Allerta meteo codice giallo per giovedì 30 ottobre
Allerta meteo codice giallo per giovedì 30 ottobre
“Il 31 ottobre 2025 ricorre il 25° anniversario dall’approvazione della Risoluzione 1325 – spiega l’assessora alle politiche sociali del Comune di Perugia Costanza Spera – con la quale, per la prima volta nella storia, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite riconosce che le donne sono le prime e più gravate vittime delle guerre. Sono loro, infatti, a subire, le maggiori conseguenze dei conflitti armati in termini di impatto fisico, psichico, sociale ed economico, ma sono anche le persone che vengono meno coinvolte nei tavoli istituzionali dedicati ai processi di peace keeping e peace building. Per queste ragioni la risoluzione, che certifica che donne, pace e sicurezza rappresentano componenti strettamente collegate tra loro, ha rappresentato un input importante per i governi anche sul livello locale”.
A distanza di 25 anni, la situazione internazionale appare oggi ancora più complessa di quella che ispirò la Risoluzione e l’Agenda Women, Peace and Security che le fa da corollario: le donne continuano ad essere oggetto di violenza, private dei propri diritti fondamentali, relegate a ruolo di vittime, escluse dai tavoli di negoziazione ed esautorate dalle sedi decisionali. Senza possibilità di diventare protagoniste di processi di cambiamento
In considerazione di ciò ed in occasione della ricorrenza il Coordinamento delle donne mediatrici, in collaborazione con l’associazione culturale Fidem ed il Comune di Perugia, organizza per la giornata del 31 ottobre alle 18 un flash mob in piazza IV novembre dal titolo “Una danza di pace contro lo stupro quale arma di guerra”.
Il flash mob “Danza di Pace”, aperto alla cittadinanza, si pone come gesto pubblico e condiviso per celebrare la libertà dei corpi e la partecipazione delle donne alla costruzione della pace, riconoscendo la dimensione locale come spazio in cui le eco dei conflitti internazionali trovano ricadute concrete nelle relazioni sociali.
L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa, tenutasi mercoledì 29 ottobre nella sala Rossa di palazzo dei Priori.
Presenti l’assessora alle politiche sociali Costanza Spera e Manuela Vena coordinatrice rete delle donne mediatrici. Durante l’incontro ha portato il suo saluto anche la sindaca Vittoria Ferdinandi.
“Visto la complessità del contesto mondiale abbiamo deciso – continua l’assessora Costanza Spera – di rispondere convintamente all’invito che di Fidem e società civile per celebrare al meglio i 25 anni dalla risoluzione, ma anche per fare un punto della situazione rispetto a quelli che possono essere i piani d’azione e d’intervento che, insieme alla società civile, possiamo mettere in campo anche all’interno delle Amministrazioni locali. E’ necessario tenere alta e viva l’attenzione su questo tema, soprattutto pensando agli stupri etnici che ancora oggi, purtroppo, nel mondo continuano a verificarsi e contrastare l’idea che le guerre debbano colpire soprattutto le donne.
Per questo vogliamo mandare un messaggio di pace e solidarietà, ma anche di coprogettazione, insieme alla società civile ed a tutti gli organismi competenti, per mettere in campo azioni concrete che possano segnare un passo chiaro su questo tema per dire no a tutte le guerre e per costruire una pace giusta e condivisa in cui le donne abbiano un protagonismo diretto”.
L’Italia, in questi 25 anni – ricorda Manuela Vena – non è stata con le mani in mano: da anni presso la Farnesina istituzioni e organizzazioni del Terzo Settore aggiornano il Piano d’Azione Nazionale su Donne, Pace e Sicurezza. È giunto il momento di farlo conoscere, promuoverlo e valorizzarlo a livello locale: l’obiettivo è affermare e attuare una prospettiva di genere con il contributo dell’unico soggetto preposto alla tutela dei diritti umani: la società civile organizzata.
In questo quadro Perugia diventa teatro di una celebrazione che intende posizionare le donne ed il loro ruolo come protagonisti dei processi di mediazione dei conflitti riconoscendo che il loro contributo è essenziale per la costruzione di una pace duratura.
La rete delle Donne in Mediazione per una pace duratura (DIM) in collaborazione con l’Associazione Culturale FIDEM promuove una riflessione pubblica su questi temi.
Due i momenti previsti, ossia una conferenza (in data ancora da definire) sul “XXV anniversario della Risoluzione 1325/2000. Il ruolo delle Donne nella mediazione dei conflitti per una pace duratura” ed un Flash mob “Una danza di pace contro lo stupro quale arma di guerra”.
Quest’ultimo è in programma venerdì 31 ottobre alle 18.00 in piazza IV Novembre.
Gruppi formali e informali, associazioni attive sul territorio, organizzazioni attive per la tutela dei diritti umani e dei diritti di genere nella fattispecie daranno vita, ad una performance corale che intende esporre il corpo delle donne come strumento di comunicazione, dialogo, che celebra la libertà di movimento e di pensiero contro la segregazione negli attuali e numerosi territori di guerra. Un atto di liberazione e solidarietà che dalla terra di Francesco d’Assisi punta a raggiungere ogni latitudine.







