Sicurezza urbana: il punto sugli interventi nella stagione estiva

Ecco i dati ufficiali

date
29 settembre 2025
- Redazione
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Si è tenuta lunedì 29 settembre presso la sala della Vaccara di palazzo dei Priori la conferenza stampa per fase il punto sulla sicurezza urbana e sull’attività di prevenzione del disordine sociale e del degrado ed, in particolare, sugli interventi messi in campo nella stagione estiva con focus sul centro storico.

Presenti la sindaca Vittoria Ferdinandi, l’assessore al centro storico Fabrizio Croce, il consigliere con delega alla sicurezza Antonio Donato, la comandante della polizia locale Nicoletta Caponi.

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La sindaca Vittoria Ferdinandi ha tenuto a precisare che si è deciso di organizzare questa conferenza stampa per fare il punto su “Estate in sicurezza”, ossia sull’attività che il Comune di Perugia ha messo in campo nei mesi estivi e sui risultati che ne sono conseguiti.

L’idea – ha detto – è di affrontare un tema, centrale per la qualità della vita dei cittadini, con le complessità che merita, sulla base dei fatti e dati reali, nonché “smarcato” da ogni demagogia. Dunque un approccio pragmatico all’argomento che metta sul piatto l’efficacia degli strumenti utilizzati.

La sindaca, inoltre, ha parlato di incontro dovuto per due ragioni: perché vi è la volontà di affrontare il tema in maniera trasparente, ma anche per difendere l’immagine della città ed il lavoro encomiabile svolta dalla polizia locale.

Secondo Ferdinandi “in modo grave e paradossale, a tratti comico, da un lato assistiamo a campagne denigratorie della città, messe in campo da alcuni esponenti dell’opposizione, per colpire la maggioranza, ma che hanno il solo effetto di far male a Perugia; dall’altro gli stessi soggetti continuano in maniera demagogica a ledere ed offendere i nostri lavoratori, in particolare i componenti della polizia locale con narrazioni sconcertanti e divisorie, che tentano di creare una sorta di competizione tra Stato e Comune”.

La sindaca ha riferito che l’Amministrazione comunale sta cercando di mettere a terra una politica integrata sulla sicurezza che tiene conto di molteplici componenti. Ciò in quanto non bastano interventi singoli, svincolati l’uno dall’altro, ma occorrono strategie integrate e complesse.

Tra i vari punti spicca, tra le altre cose, anche un rafforzamento della collaborazione tra la polizia locale e le forze dell’ordine. Tutto questo è stato possibile nonostante la perdurante carenza di organico che tocca ormai da tempo il Corpo della polizia locale: dall’analisi dei dati nazionali, infatti, emerge che a Perugia il personale in servizio è pari a 126 unità, ossia una ogni 1286 abitanti, una proporzione tra le più basse in Italia. Altro aspetto penalizzante è rappresentato dalla complessità del territorio, tra i più vasti in Italia.

Pur con ciò la polizia locale ha svolto in tema di sicurezza un ruolo essenziale, nonostante la residuale competenza in materia: si pensi al fatto che l’istituzione della zona rossa a Fontivegge, richiesta nell’ambito del comitato per l’ordine pubblico, è stata possibile solo grazie al contributo degli agenti della municipale che, nel contempo, hanno continuato con spirito di sacrificio a garantire le attività istituzionali proprie (controlli stradali, rilevazione incidenti, controllo immobili, ecc.).

La sindaca ha poi spiegato che il comune di Perugia ha effettuato numerosi interventi sul tema del decoro, operando nei quartieri maggiormente colpiti da questo fenomeno, da Fontivegge alle aree limitrofe (Madonna Alta) dove si è registrata una “migrazione” dei fenomeni in seguito all’istituzione della zona rossa. Ciò tramite interventi coordinati tra Polizia locale, forze dell’ordine e pronto intervento sociale, cui seguiranno ulteriori azioni per la messa in sicurezza dei luoghi (es. Piramide) ove si sono registrate le maggiori criticità.

Si è lavorato anche sulla videosorveglianza con risorse per 240mila euro e 30 nuovi dispositivi installati. In centro storico, invece, la scelta è caduta su presidi di prossimità (i cosiddetti informatori civici) che hanno contribuito a gestire una movida per sua natura complessa viste le caratteristiche dell’acropoli., con risultati importanti in termini di prevenzione dei conflitti. L’azione strutturata che il Comune ha messo in campo si competa con investimenti sui mediatori culturali, con la partecipazione ai programmi sulla mediazione culturale della Prefettura, con la riattivazione, anche nel periodo estivo, del servizio di ristoro sociale notturno per accogliere gli ultimi, i dimenticati, gli invisibili.

“In conclusione voglio precisare che, a differenza di quanto hanno cercato di far credere componenti dell’opposizione, a Perugia non c’è lo Stato contro il Comune, ma c’è un Comune che è anche Stato e che, con senso di responsabilità e consapevolezza dei propri limiti di competenza sul tema, contribuisce a garantire la sicurezza della città.

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I DATI GENERALI

I dati relativi all’attività svolta sono stati presentati dal consigliere delegato Antonio Donato che, in apertura, ha voluto ringraziare la polizia locale per lo sforzo straordinario compiuto durante il periodo estivo, anche al fine di rendere effettiva l’istituzione della zona rossa a Fontivegge. “Ciò è stato fatto con profondo senso dello Stato perché Perugia è Stato”.

La stagione estiva – ha detto – è stata contrassegnata da un’intensificazione delle azioni di iniziativa comunale e su segnalazione dei cittadini su tutto il territorio comunale.

Dunque nessun approccio ideologico sul tema della legalità bensì interventi mirati ogni qual volta ciò si è reso necessario grazie ad un proficuo lavoro di squadra tra Comune, cittadini, associazioni e forze dell’ordine.

In particolare nel periodo giugno-settembre 2025 gli interventi in tema di sicurezza urbana e decoro sono stati 238, i controlli su immobili 177, i controlli su locazioni abitative 55, gli accertamenti conseguenti ad esposti dei cittadini 938.

Tra i principali interventi da segnalare si ricordano la bonifica del parco Chico Mendez a Madonna Alta, quello per rimuovere i bivacchi ed alloggi di fortuna in via Ruggero D’Andreotto, la bonifica da parte di Gesenu di piazza Monteluce, quello notturno per interrompere situazioni di disturbo della quiete pubblica e di degrado in via Martiri dei Lager, il sopralluogo e gli interventi mirati presso il cva Piramide a Madonna Alta.

La polizia locale, inoltre, ha continuato ad operare sulla pubblica sicurezza – ordine pubblico coadiuvando in molteplici occasioni le forze dell’ordine. In questo contesto si segnalano: 560 persone identificate, 217 presidi a Fontivegge (piazza Vittorio Veneto e zone limitrofe), 448 turni di servizio di ordine pubblico.

Il Comune di Perugia è stato, altresì, determinante ed indispensabile nell’attuazione del provvedimento del ministero dell’Interno con cui è stata istituita la zona rossa nel quartiere di Fontivegge, fornendo a tal proposito 58 pattuglie della polizia locale.

Per il corpo della polizia locale, oltre a ciò, quello estivo è stato un periodo contrassegnato dall’impegno continuo anche per l’attenzione prestata su ambiti che concorrono alla sicurezza urbana, nonché alla tutela della legalità e dei cittadini.

I numeri degli interventi effettuati sono i seguenti: accertata 20mila violazioni al codice della strada, 100 interventi presso fiere e mercati, 177 controlli su immobili, 389 interventi per incidenti stradali, 155 controlli presso pubblici esercizi, 55 controlli per locazioni abitative, 590 controlli di polizia stradale in orario serale e notturno, 60 istanze per rilascio parere pratiche di pubblicità, 560 persone identificate, 92 uscite con telelaser e autoscan, 4827 pratiche anagrafiche, 40 esecuzioni di t.s.o., 217 presidi in piazza Vittorio Veneto, 938 accertamenti su esposti, 366 controlli del commercio su aree pubbliche, 238 accertamenti in materia di sicurezza e decoro, 448 turno di servizio di ordine pubblico.

FOCUS SUL CENTRO STORICO

Per ciò che concerne, più nel dettaglio, l’area del centro storico, l’attività del Comune di Perugia si è incentrata sulla prevenzione, sulla risoluzione dei conflitti, sulla tutela del decoro urbano grazie alla presenza di presidi di prossimità. Ciò ha consentito di gestire la cosiddetta “movida” in controtendenza con quanto accaduto negli anni passati (a tal proposito sono stati forniti, a titolo esemplificativo, alcuni articoli di giornale risalenti agli anni 2020, 2021 e 2023).

Il Comune, è stato spiegato, ha assunto un ruolo in prima linea per migliorare il decoro e la sicurezza nelle notti del centro storico con particolare riferimento ai fine settimana.

Ciò è avvenuto tramite due azioni: da un lato con l’impegno della polizia locale in stretta collaborazione con le forze dell’ordine; dall’altro con l’introduzione della figura degli informatori civici, un presidio di prossimità all’interno della movida, volto a sensibilizzare i giovani sui comportamenti corretti da tenere, nonché osservare e prevenire la degenerazione delle situazioni critiche, ove necessario segnalandone alle forze dell’ordine

Entrando nel dettaglio degli informatori civici, è stato segnalato che la sperimentazione (dal 13 giugno al 21 settembre, il venerdì e sabato dalle 23 alle 3 e, dunque, per 4 ore al giorno) ha rappresentato un servizio efficace certificato da riscontri e dati oggettivi.

In particolare:

-nell’ambito della prevenzione e gestione dei conflitti, gli interventi di dialogo e mediazione per evitare degenerazioni sono stati in totale 56 (tra cui 7 con richiesta di intervento delle forze dell’ordine) di cui 55 risolti positivamente;

-nell’ambito delle segnalazioni di fattori in concorso con la sicurezza urbana ed il decoro, sono state 48 le rilevazioni e segnalazioni di criticità (es. illuminazione non funzionante, dissesti stradali, ecc.), che hanno portato ad interventi correttivi da parte degli uffici competenti o risolte dagli stessi informatori; di queste 43 sono state eseguite, mentre 5 sono in attesa di risoluzione;

-143 sono state le attività di supporto ed informazione (orientamento su servizi, regolamenti, eventi, mobilità ecc.) a cittadini, turisti e attività commerciali nella notte;

Donato ha riferito che il servizio degli informatori civici proseguirà per tutto il mese di ottobre e, nelle intenzioni, anche fino a dicembre.

Il consigliere infine ha rivolto un auspicio affinché sul tema della sicurezza si possa attivare una proficua collaborazione tra tutte le componenti cittadine, compresi i consiglieri di opposizione, invitati a trasmettere segnalazioni utili per consentire al Comune ed alle forze dell’ordine di intervenire tempestivamente.

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Nell’ultima parte della conferenza stampa è intervenuto anche l’assessore al turismo e città storica Fabrizio Croce che ha tenuto a precisare come i dati riferiti da Donato si possano leggere ed interpretare ancor meglio se collegati all’intensa attività svolta “dietro le quinte”. Prima dell’introduzione degli informatori civici, complementari rispetto al ruolo delle forze dell’ordine, c’è stato un lungo lavoro preparatorio e di confronto con le anime del centro storico (residenti, commercianti, associazioni) che ha consentito di fotografare la situazione delle varie zone e, quindi, di sviluppare gli interventi conseguenti in un’ottica di pacifica convivenza ed integrazione tra le esigenze dei residenti e degli esercenti.

Altrettanto importante, nel percorso di interventi integrati sulla sicurezza, è stato il lavoro svolto in tutti i quartieri di Perugia, con continui incontri con cittadini, associazioni e comunità straniere che ha portato all’organizzazione di eventi sociali e culturali soprattutto nelle aree considerate più difficili come piazza del Bacio (festa interculturale, giubileo dei giovani, sport city day). Una proposta che si integra con l’attività di prevenzione e controllo svolta da polizia locale e forze dell’ordine in sinergia tra loro.

In questo contesto – ha spiegato Croce – nel periodo estivo sono stati una trentina gli eventi in città organizzati dal Comune oltre ad una sessantina di iniziative patrocinate o nelle quali l’Amministrazione ha fornito una forma di collaborazione. Ciò è stato determinante soprattutto in quei luoghi, posti ai piedi del centro storico, che nel tempo hanno perso le loro funzioni rischiando l’isolamento.

L’auspicio ora è che questo lavoro possa proseguire in forma sempre più strutturata.

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Infine la comandante Nicoletta Caponi ha voluto rendere merito agli appartenenti al corpo della polizia locale che, nonostante il perdurante sottorganico (il rapporto naturale dovrebbe essere di un agente ogni 700 abitanti o, quantomeno, nella media italiana di uno ogni mille), hanno ottenuto grazie allo spirito di sacrificio buoni risultati. Ciò è avvenuto sia nelle attività istituzionali che la normativa assegna alla polizia locale, es. rilevazione degli incidenti, controlli stradali, ecc., ma anche e soprattutto in quella straordinaria volta al controllo del territorio in assistenza alle forze dell’ordine.

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