Il Consiglio comunale, nella seduta del 7 febbraio, ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dalla consigliera Maria Cristina Morbello (M5S) e sottoscritto in commissione da Luca Valigi (Lega) su: “Interventi canile sanitario”.
Il canile sanitario – spiega Morbello – accoglie i cani “vaganti” recuperati sul territorio comunale, sottoponendoli all’identificazione, alla verifica dello stato di salute e, dopo 60 giorni, alla sterilizzazione. Il canile è raggiungibile attraverso una strada che dal paese di Collestrada scende al cimitero: tale via appare dissestata e pericolosa sia per le persone che per i gatti delle vicine colonie feline. In ragione dell’importanza della struttura per il territorio, pertanto, si chiede all’amministrazione di attivarsi, anche presso gli altri enti competenti, per installare un’adeguata segnaletica stradale con indicazione del canile; apporre un’adeguata cartellonistica con indicazione degli orari di apertura e del servizio di reperibilità per urgenze con recapiti; installare lungo la via d’accesso un’adeguata segnaletica per la presenza di animali in libertà, di pericolo e di limitazione della velocità; ripristinare il manto stradale della via che conduce al canile; installare un braccio elettrico all’ingresso sia per la sicurezza degli operatori sia per una migliore gestione degli ingressi; dotare la zona di telecamere di sicurezza; procedere quanto più rapidamente possibile al cambio di destinazione della nuova struttura realizzata (attualmente adibita a ricovero) affinché passi ad ambulatorio.
Il consigliere della Lega Luca Valigi, presidente della Consulta per il benessere degli animali, ha condiviso in pieno le richieste formulate da Morbello nell’odg, visto che sono rivolte ad una realtà molto importante come è il canile sanitario.
Valigi ha ringraziato Morbello per avergli consentito di sottoscrivere l’atto e per aver accolto in commissione l’emendamento da lui presentato, che prevede l’inserimento di un ulteriore impegno nel dispositivo secondo cui: “si chiede di procedere quanto più rapidamente possibile al cambio di destinazione della nuova struttura realizzata (ed attualmente adibita a ricovero) affinché passi ad ambulatorio”, nonché di poter sottoscrivere l’atto.