Personale di Gianni Moretti a Palazzo della Penna

Il primo anno espositivo del piano zero del Centro per le arti contemporanee chiude con “Simile a un riverbero”. Tra le opere di maggiore impatto dell’artista di origini perugine c’è “Anna, monumento all’attenzione”

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18 dicembre 2025
- Redazione
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Palazzo della Penna – Centro per le Arti Contemporanee chiude il primo anno espositivo del piano zero con la mostra di Gianni Moretti – Simile a un riverbero, che inaugura giovedì 18 dicembre per accompagnarci durante tutto il periodo delle festività fino alla conclusione prevista per il 18 gennaio 2026.

 

Già presente con le sue opere in esposizioni collettive (ricordiamo nel 2013 Tell mum everithing is ok e nel 2017 e 2018 Art Monters), Gianni Moretti ritorna a Palazzo della Penna con una personale, attraverso la quale offre al visitatore una selezione di progetti e opere realizzati tra 2009 e 2025. Questi anni di ricerca sono focalizzati sulla relazione tra corpo e memoria, inizialmente in un’esplorazione più personale e intima delle dinamiche sociali, seguita da un approfondimento delle pratiche di arte relazionale e, parallelamente, da una riflessione sul concetto di monumento e anti-monumento.

 

La mostra, il cui allestimento è stato pensato e realizzato appositamente dall’artista, si presenta dunque come una “restituzione” che Moretti fa del proprio lavoro attraverso dieci interventi nati in questi sedici anni, che siano stati realizzati o rimasti sotto forma di progetto, confluiti in un’installazione in grado di mettere in dialogo lo spazio circostante con il materiale esposto. A questi si aggiunge un undicesimo progetto inedito, in forma di studio, che Gianni Moretti ha voluto immaginare proprio per la città di Perugia e del quale non anticipa nulla lasciando che il visitatore lo scopra a fine percorso.

 

In ognuno di questi lavori l’artista ha sentito e tradotto il corpo del fruitore come una cassa di risonanza, un luogo di riverbero in cui l’opera riecheggia e si moltiplica. È da questa riflessione che la mostra prende il titolo Simile a un riverbero, in cui la parola simile pone la dimensione collettiva e quella più privata e personale in un dialogo costante e circolare. Questa dinamica, presente nel lavoro di Moretti, si concretizza nel rispetto e nell’ascolto del corpo dell’Altro, al quale chiede tempo e attenzione.

 

GIANNI MORETTI: (Perugia, 1978), vive e lavora Milano. Artista visivo con all’attivo mostre e residenze artistiche in Italia e all’estero e docente all’Accademia di Belle Arti L’Aquila. Uno dei filoni principali della sua ricerca verte sulla decostruzione e ricontestualizzazione delle forme del monumento pubblico.

È Accademico di Merito dell’Accademia di Belle Arti di Perugia e Fellow di Civitella Ranieri Foundation (New York). I suoi lavori sono presenti in collezioni private e pubbliche: Palazzo Poggi, Bologna; Museo d’Arte Contemporanea, Lissone; Museo MAR, Ravenna; Museo della Resistenza, Stazzema (LU); Museo dell’Accademia di Belle Arti.

 

Focus su “Anna – Monumento all’Attenzione (promessa)”

 

Anna – Monumento all’Attenzione, uno dei lavori presentati all’interno della mostra Simile a un riverbero, è un intervento di arte ambientale partecipato, aperto e inclusivo, ed è dedicato ad Anna Pardini, la più giovane vittima dell’eccidio avvenuto a Sant’Anna di Stazzema il 12 agosto 1944. Questo monumento, inaugurato il 25 Aprile 2018, è tutt’ora in corso d’opera e si sviluppa lungo la mulattiera che da Sant’Anna conduce a Valdicastello Carducci.

 

Anna – Monumento all’Attenzione non si impone alla vista: va cercato, curato e riportato alla luce, come la memoria stessa. È composto da 26.919 elementi, ognuno dei quali rimanda alla forma di un cardo e simboleggia un giorno non vissuto della vita di Anna Pardini, dal momento della sua morte al giorno dell’inaugurazione del monumento stesso, ed è mantenuto in vita da tutte/i coloro che vorranno partecipare alla sua costruzione.

 

In che modo può avvenire questa partecipazione?

 

Piantando nel terreno della mulattiera uno dei cardi di cui il monumento è composto; la partecipazione alla sua costruzione è libera e gratuita.

 

Anna – Monumento all’Attenzione è nato da due necessità: ricordare e riparare, su un piano simbolico, quello che l’eccidio nazifascista ha distrutto. È un monumento che desidera porre il suo osservatore nella condizione di immaginare il percorso di vita espropriato di Anna, come di tutte le altre vittime.

 

Il monumento così immaginato è in grado di cambiare il proprio statuto, accompagnando il fruitore da una condizione di osservazione a una di immaginazione e partecipazione attiva, consapevole e attenta.

 

L’attenzione è un processo cognitivo che richiede alcune condizioni specifiche, tra queste il fatto che il soggetto viva uno stato di prossimità e di misurabilità con l’oggetto al quale presta attenzione, senza che questo venga percepito come distante, pericoloso o fuori dalla propria scala.

 

Anna – Monumento all’Attenzione (promessa), installazione presentata all’interno della sala d’Apollo e visitabile fino al 21.12.25, è parte integrante e fondamentale del monumento di cui sopra. Ho immaginato la possibilità del monumento di allontanarsi temporaneamente dal territorio di Sant’Anna di Stazzema per tornarvi in altra forma e con un’altra energia. Questa installazione è pensata per diversi luoghi, creando ogni volta un dialogo specifico con lo spazio ospitante. L’installazione che vedete è composta da circa 700 cardi. Gli elementi che formano il monumento sono stati poggiati sul pavimento, disposti secondo dei cerchi concentrici che ricordano il movimento di un mandala. L’installazione così concepita è una forma destinata alla disgregazione, in cui gli elementi a terra sono solo lasciati in deposito temporaneo presso questo luogo.

 

Chiunque potrà prendere uno dei cardi, ma questa scelta implica una promessa: entro un anno dovrà andare a Sant’Anna di Stazzema per piantarlo nel terreno lungo la mulattiera per la quale è stato realizzato.

 

Gianni Moretti

Anna – Monumento all’Attenzione

Responsabile del progetto: Luigi Ficacci

Prodotto e realizzato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara nell’ambito del PAC Piano Arte Contemporanea 2016 del MiC Ministero della Cultura (ex MiBACT).

In collaborazione con: Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema, Museo Storico di Sant’Anna di Stazzema, Associazione Martiri di Sant’Anna, Comune di Stazzema, Comune di Camaiore, Comune di Pietrasanta.

Supporto tecnico: Giovanardi s.p.a.  

anna-monumentoallattenzione.net

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