3^ commissione: approvata la pratica sul comparto CE di Villa Pitignano

Acquisite alcune aree per dar corso agli interventi pnrr

date
09 ottobre 2025
- Redazione
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La III commissione consiliare urbanistica nel corso della seduta di giovedì 9 ottobre ha approvato all’unanimità la proposta per il Consiglio Comunale n. 6142 del 26/09/2025 avente come oggetto: Comparto edificatorio CE 56 sito in Perugia Loc. Villa Pitignano. Provvedimenti.

Illustrando l’atto il dirigente Vincenzo Tintori ha riferito che con istanza del 2008 Ater ha presentato richiesta di permesso di costruire avente ad oggetto il comparto edificatorio “CE 56 – Legge Regionale 28 novembre 2003 n° 23, POA 2006 – Costruzione edificio di civile abitazione per la realizzazione di n. 20 alloggi a canone concordato in unico organismo edilizio come definito dall’art. 127 bis delle norme tecniche di attuazione del P.R.G.”, immobile sito in PERUGIA, Loc. Villa Pitignano.

Con atto del 2009 l’ATER si è obbligata alla cessione di alcuni terreni ed alla eventuale cessione, qualora il Comune di Perugia lo richieda, di altri, nonché infine alla costituzione di servitù reale e perpetua ad uso pubblico su ulteriori terreni.

Il permesso di costruire è stato rilasciato nel 2009, mentre nel 2011 è stato prodotto il certificato di collaudo tecnico amministrativo parziale delle opere stradali relative ad una particella.

Nell’atto si ricorda che nel 2021 stato approvato, tra l’altro, lo studio di fattibilità relativo a “rigenerazione e ricucitura dei percorsi in prossimità dei centri abitati di Ponte Pattoli –Ponte San Giovanni. nel 2023; in seguito è stato approvato il progetto, finanziato nel pnrr, per il recupero e riqualificazione del percorso Ponte Pattoli – Ponte San Giovanni.

Per poter concretizzare le finalità prima indicate e quindi realizzare come da progetto approvato le infrastrutture di collegamento tra il percorso che si sviluppa lungo il fiume Tevere con il centro abitato di Villa Pitignano, appare opportuno per l’Amministrazione Comunale, per ragioni di pubblico interesse, avvalersi della facoltà prevista nell’atto unilaterale d’obbligo assunto da Ater nel 2009.

Con questo atto dunque si stabilisce:

-di acquisire gratuitamente ai fini della realizzazione delle opere del Progetto di Rigenerazione Urbana alcune particelle, nonché di costituire una servitù reale e perpetua ad uso pubblico in favore del Comune di Perugia su alcune aree destinate a verde e parcheggio.

Il consigliere Leonardo Varasano (Progetto Perugia) ha fatto rilevare che sarebbe stata utile la presenza in commissione anche dell’assessora al bilancio Alessandra Sartore, poiché, trattandosi di un’acquisizione di un piazzale, pur se a titolo gratuito, ciò implica potenziali spese per la manutenzione e gestione future. Varasano, visti i problemi emersi nel tempo nei casi di acquisizione, ha chiesto di sapere perché si sia deciso di acquisire al patrimonio il piazzale visto che se ne poteva fare a meno, e se vi sia copertura economica di prospettiva.

Il consigliere Stefano Nuzzo (M5S) ha parlato di atto dovuto e necessario. Tuttavia ha concordato con le riflessioni espresse da Varasano, trattandosi di un processo, quello delle acquisizioni di strade ecc., che andrebbe esteso alle numerose lottizzazioni (almeno 30) presenti nel Comune di Perugia e mai chiuse.

Su questo Nuzzo ha rivolto un invito a mettere mano alla materia per evitare che molte strade rimangano “fantasma”.

La seconda riflessione è legata all’area oggetto di intervento, dove oggi – ha detto – per scelte miopi della politica nel passato si sono prodotte importanti criticità dal punto di vista urbano e sociale (es. decisione di realizzare un asilo nido in una struttura nata come centro commerciale).

L’assessore David Grohmann, intervenendo sulla pratica, ha spiegato che l’atto è stato approfondito in giunta proprio per capire le implicazioni connesse all’acquisizione, perché l’aggiunta di beni al patrimonio determina nel tempo un aumento delle spese correnti per la manutenzione. In questa particolare situazione si è ritrovato un punto di equilibrio per la necessità di raggiungere un target previsto dal pnrr.

Rispondendo all’invito di Nuzzo, Grohmann ha spiegato che, pur essendo condivisibile intraprendere un percorso per sanare le aree “grigie” rimaste, l’eventuale acquisizione confligge con quelle che al momento sono le possibilità economiche dell’ente.

L’assessore ha riferito che, finché saranno aperti i progetti legati al pnrr, il Comune non sarà in grado di intraprendere iniziative di questa portata, pur essendo auspicabile sanare la situazione.

Per la consigliera Margherita Scoccia il percorso di acquisizione contenuto nella pratica è legato necessariamente alle progettualità finanziate nel pnrr, come accaduto altrove (es. Ponte San Giovanni), in mancanza della quale i lavori non potrebbero essere portati a termine.

E’ vero che le acquisizioni determineranno oneri e costi da sostenere, ma è altrettanto vero che dal punto di vista dello sviluppo territoriale e dei vantaggi economici che i progetti pnrr comporteranno, ciò consente di effettuare un bilancio complessivo spalmato sul lungo periodo.

Sul tema delle lottizzazioni ancora in essere, risalenti soprattutto al periodo del 2010, Scoccia ha ricordato che esse hanno avuto termine legale dopo 10 anni (2020 circa): tutti i completamenti, pertanto, sono pervenuti presso l’ufficio urbanistico evidenziando la presenza di criticità perché i costi non sono più sufficienti per portarli a termine. E’ importante però continuare con un principio che era stato adottato per le nuove lottizzazioni, ossia individuare, in sede di convenzioni con i privati, prima la realizzazione delle opere di urbanizzazione e poi le opere private, evitando il ripetersi dei problemi del passato.

Il consigliere Leonardo Varasano, riprendendo la parola, ha rivolto l’invito, prima di procedere con nuove acquisizioni, di affrontare quelle pregresse, soprattutto le più complesse.

Visto che il bilancio lo consente, si può quindi valutare un programma di “rientro” progressivo.

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