Il Pnrr – spiega Tizi – è una grande occasione per la Nazione e per ogni singolo Comune per vedere finanziati progetti su vari ambiti, dal sociale, al settore economico, alle infrastrutture.
L’Unione Europea ha messo paletti estremamente rigidi per tempistiche e parametri da rispettare nel contesto di realizzazione dei progetti stessi, che hanno messo a rischio l’attuazione dei progetti e le successive erogazioni da parte dell’U.E.
Entro giugno del 2026, in particolare, l’Italia, come tutti gli altri Paesi Ue che hanno attinto dal Recovery Fund, deve spendere tutte le risorse e rendicontare le spese, ma le continue incertezze operative, le modifiche in corso d’opera e i cambiamenti alla governance del Pnrr, apportati dal Governo nell’ultimo anno, hanno comportato consistenti ritardi nelle realizzazioni dei progetti in tutta Italia che potrebbero tramutarsi in perdite di risorse.
Le amministrazioni locali non possono essere lasciate all’oscuro rispetto alle opere definanziate, lasciate per diversi mesi senza sapere se il proprio progetto sarebbe rimasto nelle risorse del Pnrr o se finanziato in maniera diversa.
Poche settimane fa il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo decreto Pnrr che riscrive le coperture e ridefinisce le regole di gestione degli investimenti del Piano.
Tra i cambiamenti operativi per Comuni si riscontrano riduzione dei tempi di pagamento da parte delle amministrazioni centrali nei confronti dei soggetti attuatori, aumento della percentuale di anticipazione erogata per gli investimenti (dal 10% al 30%), ma anche una nuova disciplina delle azioni di recupero nel caso di omesso o incompleto conseguimento degli obiettivi PNRR con l’inserimento di clausole esplicite di responsabilità per i soggetti attuatori.
In relazione ai numerosi progetti in atto nel Comune di Perugia, Tizi chiede:
-quali sono i progetti finanziati con i fondi del Pnrr di cui il Comune di Perugia è soggetto attuatore e la quantificazione economica complessiva di detti progetti;
-se la manovra del Governo ha ridotto i fondi del Pnrr assegnati al Comune di Perugia;
-qualora i fondi fossero stati ridotti, quale comunicazione ha ricevuto questa Amministrazione relativamente al definanziamento dei progetti, se ha verificato i progetti dopo la comunicazione formale all’Unione Europea di luglio 2023;
-quali eventuali progetti rientrano nei fondi definanziati, come il comune di Perugia ritiene di poterli proseguire e dove reperirà i fondi per portarli a termine;
-quali lavori finanziati con sottomisure definanziate sono stati appaltati in questi mesi;
-quali iniziative l’amministrazione ha intrapreso per stigmatizzare/condannare questa manovra;
-lo stato di attuazione dei progetti e il rispetto delle tempistiche.
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L’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia ha precisato che Perugia non ha subito alcuna sottrazione di fondi e sta viaggiando in regola coi tempi imposti.
I progetti finanziati dal pnrr sono complessivamente 57 per un totale pari a 160 milioni cui si aggiungono le risorse del fondo opere indifferibili per 26 milioni ed 11 da altre fonti di finanziamento. I principali progetti finanziati sono: Pinqua 30 milioni (oltre 10 milioni tra cofinanziamenti e fondo opere indifferibili), rigenerazione asta Tevere (10 milioni pnrr +1 milioni fondo opere indifferibili), edilizia scolastica 9 milioni, trasformazione digitale 2,2 milioni, impianti sportivi 3,8 milioni, per la mobilità: ciclovie 3,5 milioni, nuovi autobus 8,5 milioni, Metrobus 86 milioni nel pnrr + ulteriori risorse (fondo opere indifferibili) per un totale di 111milioni. Gli interventi sul sociale sono finanziati per 3,1 milioni, per la mitigazione del rischio idrogeologico per 3 milioni.
La dotazione finanziaria per i progetti del Comune è rimasta invariata; ed infatti il d.lgs. del 2 marzo 2024 ha disposto la riconferma di tutti i finanziamenti facendo ricorso in alcuni casi (rigenerazione urbana e piccole opere) ad altri fondi dello Stato.
In merito alla tempistica, il monitoraggio dello stato di avanzamento delle opere è costante ed avviene tramite un gruppo di lavoro all’uopo costituito dalla giunta comunale.