Il Consiglio comunale ha approvato con 25 voti a favore l’ordine del giorno presentato dai consiglieri Massimo Pici e Francesco Vignaroli del gruppo Progetto Perugia su: “Dopo di Noi”.
Illustrando l’atto Pici ha ricordato che la legge n. 112 del 2016 (Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare) si pone l’obiettivo di garantire la massima autonomia e indipendenza delle persone con disabilità, consentendo loro di continuare a vivere autonomamente anche quando i genitori non possono più occuparsene, in contesti il più possibile simili alla casa familiare o avviando processi di deistituzionalizzazione. Dal punto di vista legislativo e della programmazione degli interventi, la materia è di competenza esclusiva delle Regioni, che, pertanto, definiscono gli indirizzi programmatori propedeutici all’erogazione delle risorse per realizzare gli interventi sul territorio. L’attuazione concreta degli interventi e dei servizi è invece di competenza dei Comuni.
Nel panorama nazionale, in base all’odg, spicca l’esempio dell’Emilia Romagna che, nel 2021, ha avviato ben 1.246 progetti di vita per persone con disabilità, mentre nel 2022 ha stanziato circa 6 milioni allo scopo di programmare gli interventi per il Dopo di noi.
Per quanto riguarda l’Umbria, in occasione della seduta della giunta regionale del 15 giugno 2022, è stata adottata una deliberazione riguardante la “Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Percorsi e norme per la promozione della vita indipendente e dell’inclusione nella società delle persone con disabilità – Istituzione di un Tavolo di coordinamento in materia di disabilità”.
Alla luce di quanto sopra esposto, con l’odg i due consiglieri hanno proposto di impegnare l’amministrazione:
-a dare la sua disponibilità a sedersi al tavolo di coordinamento;
-a sollecitare la Regione a convocare prima possibile il tavolo e a fare il punto della situazione; -a prendere informazioni e a seguire l’esempio del Comune di Reggio Emilia e/o di Bologna, magari anche instaurando un rapporto di collaborazione, al fine di mettere in piedi anche in Umbria un progetto di vita indipendente solido e duraturo per ciascuna delle persone con disabilità.
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L’assessore alle politiche sociali Edi Cicchi ha riferito che da 4 anni il Comune di Perugia sta lavorando su questo tema, importante perché è rivolto alle famiglie non soltanto nella fase del durante, ma soprattutto del dopo.
L’assessore, nel ricordare che la legge sull’argomento è piuttosto recente (2016), ha sottolineato che quello attuale è un momento favorevole per proseguire lungo il percorso intrapreso. Non a caso tutte le risorse trasferite al Comune di Perugia dal Governo tramite la regione sono state puntualmente impiegate per 54 progetti, tutti partecipati, personalizzati e globali.
Pur essendo emerse difficoltà burocratiche legate alla rendicontazione, posta in capo per legge direttamente alle famiglie, il Comune di Perugia è riuscito a impiegare tutte le risorse spettanti e, nel piano per la non autosufficienza, ha operato affinché i progetti del Dopo di noi non terminassero. Ciò perché, quando una famiglia sceglie di dare ai propri figli disabili l’opportunità di vivere una vita autonoma, non è poi pensabile di farla tornare indietro.
Dal punto di vista generale, Cicchi ha definito il progetto del Dopo di noi una misura complessa ed innovativa che, all’inizio, le famiglie hanno avuto qualche diffidenza ad accettare, proprio perché punta a lasciare i figli alla cura di altre persone.
Ora tale diffidenza si sta progressivamente superando, tanto è vero che nel secondo avviso per l’accesso ai progetti del Dopo di noi le domande sono notevolmente aumentate, segno che la consapevolezza sulla bontà della misura è cresciuta.
Tenuto conto del fatto che molte persone coinvolte nel Dopo di noi hanno difficoltà importanti, l’assessore ha sostenuto che, in prospettiva futura, si dovranno ipotizzare nuovi servizi all’interno di questa misura, soprattutto di tipo residenziale, disciplinati da appositi decreti attuativi della legge quadro.
La consigliera Elena Ranfa (PD) ha preannunciato un voto a favore dell’atto condividendone i contenuti e le richieste di impegno finali. Ha poi espresso soddisfazione per il dibattito sull’odg intervenuto in commissione, perché ha consentito di conoscere il punto di vista dei diretti interessati e di valutare alcune misure adottate in altre città (es. registro condiviso che raccolga le volontà dei disabili, ecc.).
Per Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) l’odg è estremamente importante perché un’Amministrazione si deve chiedere come aiutare le famiglie ove sono presenti figli con disabilità. Questo supporto, in particolare, deve essere garantito soprattutto quando i genitori non ci saranno più e, dunque, nella fase del “dopo”.
Casaioli ha espresso quindi favore affinché il Comune di Perugia sia presente al tavolo di coordinamento, luogo deputato per valutare le situazioni ed individuare, di conseguenza, le soluzioni più adatte per supportare famiglie e disabili.