Si è svolta questo pomeriggio, 3 luglio, nella sala del Consiglio comunale la cerimonia di consegna del baiocco d’oro a Giuseppe Consalvi.
Presenti all’incontro il sindaco Andrea Romizi, gli assessori ed i consiglieri comunali, il giornalista Sandro Allegrini promotore dell’iniziativa.
Aprendo la cerimonia l’assessore Leonardo Varasano ha spiegato che si è deciso di assegnare a Consalvi il massimo riconoscimento della città di Perugia trattandosi di una persona che, come prevede il relativo regolamento, ha saputo onorare la città con il suo operato. Un personaggio dal profilo straordinario come ben rappresentato da libro di Sandro Allegrini a lui dedicato. “Consalvi è stato molte cose, ma soprattutto è stato sempre protagonista di una vita fuori dell’ordinario grazie ad un carattere straordinariamente tenace. Ovunque si è cimentato, infatti, lo ha fatto con profitto: nel mondo del motociclismo, partendo da una passione, ha saputo trasformarla in una professione portando il nome della nostra città in giro per l’Italia ed il mondo. Dopo lo stop alle gare, ha primeggiato nel mondo del lavoro grazie ad un’attività di successo di cui ancora oggi si vedono i frutti. Vogliamo quindi esprimere la nostra gratitudine a Giuseppe Consalvi, persona che rappresenta un esempio per tanti ed, in particolare, per le giovani generazioni. Un esempio di cui, nei tempi moderni, si sente un gran bisogno”.
A narrare i tratti salienti della vita di Consalvi è stato il giornalista e scrittore Sandro Allegrini, autore del libro “una vita a tutto gas” dedicato alla sua biografia. Un volume – ha detto – che premia il lavoro svolto da Consalvi per tutto il corso della vita superando le difficoltà grazie all’impegno ed al sacrificio. “Insomma si può ben dire che Consalvi è il prototipo del perugino che si dà da fare e che non si tira mai indietro”.
Proseguendo nel racconto Allegrini ha parlato di “Una storia esemplare”: di umili origini, ma di forte sentire, Consalvi affronta la vita con grinta, mettendo a frutto un carattere deciso e una spiccata vocazione al fare. La sua università è stata la scuola della vita. Si trattasse di mettersi in gioco con generosa disponibilità o imparare un mestiere (anzi, tanti) dimostrando rara versatilità e attitudine al lavoro. La spiccata vocazione per la meccanica lo mette a contatto col mondo delle corse e dei motori. Da qui la sua irrefrenabile ascesa nel mondo del motociclismo, in una carriera punteggiata da successi, conseguiti con spirito di sacrificio e con la tenacia di chi non intende arrendersi mai. Anche al termine del suo impegno sportivo, con esiti di sicuro interesse in campionati nazionali e internazionali, con la rinuncia al posto fisso, Peppino non si ferma.
Inizia infatti una corsa in veste di imprenditore, affermandosi, con la fondazione della Cosmos, nel campo dell’impiantistica e manutenzione elettrica che gli è particolarmente congeniale. Coinvolge in questo lavoro la moglie Franca e i figli Cristina e Francesco, che lo sostengono sul piano affettivo e lo affiancano validamente in ruoli professionali. Fino a meritare un profilo elevato e conseguire notevole stima in un settore ad alta specializzazione”.
“Una vita a tutto gas” è il libro di Allegrini che ne racconta la vicenda umana e professionale. Senza mai trascurare gli affetti e l’amicizia.
“Valori non negoziabili, sempre al centro dell’esistenza di Peppino. Che ci ricorda come si possa sempre guardare avanti, facendo tesoro della lezione di ieri. Puntando al conseguimento di traguardi di rango. Perché – come si dice – ‘gli esami non finiscono mai’. Ed è bello consegnare il testimone alle giovani generazioni. Che ne proseguiranno la missione”.
Grande campione di motociclismo – ricorda Allegrini – Consalvi nel 1967 conquistò il titolo di Campione assoluto del Centro-Sud. Vincitore di infiniti premi, partecipò anche alla prova di Campionato del mondo a Monza con una moto Yamaha 350.
Il presidente del Consiglio comunale Nilo Arcudi ha evidenziato che l’iniziativa di premiare Consalvi nella sede consiliare è stata accolta di buon grado da tutti a conferma della validità di una persona che ha dimostrato come con l’impegno ed il lavoro si possa vivere un’esistenza straordinaria.
E’ quindi giusto che tutto questo venga celebrato nella massima assise cittadina.
A consegnare il baiocco d’oro è stato il sindaco Andrea Romizi che ha letto la pergamena riportante la motivazione del riconoscimento: “Giuseppe Consalvi è stato per oltre un ventennio dipendente tecnico del Comune di Perugia. In veste di corridore motociclista ha portato in Italia e nel Mondo il nome della nostra Città. Anche al termine del suo impegno sportivo e la rinuncia al posto fisso, Peppino opera con profitto in veste di imprenditore con l’aiuto solidale della sua famiglia”.
“Sono particolarmente lieto che Consalvi sia oggi qui presente in un ruolo da protagonista – ha detto – dopo aver lavorato per tanti anni al servizio del Comune di Perugia e della comunità. Trovo giusto che si invertano idealmente le posizioni quando si ha di fronte una persona come lui: la città cioè decide di onorare l’esempio di un uomo che ha saputo costruire una vita di successo, a livello personale e lavorativo”.
Romizi ha ricordato che in tutti gli eventi dedicati a Consalvi è emersa l’unanime considerazione dei perugini nei suoi confronti; una stima che oggi è ben rappresentata dalle parole contenute nella pergamena.