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A Palazzo della Penna tributo a Tina Modotti: oltre 200 immagini per un viaggio unico attraverso l’opera e la vita di una figura straordinaria
In mostra a Perugia scatti anche inediti, numerosi documenti e oggetti rari che compongono un ritratto denso e ricchissimo
Fino al 12 aprile 2026 la città di Perugia ospita a Palazzo della Penna – Centro per le Arti Contemporanee la mostra monografica “Tina Modotti. L’opera”, promossa dal Comune di Perugia in collaborazione con CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino e Cinemazero di Pordenone, che custodisce l’archivio Modotti più ampio al mondo, e con il gestore dei servizi per il pubblico e delle attività di valorizzazione del circuito museale comunale, Le Macchine Celibi soc. Coop.
Fortemente voluta dalla sindaca Vittoria Ferdinandi e dall’assessore alle politiche culturali Marco Pierini, la mostra si presenta come l’esito di un viaggio alla scoperta di un’artista che sviluppò uno stile unico, caratterizzato da sperimentazione e una forte sensibilità sociale, denso di immagini, documenti, video e oggetti personali che ricostruiscono ed evocano il lavoro e la vita di una delle più emblematiche fotografe del Novecento.
L’esposizione “Tina Modotti. L’opera”, curata da Riccardo Costantini, nasce da uno straordinario progetto di ricerca, frutto di decenni di viaggi, contatti e scoperte in vari luoghi del mondo, seguendo la vita errante della fotografa, che approda a Palazzo della Penna dove viene offerta ai visitatori un’esperienza unica, emozionante ed estremamente ricca, che può contare anche su alcuni scatti inediti, frutto delle ultime ricerche svolte dello stesso curatore, in Messico e negli Stati Uniti.

Assunta Adelaide Luigia Saltarini Modotti, detta Tina (1896-1942) è stata una figura poliedrica – attrice, modella, attivista, autrice di saggi, pittrice e fotografa – la cui vista si intreccia con la storia politica e culturale del Novecento, e le cui vicende di vita hanno spesso fatto dimenticare la sua opera e le sue eccelse capacità artistiche.
In mostra oltre 200 immagini che raccontano l’intensa attività di questa grande fotografa, moltissimi documenti rari, video e audio, e la possibilità di poter ammirare la macchina fotografica che usava all’epoca e alcuni oggetti personali appartenuti a Tina Modotti, come la sua preziosa borsa “istoriata” da viaggio. Tutto questo fa della mostra perugina il ritratto più completo, mai offerto prima in Italia, di quella che è stata definita “la più famosa artista sconosciuta del 20° secolo”.
Dalle prime esperienze a Hollywood, dove recita in film muti e si avvicina alla fotografia grazie a Edward Weston, fino alla maturità artistica in Messico, Modotti sviluppa il suo stile unico di “fotografie oneste”, libere da virtuosismi, attente all’immediatezza e alla sperimentazione. Le sue immagini raccontano la bellezza e la dignità del lavoro, la condizione femminile, le contraddizioni del progresso e il fervore politico di un’epoca segnata da grandi trasformazioni.

Tra i nuclei più significativi, spiccano gli scatti dedicati alle donne di Tehuantepec (1929), testimonianza dell’impegno sociale e antropologico, nonché di profonda attualità in una mostra che, fin dal manifesto scelto per raccontarla in sintesi, parla con grande attualità della dignità delle donne, della loro nobiltà, della loro capacità di essere protagoniste, o nella storia (con l’attivismo politico) o nella società (lavoratrici ma al contempo madri).
Una sezione speciale ricostruisce la prima e unica esposizione realizzata da Modotti nel 1929, offrendo una chiave di lettura unica sulla sua poetica, ricostruendo – in un atto di rispetto commovente, accompagnato da rare musiche d’epoca – una “mostra nella mostra”, come l’aveva immaginata allora la stessa Tina.
La mostra di Palazzo della Penna non è solo una retrospettiva: è un percorso documentale e sensoriale, arricchito da materiali inediti, riviste, video e ritagli di quotidiani.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore.
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“La mostra dedicata Tina Modotti al primo piano di Palazzo della Penna – ha detto Marco Pierini, vicesindaco del Comune di Perugia con delega alle politiche culturali in occasione della conferenza stampa del 18 dicembre -, insieme alla personale di Gianni Moretti al piano zero, chiude un 2025 eccezionale per il nostro Centro per le arti contemporanee. In un anno, infatti, sono state organizzate ben nove mostre. Avevamo già annunciato che la collaborazione con Camera, con cui abbiamo già offerto alla città la mostra su Dorothea Lange andata oltre ogni nostra aspettativa in termini di presenze, sarebbe continuata. Ora, quindi, proseguiamo sullo stesso solco accendendo i riflettori su un’altra grande fotografa e proponendo un’esposizione particolarmente ampia, che include anche inediti e oggetti capaci di raccontare a 360 gradi una figura poliedrica come poche, che è stata, oltre che fotografa, anche attrice, poetessa, traduttrice e attivista politica”. La mostra racchiude “un terzo della sua produzione, compresa una ricostruzione dell’unica mostra realizzata in vita nel 1929. Non mancano le ultime scoperte perché il compito di un museo è anche quello di favorire, promuovere e raccontare la ricerca”.
Il curatore Riccardo Costantini così ha spiegare il senso dell’esposizione: “C’è ancora una forte necessità di dare cittadinanza a Tina Modotti. E’ stata praticamente un’apolide, che ha vissuto in otto Paesi diversi nei momenti più ‘caldi’ del Novecento e che ancora non ha un posto di rilievo nella storia dell’arte. L’intento di questa mostra è far sì che appartenga al pubblico e non sia derubricata solo come compagna di personaggi anche celebri, l’aspetto che da sempre si racconta di più perché finora buona parte della sua produzione è rimasta sconosciuta. La proposta a Palazzo della Penna è frutto di 30 anni di ricerca e presenta una buona parte delle circa 600 foto da lei scattate nell’arco di otto anni, prima di abbandonare completamente la macchina fotografica”.
Carlo Spinelli, segretario generale di Camera, ha espresso il ringraziamento della fondazione nei confronti dell’amministrazione perugina precisando che “la proposta della mostra su Tina Modotti è nata come naturale prosecuzione di quanto fatto in precedenza per Dorothea Lange. Siamo convinti che la produzione dei ‘grandi’, anche se risalente a cento anni fa, vada proposta per la sua capacità di parlare dell’oggi e del contemporaneo”.
Informazioni:
Palazzo della Penna – Centro per le arti contemporanee (Via Podiani, 11 – Perugia)
Orario di apertura: martedì – domenica: 10.00-18.00 (chiuso tutti i lunedì, chiuso il 25 dicembre e il 1° gennaio)
075 3745273 – +39 389 1116152
info.perugia@lemacchinecelibi.coop
Tariffa di ingresso (museo + mostre): intero € 10.00.
Per riduzioni e gratuità consultare il sito www.turismo.comune.perugia.it























