Illustrando l’interrogazione urgente Sarah Bistocchi ha riferito che la Regione Umbria, a seguito di un accordo tra la stessa e l’Università degli Studi di Perugia, ha deliberato l’accorpamento tra le strutture complesse di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera di Perugia e quella di Terni.
Questo significa che se prima vi erano due strutture di Neurochirurgia complesse, una a Perugia e una a Terni, ora l’unica struttura complessa rimarrà quella di Terni, mentre quella del capoluogo umbro verrà ridimensionata a struttura semplice, perdendo così la propria autonomia locale a favore di una gestione interaziendale;
Effetto di tale provvedimento sarà quindi un netto ridimensionamento del ruolo e dell’operatività della sede perugina, in quanto è previsto che la sede principale del servizio sarà incardinata presso l’Azienda Ospedaliera ternana;
Tale decisione ha suscitato la forte preoccupazione che la struttura perugina, così ridimensionata, si trasformi in una sorta di pronto soccorso, dove svolgere solo le attività urgenti e non differibili, perdendo, in tal modo, i servizi di alta specializzazione che l’hanno da sempre caratterizzata.
In ragione di ciò i proponenti chiedono di sapere quali iniziative l’Amministrazione intenda intraprendere per far fronte alla situazione sopra descritta, in modo da tutelare la permanenza del servizio di Neurochirurgia presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia secondo gli standard e le competenze che gli erano proprie prima della decisione di accorpamento di cui alla presente interrogazione.
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Il vice sindaco Gianluca Tuteri ha spiegato che l’interesse dei cittadini era rispettato prima del provvedimento come lo è dopo.
Nel merito: il D.M. 70 stabilisce che per decidere quante unità operativa di un’attività specialistica possono sussistere su un territorio debbano essere valutati i volumi di attività, la numerosità della popolazione di riferimento e gli esiti di salute. Per l’Umbria, ciò significa che deve essere presente una sola struttura complessa di neurochirurgia.
Dal 7 marzo il dott. Conti, candidato ad assumere l’incarico di direttore della struttura complessa, ha iniziato a lavorare nella struttura di Perugia con due sedute operatorie settimanali. Quindi al momento a Perugia non sono state sottratte risorse, semmai l’esatto contrario.
Oltre che tutelare la qualità e quantità delle prestazioni, l’Amministrazione si è fatta carico anche del mantenimento dei livelli di lavoro degli operatori, all’uopo incontrati. Al momento ciò è confermato, ma c’è di più visto che il dott. Conti ha già chiesto di poter effettuare investimenti presso la struttura di Perugia per miglioramenti tecnologici.
Al momento l’obiettivo è di garantire le prestazioni per i cittadini di Perugia nella struttura di Perugia e per quelli di Terni a Terni. Sono in casi di particolare complessità, la struttura competente sarà quella di Terni avendo le strumentazioni necessarie.
Perugia non perderà, quindi, alcuna funzione rispetto al passato visto che la riforma riguarda esclusivamente l’individuazione della sede amministrativa che è stata indicata in Terni, ma non quella funzionale.
Oltre a ciò si sta sviluppando un accordo con la asl per svolgere attività ambulatoriali di neurochirurgia sul territorio.