduta da Cristiana Casaioli, ha ripreso l’esame dell’odg, presentato dai gruppi PD ed IPP sul tema “accessibilità e diritto allo studio-gratuita trasporto pubblico e mobilità notturna”.
Illustrando l’atto Francesco Zuccherini (Pd) ha spiegato che la mobilità fa parte, a pieno titolo, del sistema che deve rendere accessibile il diritto allo studio universitario, ossia la possibilità per tutti (anche chi ha una condizione economica svantaggiata) di proseguire gli studi fino ai livelli più alti.
Tutti gli istituti di alta formazione ricadono all’interno dell’ambito di competenza di Adisu, che, negli ultimi anni, ha aumentato servizi e attività, rappresentando sempre più il riferimento principale in materia di servizi rivolti agli studenti universitari. Tra i temi al centro dell’attenzione dell’agenzia rientra proprio la mobilità su cui anche l’università degli studi ha posto l’accento (es. abbonamento regionale a costo ridotto per gli studenti, mobilità notturna, ecc.) nell’ambito del “piano di azione per la sostenibilità di ateneo 2021-2023”.
Dopo aver richiamato le principali norme vigenti sull’argomento, Zuccherini ha ricordato che, da un questionario di valutazione su abitudini e consumi in merito agli spostamenti, diffuso tra gli studenti dalla Sinistra Universitaria-UdU Perugia, nell’a.a. 2018/2019, è emerso che quasi il 50% degli universitari ritengono la mancanza di un servizio di mobilità notturna il problema più importante del TPL urbano. I dati, relativi alle annualità 2016/2017, certificano, invece, la sottoscrizione di un numero limitato di abbonamenti da parte degli universitari: ciò nonostante il fatto che il 94,6 % degli studenti affermi la piena propensione all’acquisto di un abbonamento a prezzo agevolato.
Zuccherini ha riferito che tra gli strumenti più apprezzati dagli studenti vi è stato “Gimo”, servizio di mobilità notturna avviato in via sperimentale nel 2017 dopo pressanti richieste da parte della comunità studentesca, ma conclusosi nel 2018 senza che ne siano note le ragioni.
Ed ancora: a maggio del 2020 i rappresentanti degli studenti della Sinistra Universitaria – UDU Perugia in Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione e in Consiglio degli Studenti dell’Unipg, hanno presentato una mozione, approvata, in cui chiedevano l’attivazione di un abbonamento integrato per tutti i trasporti regionali, disponibile per gli studenti universitari al costo agevolato di 50 euro all’anno.
In altre Regioni italiane (es. in Puglia e Marche) – si legge poi nell’odg – le Agenzie per il diritto allo studio universitarie hanno iniziato a prevedere interventi per favorire la frequenza e la partecipazione alla vita universitaria attraverso il conferimento di contributi monetari finalizzati a sostenere i costi di trasporto; tuttavia, oltre all’eventuale conferimento di contributi economici, le Regioni e gli enti devono lavorare affinché il trasporto pubblico venga inserito a tutti gli effetti tra i servizi riservati agli studenti universitari.
Zuccherini ha poi posto l’accento sulla recente azione, realizzata da regione, Comune di Perugia ed Università in sinergia con le aziende trasportistiche che ha consentito di avviare una sperimentazione annuale per l’abbonamento agevolato in favore degli studenti dei due atenei. La proposta ha prodotto circa 12mila abbonamenti confermandosi un successo. Per questo per il futuro Zuccherini ha chiesto di implementare e perfezionare il sistema, anche alla luce della riproposizione da parte del Governo nazionale del bonus trasporti di 60 euro.
In relazione a questo contesto, pertanto, l’odg intende impegnare sindaco e giunta:
-a farsi promotore dell’inserimento, all’interno della tassa regionale per il diritto allo studio universitario, di un abbonamento annuale relativo al trasporto pubblico locale, valido in tutto il territorio della regione e rivolto a tutti gli studenti, specializzandi e dottorandi, regolarmente iscritti ad un corso di studi di uno dei cinque istituti di alta formazione presenti in Umbria
-a riattivare quanto prima un servizio di mobilità notturna, partendo dalla positiva sperimentazione attuata negli anni 2017 e 2018 grazie al supporto della Regione Umbria.
La Prof.ssa Alessia Flamini dell’Unipg ha ribadito l’intenzione dell’ateneo di sostenere l’abbonamento unico a costo agevolato. Anche la docente ha confermato i risultati positivi della proposta, con 12.300 abbonamenti sottoscritti, anche se nelle intenzioni si puntava a qualcosa di più. Tuttavia va evidenziato che l’iniziativa è partita in ritardo, ad ottobre, rispetto all’avvio dell’anno accademico; per questo, in caso di riproposizione, sarà necessario ripartire con modalità tempestive favorendo un’adesione semplice.
Il rappresentante degli studenti Mathias Cravero ha sottolineato che quella attuale è una situazione di sperimentazione “aperta” visto che permane la possibilità di sottoscrivere l’abbonamento ed è dunque probabile che i numeri, già ottimi, possano crescere ancora. La soluzione, secondo Cravero, è da considerarsi unica nel suo genere in Italia, visto che l’abbonamento a prezzi agevolati ha un orizzonte regionale. Ecco spiegata la ragione della positiva risposta degli studenti che ha portato a triplicare i numeri rispetto al passato (dai 3-400 agli oltre 1200 abbonamenti).
Per il rappresentante studentesco ciò ha consentito di liberare le strade da tante auto private ed è, quindi, un sistema da incentivare insieme al potenziamento del tpl in generale.
L’Ing. Riccardo Celi, in rappresentanza di Busitalia, ha detto di auspicare, come azienda privata che gestisce il servizio pubblico di trasporto, un aumento delle frequenze e dei servizi, anche perché ciò disincentiva l’utilizzo dell’auto privata.
Celi ha riferito che il pagamento del biglietto da parte dell’utenza rappresenta una quota fondamentale nell’ambito del contratto di servizio che è in vigore con i vari enti locali; qualora, pertanto, l’introito del biglietto dovesse venire meno, per la sostenibilità economica del sistema sarà necessario individuare un controvalore. Entrando nel dettaglio dell’abbonamento unico. Celi ha spiegato che la sperimentazione è stata appoggiata da Busitalia come forma di investimento, avendo determinato una certa risonanza mediatica a livello nazionale. Tuttavia in caso di proroga del servizio, quest’ultimo dovrà essere per l’azienda sostenibile economicamente con impatto che non potrà ricadere ulteriormente sulle casse di Busitalia.
L’Amministratore unico di Minimetrò Sandro Paiano ha riferito che tutte le iniziative, come quella in discussione, finalizzate ad implementare l’uso del mezzo sono ben accolte. Va detto infatti che tutte le misure “ordinarie” assunte dall’azienda nel tempo hanno portato risultati modesti rispetto alle potenzialità del sistema ed alle aspettative aziendali.
Essendo la Minimetrò una società a controllo pubblico, Paiano ha spiegato che qualunque iniziativa si dovesse intraprendere richiederà il via libera da parte del Comune, che è socio di riferimento e parte del contratto di servizio in essere,
L’A.U. ha poi riferito, in relazione alla sperimentazione in essere, che Minimetrò ha faticato un po’ per adeguare dal punto di vista tecnologico il sistema degli accessi. Si sta, dunque, ancora lavorando sugli adeguamenti, mentre fin qui sono state dotate tutte le stazioni di un’entrata ed uscita dedicate ai sottoscrittori dell’abbonamento agevolato.
La consigliera Cristiana Casaioli (Progetto Perugia), anche in rappresentanza del sindaco Romizi, ha riferito che il Comune di Perugia, consapevole dell’importanza del tema, ha messo in campo tutto il possibile per rendere effettivo il progetto dell’abbonamento per studenti a prezzo agevolato, in linea con quanto stabilito nel pums.
Sicuramente questa sperimentazione è stata realizzata un po’ in fretta ed a ridosso dell’inizio dell’anno accademico determinando risultati inferiori rispetto alle potenzialità massime, ma comunque positivi e con l’obiettivo di non perdere la “connessione” con il bonus-trasporti. Dunque un segnale preciso voluto da palazzo dei Priori.
Casaioli ha quindi evidenziato che la sperimentazione dovrà continuare, al fine di implementare ulteriormente l’uso del mezzo pubblico disincentivando quello privato.
Per fare tutto questo, tuttavia, vi sono due partite fondamentali: l’espletamento della gara regionale per il tpl e l’infrastrutturazione della città per aumentare le capacità di spostamento.
Tanto si sta facendo, ma molto passa per un cambio di cultura perché, a fronte di servizi più appetibili, spetta al cittadino scegliere di cambiare sistema di trasporto.
Alla fine dell’intervento Casaioli ha chiesto un rinvio al fine di poter audire altri ospiti, in primis l’assessore regionale ai trasporti.
Richiesta quest’ultima condivisa dal capogruppo FdI Michele Nannarone.
Replicando ai vari interventi Francesco Zuccherini ha ribadito che i dati sul numero di abbonamenti unici sottoscritti conferma la bontà della proposta che dovrà essere ulteriormente implementata ed estesa anche agli studenti degli altri istituti culturali cittadini, non rimanendo circoscritta alle sole università.
Dibattito rinviato alla prossima seduta per procedere con ulteriori audizioni.